"Ritornare ad armarsi? Preferisco dire costruire la difesa di un Paese. Il mio compito non è riarmare l'Italia, è costruire la difesa di questo Paese, chiedermi ogni giorno se succedesse qualcosa di negativo per la mia popolazione sono in grado di difenderlo? Se subissimo un attacco come quello che ha subito Israele in 3 ore, sarei in grado di impedire a quelle bombe di cadere sulle infrastrutture o le città italiane? Il mondo è cambiato profondamente.
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'Ci siamo differenziati nel voto, astenendoci, non votando contro, perché naturalmente noi dall'inizio, e all'epoca all'opposizione del governo Draghi, quando scoppiò la guerra in Ucraina e Giorgia Meloni prese una posizione da leader dell'unico partito d'opposizione a sostegno
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Nessun abbandono dell’Ucraina al suo destino. Anzi, l’astensione di Fratelli d’Italia sulla mozione del Parlamento europeo che attacca gli Usa e impegna a difendere Kiev fino all’ultimo significa «esattamente il contrario». Tommaso Foti, ministro per gli Affari europei, coesione e Pnrr, cosa significa? «Noi abbiamo sostenuto l’Ucraina dal primo momento, anche quando eravamo opposizione. Adesso lo facciamo cercando di evitare di ampliare il solco tra Usa ed Europa con documenti che…
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Viceministro Cirielli, proprio ieri il suo partito, Fratelli d’Italia, si è astenuto sulla risoluzione a sostegno dell’Ucraina, lamentando un passaggio in cui, in sostanza, si attaccava Donald Trump. Un’astensione che colpisce. FdI sta cambiando linea su Kiev? È ben noto a tutti quanto ci stia a cuore la questione Ucraina. Quanto vogliamo una pace giusta, in linea…
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Un classico caso di dito e luna. È quello scatenato dall'astensione di FdI, insieme ad Ecr, sulla risoluzione del Parlamento europeo sul sostegno all'Ucraina. Le cronache del giorno dopo si concentrano sul fatto che quella scelta sarebbe divisiva e in controtendenza rispetto al consolidato appoggio che l'Italia, il suo
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Home Primo Piano Il Ministro Crosetto interviene a LetExpo 2025 Il Ministro Crosetto interviene a LetExpo 2025 L’intervista del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, in videocollegamento, con il giornalista Massimo Giletti nell'ambito dell'evento LetExpo promosso da ALIS (Associazione Logistica dell'Intermodalità Sostenibile).
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Ogni volta che in Europa si discute di Ucraina, Giorgia Meloni veste i panni dell’equilibrista e, con il clima bellicista che pervade Bruxelles, cerca di uscire dalla contesa limitando i danni. Il voto sulla risoluzione per il sostegno a Kiev, condito da generose dosi di riarmo europeo, non ha fatto eccezioni. Staccarsi completamente dalla linea europea in stile Orbán è…
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Carlo Fidanza, vicepresidente di Ecr e capo delegazione di Fratelli d’Italia all’europarlamento. FdI si è astenuta sulla risoluzione a sostegno dell’Ucraina, perché? «Fdi ha sempre votato convintamente il sostegno all’Ucraina, anche ieri votando emendamenti a supporto di Kiev. La verità è che non si trattava più di una risoluzione sull'Ucraina ma contro gli Stati Uniti e Trump, un testo infarcito di ideologia e assunti che non erano realistici, a maggior ragione dopo…
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In ordine sparso. È la fotografia del voto della maggioranza in Aula a Strasburgo su difesa e Ucraina. Due le risoluzioni all’ordine del giorno. Sul testo su ReArm - il piano di 800 miliardi targato Ursula von der Leyen - va in scena la drammatica spaccatura del Pd, con Elly Schlein messa in minoranza dai suoi. «Ma se l’opposizione non sta bene, il governo manco scherza», il commento che rimbalza nei conciliaboli tra Montecitorio e Palazzo Madama, gli occhi puntati sull’emiciclo di Strasburgo.
