L’arresto di Cecilia Sala a Teheran «non è in alcun modo una ritorsione» per quello dell’ingegnere iraniano Mohammad Abedini Najafabadi avvenuto all’aeroporto milanese di Malpensa lo scorso 16 dicembre su mandato emesso dagli Usa. Lo ha ribadito la portavoce del governo della Repubblica islamica, Fatemeh Mohajerani. «Ci auguriamo che la questione della giornalista venga risolta rapidamente - ha precisato - ma il suo arresto non è correlato ad alcuna altra questione».
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Approfondimenti:
Con il rischio di trovarsi al centro di una tempesta perfetta, tra la crisi del petrolio e le pressioni israeliane per un attacco contro i siti nucleari, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian prova a disinnescare almeno una delle mine piazzate sulla strada del suo governo: l’arresto della giornalista italiana Cecilia Sala, che ha aperto un caso diplomatico con l’Italia. La portavoce dell’esecu…
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Dal settembre 2018 al novembre 2020 l’accademica anglo-australiana Kylie Moore Gilbert, ricercatrice della Melbourne University specializzata in Medio Oriente, è stata rinchiusa tra le mura della prigione di Evin, la stessa dove si trova ora Cecilia Sala. Condannata a dieci anni per spionaggio (senza mai alcuna prova presentata a suo carico), dopo oltre 800 giorni …
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Hijab nero stretto intorno al viso, risponde Fatemeh Mohajerani: «Non si tratta di ritorsione, l’arresto non ha nulla a che vedere con altre questioni. Ci auguriamo che il suo caso venga risolto rapidamente». Questa volta è la portavoce del governo — nominata dal presidente «riformista» Masoud Pezeshkian e prima donna a ricoprire il ruolo — a ribadire la «nuova» versione iraniana sul caso di Cecilia Sala rinchiusa dal 19 dicembre in una cella a Evin, a Teheran
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'Intervento del governo per scarcerazione giornalista romana è una mossa tattica che ha il potenziale di riposizionare l’Italia come interlocutore privilegiato nei delicati equilibri del Medio Oriente'
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Le versioni del regime iraniano cambiano, si alternano, si rincorrono e si accavallano, in una girandola diplomatica che assomiglia al gioco delle tre carte, ma di cui non si può non tenere conto. L’ultima ci dice che l’arresto di Cecilia Sala avvenuto Teheran lo scorso 19 dicembre «non è in alcun modo una ritorsione» come ha puntualizzato la portavoce del governo della Repubblica islamica, Fatemeh Mohajerani nel corso di un incontro con i media locali.
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Cecilia Sala, l'Iran: "L'arresto non è una ritorsione". Tajani convoca un vertice a Roma con Blinken
La liberazione di Cecilia Sala arrestata in Iran è in cima alle preoccupazioni del governo che, dopo il viaggio lampo della premier Meloni negli Usa, giovedì farà il punto della situazione in una riunione del Quint sul Medioriente promossa dal ministro Antonio Tajani alla presenza di Blinken. Intanto Teheran ribadisce che l’arresto della giornalista italiana “non è in alcun modo una ritorsione” per quello del cittadino iraniano, Mohammad Abedini…
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Cecilia Sala, sit in dei giornalisti a Roma: "Rispetto del silenzio stampa, qui per chiedere la liberazione immediata" L'associazione Stampa Romana e l'Ordine dei giornalisti del Lazio hanno organizzato un sit-in in Piazza degli Apostoli a Roma per esprimere solidarietà a Cecilia Sala e chiedere l'immediata liberazione della giornalista di Chora Media e del Foglio, detenuta in Iran dal 19 dicembre.
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Sono giorni di grande apprensione per le sorti di Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata in Iran. Il regime ha negato ufficialmente ogni collegamento tra il suo arresto e quello avvenuto a Malpensa di Mohammad Abedini su richiesta degli Stati Uniti d’America. La versione ufficiale dell'Iran sull'arresto di Cecilia Sala La seconda dichiarazione ufficiale dell'Iran su Cecilia Sala I numeri sulla pena di morte in Iran La…
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L'Iran insiste e dice che l'arresto di Cecilia Sala non ha nulla a che vedere con il caso dell'ingegnere iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, che si trova al carcere di Opera: "Ci auguriamo che il caso di Cecilia Sala venga risolto rapidamente".
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Secondo il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, «l'arresto di Cecilia Sala non ha legami con l'arresto in Italia del cittadino iraniano Mohammad Abedini Najafabadi su mandato americano. La giornalista italiana è stata detenuta per violazione delle leggi iraniane», «la misura presa dagli Stati Uniti contro Abedini è una sorta di presa di ostaggi», ha aggiunto Baghaei.
