L’Italia ripudia la guerra, l’Europa no. È questa contraddizione che sta spaccando le coalizioni e anche i partiti al proprio interno. Parliamoci chiaro: lodare la Costituzione italiana è facile, definirla la più bella del mondo procura alti ascolti in tv e molti cuoricini sui social. Mettere in pratica il senso profondo della carta costituzionale invece è più difficile, come la cronaca di questi giorni e di questi anni ci sta dimostrando.
Leggi
Approfondimenti:
Rafforzare l’Europa significa compiere un “deciso e creativo” passo in avanti per la costruzione della pace che il mondo oggi attende. È ancora valida l’intuizione dei padri fondatori che, allora come oggi, individuavano nel processo di progressiva e coraggiosa unificazione delle istituzioni europee, la via migliore per contribuire sullo scenario internazionale a rendere ragione delle attese di pace e giustizia delle persone e dei popoli.
Leggi
Alex Langer sosteneva che la transizione energetica sarà possibile solo quando la gente non la percepirà più come un sacrificio, ma come un miglioramento del livello di vita e degli stili di convivenza. Per quanto possa sembrare assurdo in questo momento, lo stesso vale per la transizione in Ucraina da questa orribile guerra alla tregua e negoziazione di una pace giusta. Tutte le transizioni nel cui mezzo noi oggi ci troviamo (sanitaria, ambientale, finanziaria…
Leggi
“I Giovani Democratici di Rieti esprimono forte preoccupazione per il piano “ReArm Europe”, approvato dal Consiglio Europeo il 6 marzo 2025. Il piano prevede fino a 800 miliardi di euro nei prossimi quattro anni per rafforzare la difesa dell’UE, con 150 miliardi in prestiti destinati a progetti militari come sistemi di difesa aerea e missilistica. Per finanziare questa spesa, l’Unione Europea ha introdotto maggiore flessibilità fiscale…
Leggi
Facciamo sentire la nostra voce. Perché un’Italia e un’Europa di pace sono una scelta che possiamo e dobbiamo fare oggi, per il bene di tutti. Trovi qui il link per firmare il no al riarmo. La tua firma arriverà ai parlamentari. Qui puoi firmare per dire no al riarmo Perchè firmare? In un momento storico in cui le tensioni internazionali sembrano riaccendere vecchi fantasmi, la scelta tra la pace e la guerra si fa sempre più urgente.
Leggi
L’idea di spendere miliardi in nuove armi è impopolare. Comprensibile: pensate quante cose si potrebbero fare con quei soldi, in Italia e in Europa. C’è un particolare: se l’America di Trump ci molla, come ci difendiamo? Questa è la questione sgradevole che molti evitano di affrontare. Auspicano, invitano, deprecano, esortano, sperano. Ma, alla domanda «Se ci attaccano, che facciamo?», non rispondono.
Leggi
L’esigenza di un’Europa più unita e più forte, in queste ultime settimane, sembra figlia della paura, cieca, più che di un bisogno “sano” e di un progetto meditato. Gli 800 miliardi di euro previsti dal ReArm Europe, approvato dai 27 paesi dell’UE, sono destinati all’aumento della spesa militare dei singoli paesi, in assenza di un esercito europeo. Il riarmo sembra urgente perché Trump, in sintonia con Putin sulle condizioni della pace da imporre all’Ucraina, non intende più dare all’Europa l’ombrello della “sicurezza”, tanto…
Leggi
No a ReArm Europe, sì alla diplomazia Giulio Marcon Proponi una manifestazione per l’Europa, “dal basso”. Noi, che per questo siamo sempre stati in prima fila, non ci saremo. Non vogliamo confonderci con chi vuole stanziare 800 miliardi per le armi e tagliare il Green deal. La tua è una manifestazione per l’Europa “senza aggettivi”. Ma anche senza parole. Senza la più importante: pace. Rachele Gonnelli Zelensky continua a dirsi pronto a firmare l’accordo sulle terre rare con l’amministrazione Trump dopo il litigio nello studio Ovale.
Leggi
Gentile Direttore Feltri, cosa pensa lei di questa nuova frenesia europea, cioè quella per cui ci vogliamo dotare in tutta fretta di un esercito alla modica cifra di 800 miliardi di euro? Quattrini presi dalle nostre tasche, senza il nostro consenso? Marco Vigna Caro Marco, penso che la proposta sia assolutamente da bocciare, ma non perché l'Europa, intesa come unione di Stati, non debba munirsi di un suo proprio esercito, semplicemente credo che la maniera in cui tale idea è stata messa sul tavolo sia sbagliata, improvvisata…
Leggi
L’Europa è in crisi: può morire o vivere. Draghi ha lanciato un appello: è ora di agire, non solo di parlare. Von der Leyen ha annunciato che è l’ora di un riarmo europeo. La presidente del Consiglio non ha ritenuto utile venire in Parlamento prima del vertice di ieri per esprimere una posizione il più possibile condivisa in Europa. Un errore grave. Non si tratta qui di alimentare contrapposizioni con l’alleato americano ma di prendere atto, come ha detto il futuro cancelliere tedesco Merz, che l’indipendenza europea è l’orizzonte, anche…
Leggi
La questione che ha affrontato il Consiglio Europeoè di quelle spinose, anzi, se ci si passa la metafora, è una palla di spine tutt’altro che semplice da tenere in mano. Non è facile spiegare la molteplicità di aspetti con cui ci si deve misurare in questo momento, ma si deve farlo, se si vuole capire. Il primo tema è lo spaesamento delle opinioni pubbliche europee di fronte ad una situazione che non si pensava potesse presentarsi.
Leggi
Perché queste persone ci propongono di armarci e di prepararci per una guerra, quando sanno perfettamente che non ha nessun senso e che non può essere Dobbiamo liberarci di questa classe dirigente europea che non è in grado ne di capire ne di immaginare un futuro per l’Europa diverso da uno scenario di terza guerra mondiale. Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno tutto l’interesse a che questa guerra ci sia, noi ci distruggiamo e loro, come hanno sempre fatto, ne stanno ai margini soprattutto gli Stati…
Leggi
Campagna contro ReArm Europe La presidente della Commissione Europea ha presentato un piano di riarmo da 800 miliardi di euro (ReArm Europe) contro la Russia, dichiarando: "Dobbiamo urgentemente riarmare l'Europa". Con questa petizione - ai sensi dell'articolo 50 della Costituzione - facciamo appello ai parlamentari italiani per contrastare le pressioni europee all'aumento delle spese militari. Data di inizio: 7 marzo 2025 Ai Parlamentari della Repubblica Noi cittadini e cittadine vi scriviamo con profonda preoccupazione per la crescente pressione a…
Leggi
Europa di pace per tutti i popoli Oggi, di quale Europa stiamo parlando? Europa di pace o Europa di guerra? Europa armata, o Europa disarmata? Europa che investe in armi tagliando il welfare? O Europa che investe in cooperazione tagliando le spese militari? Ci opponiamo alla scellerata decisione di sospendere le regole di bilancio per le spese della difesa armata, facendoci entrare in una economia di guerra.
Leggi
ImagoEconomica «Il piano di riarmo presentato dall’Europa è un errore tragico dal punto di vista politico». Stefano Zamagni boccia la strategia Von der Leyen su tutta la linea e non potrebbe fare altrimenti, visto che da tempo predica inascoltato, insieme a un gruppo di altri intellettuali, in direzione contraria per arrivare finalmente almeno a una tregua. Sul percorso necessario a «una pace equa» in Ucraina, ha messo a punto già nell'ottobre 2022 una proposta in 7 punti, che andava dalle…
Leggi