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Due posizioni diverse e molto distanti nella maggioranza italiana sul ReArm Europe, che mantiene il nome bellicoso perché la proposta FdI di ribattezzarlo Defend Eu è piaciuta solo al Pd. Un europarlamento con l’elmetto l’ha cestinata senza un dubbio. Fi e FdI votano il piano, la Lega lo boccia e non c’erano dubbi. Sulla risoluzione Ucraina le posizioni diventano tre. Scontati il sì di Fi e il no della Lega, tutt’altro che scontata l’astensione di FdI: è la prima volta che si sfila da un sostegno a Kiev…
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Tre partiti di maggioranza, tre voti diversi sull’Ucraina. Due - la contrarietà della Lega, il sì di Forza Italia - annunciati. Il terzo, quello di Fratelli d’Italia, in sospeso fino all’ultimo. Alla fine, al Parlamento europeo, va così: sul “sostegno incrollabile all’Ucraina” aggredita dalla Russia di Vladimir Putin la Lega vota contro, e …
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La Lega sul sostegno all'Ucraina 'ha sempre votato con la maggioranza' e non farà mancare i suoi voti nel dibattito in Parlamento quando la premier Giorgia Meloni illustrerà la linea italiana alla vigilia del Consiglio Europeo della settimana prossima. Lo dice il capodelegazione
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Bruxelles – Il Parlamento europeo conferma il proprio sostegno all’Ucraina aggredita. All’indomani dell’accordo raggiunto tra Kiev e Washington sui termini di un potenziale cessate il fuoco, da Strasburgo arriva l’ennesima, convinta presa di posizione degli eurodeputati. Che, al netto delle defezioni (prevedibili) degli italiani, ripetono la necessità di pervenire ad una “pace giusta e duratura” al conflitto in corso.
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Mercoledì 12 marzo 2025 L’UE deve aumentare e accelerare l’assistenza militare all’Ucraina. PE sostiene la proposta per un cessate il fuoco e si aspetta che la Russia lo accetti. Accoglie con favore una “coalizione dei volenterosi” per un’applicazione europea di un futuro accordo di pace. Accelerare i negoziati di adesione dell’Ucraina all’UE. Il Parlamento afferma che l’UE è ormai il principale alleato strategico dell’Ucraina e deve continuare a…
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L'Eurocamera afferma che l'Ue è ora il principale alleato di Kiev in seguito "all'apparente cambio di posizione degli Usa" sulla guerra di aggressione della Russia. In una risoluzione... Leggi tutta la notizia
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In una risoluzione non vincolante adottata mercoledì approvata con 442 voti a favore, 98 contrari e 126 astensioni, il Parlamento accoglie con favore la dichiarazione congiunta dell'Ucraina e degli Stati Uniti dell'11 marzo, che include la ripresa dell'assistenza militare e della condivisione di informazioni, sostiene la proposta di un accordo su un cessate il fuoco di 30 giorni e si aspetta che la Russia lo accetti cessando tutti gli attacchi.
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La loro mozione è stata respinta, approvato invece un emendamento del Ppe che "accoglie con favore" la proposta di tregua Usa La Plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, oltre alla risoluzione sul riarmo dell’Europa, oggi mercoledì 12 marzo ne vota anche una che riguarda il “mantenimento del fermo sostegno dell’UE all’Ucraina dopo tre anni di guerra di aggressione della Russia”. I Conservatori europei di Ecr (di cui fa parte Fratelli…
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Il presidente del gruppo dei Conservatori e riformisti al Parlamento europeo, l'eurodeputato di Fratelli d'Italia Nicola Procaccini, ha proposto alla plenaria di Strasburgo di posticipare il voto sulla risoluzione di sostegno all'Ucraina previsto per oggi. "Questa risoluzione non tiene conto di ciò che è successo ieri sera. L'accordo tra gli Stati Uniti e l'…
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Le differenze tra Meloni, Salvini e Tajani sul ReArm Europe di von der Leyen A conferma della sua posizione fermamente transatlantica, del suo ruolo di ponte tra Europa e Usa, Giorgia Meloni ieri in serata, dopo una giornata contrassegnata dal discorso di Ursula von der Leyen a Strasburgo sul piano “ReArm“, ha annunciato il sostegno pieno dell’Italia all’impegno del presidente Usa per la pace in Ucraina
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ROMA – Ieri notte i Fratelli di stanza a Strasburgo ragionavano così: «Al 50% ci asteniamo». Giorgia Meloni non ha ancora dato l’ordine definitivo, che arriverà stamattina. In ballo c’è una votazione delicatissima: non tanto sulla risoluzione per la difesa europea, che alla fine FdI appoggerà, con qualche distinguo su alcuni passaggi, votando per esempio contro al buy european (acquistare solo da…
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La maggioranza di governo che sostiene Giorgia Meloni si spacca sui due cardini della proposta di Ursula von Der Leyen al Parlamento europeo. In primis, il piano di riarmo. Le posizioni sono tre: Forza Italia che ribadisce il “sì”, la Lega il “no” e Fratelli d’Italia che sta nel mezzo anche se alla fine dirà …
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