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TEHERAN – L’Iran è tornato a pronunciarsi sul caso di Cecilia Sala, la giornalista arrestata lo scorso 19 dicembre e detenuta nel famigerato carcere di Evin. La portavoce del governo della Repubblica islamica Fatemeh Mohajerani durante un punto stampa stamane ha detto: "Ci auguriamo che la questione della giornalista venga risolta rapidamente". Ha inoltre ribadito che l’arresto di Sala “non è una…
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Nella vicenda di Cecilia Sala confluiscono l’interesse nazionale italiano, la condizione del regime iraniano, la redistribuzione del potere in Medio Oriente. La nostra priorità è riportare a casa una cittadina italiana. La via è quella del negoziato e dei patti riservati: accordi triangolari con gli iraniani e con gli americani. E quanto a questi ultimi, sapendo che ai decisori politici si accompagna la memoria lunga degli apparati.
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Per l'Iran quello degli ostaggi è un vizietto lungo 45 anni. Inizia tutto il 4 novembre 1979 quando un commando khomeinista occupa l'Ambasciata Usa di Teheran e pretende l'estradizione dello Scià - al tempo ricoverato in un clinica americana - in cambio della liberazione di una cinquantina di diplomatici statunitensi. Alla fine Reza Pahlevi morirà in esilio. Gli ostaggi, invece, verranno liberati il 20 gennaio 1981 grazie a un accordo mediato dall'Algeria.
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Nessuna battuta d’arresto nella trattativa per la liberazione di Cecilia Sala. Le parole del portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, che apparentemente sganciano il destino della giornalista italiana da quello di Mohammad Abedini Najafabadi, fermato a Malpensa il 16 dicembre su mandato internazionale degli Stati Uniti e detenuto ad Opera con misure di massima sicurezza, non sembrano preoccupare chi lavora per il…
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Eppur si muove. Nel silenzio, dietro la coltre di discrezione richiesta dalla famiglia e dal governo, si tratta. Roma-Teheran-Washington. Si apre uno spiraglio nella corsa per liberare Cecilia Sala dal carcere di Evin in Iran, dove è rinchiusa dallo scorso 19 dicembre. Il tempo stringe. Il governo vuole fare in fretta. Non solo perché le condizioni detentive in cui versa la reporter di Chora Media e del Foglio, in isolamento, sono preoccupanti ma perché il contesto…
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Caso Sala, l’Iran corregge il tiro: “Abedini è un caso separato. La giornalista ha violato la legge”
L’Iran ha mantenuto un certo riserbo finora sull’arresto di Cecilia Sala, come spesso avviene per i cittadini stranieri fermati nel Paese, ma ieri il portavoce del ministero degli Esteri, Esmail Baghaei, ha voluto precisare due cose. La prima è che non ci sarebbero legami tra il caso della reporter italiana in cella a Evin dal 19 dicembre e il fermo a Milano, tre giorni prima, dell’ingegnere Moha…
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Cecilia Sala è stata presa in ostaggio. Dimentichiamo il diritto - le imprecisate “leggi islamiche” che avrebbe violato. Diplomazia e intelligence sono utili ma non la riportano a casa. La liberazione di Cecilia Sala è affidata a uno “scambio di prigionieri”. Come in guerra. Il che ci deve far riflettere sullo stato dei nostri rapporti con la Repubblica islamica teocratica - e con chiunque adott…
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«Vorrei rassicurare i famigliari della vostra giornalista: la prigione è dura ma un ostaggio vale solo se è in buone condizioni, quindi non verrà torturata o maltrattata. Accanto a questo, un comitato di sostegno è fondamentale: per ottenere condizioni di detenzione migliori e per farle sapere che il mondo esterno non la dimentica», dice il sociologo Roland Marchal. Nel…
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ANSA Dopo la visita lampo di Giorgia Meloni negli Stati Uniti, nel corso della quale con il presidente eletto Donald Trump ha affrontato anche la vicenda della giornalista italiana detenuta in Iran il 19 dicembre scorso, il caso Cecilia Sala continua a tener banco, soprattutto a livello diplomatico, con non poche sfumature da intrigo internazionale. Vicenda sulla quale ieri è intervento anche l’Iran, Paese di origine di Mohammad Abedini, arrestato a Milano prima di Natale su…
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Al Copasir lunedì le comunicazioni del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, sul caso di Cecilia Sala, la giornalista detenuta nel carcere di Evin, in Iran, dal 19 dicembre scorso. A Palazzo San Macuto, Mantovano è seduto al tavolo accanto al presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, Lorenzo Guerini
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Cecilia Sala, al Copasir le comunicazioni di Mantovano sul caso della giornalista 06 gennaio 2025 Al Copasir lunedì le comunicazioni del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, sul caso di Cecilia Sala, la giornalista detenuta nel carcere di Evin, in Iran, dal 19 dicembre scorso. A Palazzo San Macuto, Mantovano è seduto al tavolo accanto al presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza…
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Il caso della giornalista Cecillia Sala, arrestata il 19 dicembre a Teheran, è oggetto di un'inchiesta: lo ha reso noto oggi il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei. «La giornalista italiana è stata arrestata per "violazione delle leggi della Repubblica Islamica (dell'Iran)", come ha affermato in un comunicato il dipartimento dei media esteri del ministero della Cultura e dell'Orientamento Islamico», ha aggiunto…
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Roberto Vannacci ha espresso le sua opinione sul caso di Cecilia Sala, arrestata in Iran il 19 dicembre. Secondo l’europarlamentare della Lega, la giornalista era consapevole dei rischi legati al suo lavoro in un Paese come l’Iran. Tuttavia, il generale ha ribadito che è indispensabile l’intervento della diplomazia italiana per riportarla a casa e garantire la tutela che spetta a ogni cittadino all’estero.
