Mercoledì 16 aprile la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, incontra Donald Trump a Washington. Una missione delicata, con al centro i dazi, la spesa militare, l’acquisto di gas e la Cina. Ne hanno parlato il direttore de ilFatto quotidiano.it e condirettore de il Fatto Quotidiano, Peter Gomez, e i giornalisti Giacomo Salvini e Roberto Festa in una diretta riservata in anteprima agli abbonati del canale Youtube.
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La visita di Meloni a Washington è diventata, in questi giorni, un romanzo a puntate. Da dieci giorni, più o meno, nella politica italiana (e di riflesso sugli organi di informazione) non si parla (quasi) d'altro. Prima il "ci va, non ci va, quando ci va", poi il "che cosa va a dire", con il corollario di attacchi, affondi, battute sarcastiche dell'opposizione. E' il gioco delle parti, bellezza. Chi è all'opposizione dice…
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La premier, Giorgia Meloni, partirà oggi alla volta di Washington in vista dell'incontro con il presidente Donald Trump. Al centro del colloquio la nuova politica dei dazi americani, ma anche le posizioni sull'Ucraina. «Non sento alcuna pressione, come potete immaginare...», è stata la battuta che ieri sera Meloni ha fatto alla platea dei premi Leonardo, pensati per riconoscere le eccellenze dal made in Italy.
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Parliamo della visita che farà Giorgia Meloni a Washington. E questa è una storia stupenda. Prima dicevano che la Meloni conta talmente poco che non la avrebbero invitata negli Usa. Poi l’hanno chiamata alla Casa Bianca, e sarà il primo leader europeo ad andare dopo il famoso Liberation Day di questa ceppa, allora dicono eh che brutto che vada, perché vuol dire che parlerà per l’Italia e non per l’Europa, non deve andare.
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Ansa Il primo round della politica trumpiana si è concluso con una vittoria dell’Unione Europea. Piccola e provvisoria, ma significativa. Sui dazi, Trump tratterà con la Ue tutta insieme, non con i singoli Stati. La decisione viene dopo che il presidente americano ha manifestato apertamente la sua ostilità verso l’Europa unita, che sarebbe nata – ma non è vero – per “fregare” gli Usa, e dopo che il suo vicepresidente, Vance, ha definito gli europei parassiti e antidemocratici (mentre…
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«Sappiamo che siamo in un momento difficile, vediamo come andrà nelle prossime ore. Faremo del nostro meglio, come sempre. Sicuramente sono consapevole di quello che rappresento e di quello che sto difendendo». Alla cerimonia di consegna dei Premi Leonardo, a Villa Madama, alla vigilia dell’incontro alla Casa Bianca con Donald Trump, Giorgia Meloni sintetizza così la delicata situazione internazionale.
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Le trattative tra Washington e Bruxelles sono ben avviate e non hanno bisogno di essere oliate dalla visita di giovedì 17 aprile di Giorgia Meloni a Donald Trump. Dunque, quale sia l’obiettivo della premier è un rebus tutto da decifrare. Inizialmente si era ipotizzato che la premier volesse strappare qualche concessione per sé, e per l’Italia soltanto, ad esempio uno sconto sui prodotti agroalimentari, dato che il solo dazio del 10 per cento sul vino italiano, che esporta due…
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Giorgia Meloni parte oggi alla volta di Washington con un bagaglio pieno di preoccupazioni. Domani nello studio ovale l’aspetta Trump. Il clima sui dazi, come sull’Ucraina, resta arroventato, tra le due sponde dell’Atlantico. La mediazione offerta dall’Ue sulle tariffe, in cui anche la premier confidava, traballa. Dunque la vigilia della trasferta americana, per la leader della destra, è un mix …
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