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Cecilia Sala, il portavoce iraniano: "Fermata per violazione delle leggi, nessun legame con Abedini"
"Il ministero della Cultura e dell'Orientamento islamico ha rilasciato una dichiarazione chiara sui motivi dell'arresto: aver violato le leggi iraniane". Così in un punto stampa il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, ha affrontato la questione dell'arresto di Cecilia Sala. "Fin dall’inizio i nostri colleghi sia a Teheran che presso la nostra ambasciata a Roma, nonché il consolato a Milano, hanno seguito…
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“Penso che la signora Sala era sicuramente al corrente dei rischi ad andare a operare in un paese come l’Iran. Secondariamente mi auguro che la nostra diplomazia riporti a casa la nostra concittadina, ogni nostro concittadino ha sempre la tutela, qualsiasi cosa abbia fatto”, invece “sono un po’ rammaricato delle parole che Cecilia Sala diceva nei confronti dei nostri marò, quando si trovavano nella sua…
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Il caso Cecilia Sala diventa oggetto d’inchiesta per l’Iran. Lo ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, nel suo aggiornamento settimanale, ripreso dall’agenzia di stampa Tasnim. La giornalista romana è stata arrestata lo scorso 19 dicembre a Teheran. I suoi genitori hanno chiesto il silenzio stampa . L’accusa rivolta a Cecilia Sala è di «violazione delle leggi della Repubblica Islamica», come afferma il comunicato del dipartimento dei media stranieri del…
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Il portavoce del ministero degli Esteri Baghaei: «La comunicazione degli ultimi sviluppi e i dettagli riguardo al caso spetta al portavoce della magistratura» Il caso Cecilia Sala è un oggetto d’inchiesta per l’Iran. Lo ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, nel suo aggiornamento settimanale, ripreso dall’agenzia di stampa Tasnim. La giornalista, ha spiegato Baghaei, è stata arrestata lo scorso 19 dicembre a…
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Su detenzione di Abedini: "L'Italia non si faccia influenzare da Paesi terzi" Il caso Cecilia Sala diventa oggetto d'inchiesta per l'Iran. Lo ha annunciato oggi il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, nel suo aggiornamento settimanale, ripreso dall'agenzia di stampa Tasnim. La giornalista romana è stata arrestata lo scorso 19 dicembre a Teheran per "violazione delle leggi della Repubblica Islamica, come afferma il comunicato del dipartimento dei media…
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Il caso della giornalista Cecillia Sala, arrestata il 19 dicembre a Teheran, è oggetto di un'inchiesta: lo ha reso noto oggi il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei. «La giornalista italiana è stata arrestata per "violazione delle leggi della Repubblica Islamica (dell'Iran)", come ha affermato in un comunicato il dipartimento dei media esteri del ministero della Cultura e dell'Orientamento Islamico», ha…
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L’autorità delegata alla sicurezza della Repubblica illustrerà i passi del governo e le trattative messe in campo per riportare a casa la giornalista, arrestata in Iran il 19 dicembre e rinchiusa nel carcere di Evin. Portavoce Ministero degli Esteri iraniano: "Il caso è oggetto di un'inchiesta". Nei giorni scorsi la famiglia della cronista ha chiesto il silenzio stampa Il sottosegretario Alfredo Mantovano - autorità delegata alla sicurezza della Repubblica - questo…
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E per i quali non si profila negoziato. Rimangono perciò meno di dieci giorni per assicurarsi una repentina liberazione di Cecilia Sala: prima dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca del prossimo 20 gennaio. In quanto dopo la cerimonia la situazione potrebbe inasprirsi per la manifesta avversione dell’alleato di Oltreoceano nei confronti del regime di Teheran. Questo dunque il mandato che si è assunta la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, oltre…
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Oggi tutti i giornali hanno giustamente dedicato ampio spazio alla visita-lampo di Giorgia Meloni a Donald Trump. Tutti hanno ovviamente visto messo questa visita diplomatica in relazione alla situazione di Cecilia Sala. E sulla giornalista detenuta in Iran emerge plasticamente chi cerca di fare qualcosa di concreto (il governo) e chi si spende in chiacchiere per il solo gusto di stare al centro di attenzione, cioè Matteo Renzi
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