La Germania ha annunciato l'inizio della privatizzazione di Commerzbank, una delle principali banche del paese, salvata durante la crisi finanziaria del 2008-2009

Il governo federale ha comunicato l'intenzione di vendere gradualmente le sue quote nell'istituto, con una prima tranche che dovrebbe riguardare una quota del 3-5%. Questa decisione arriva in un momento in cui il titolo della banca ha registrato un recente rally, rendendo il momento propizio per iniziare la dismissione.

Commerzbank, nonostante la notizia della vendita, ha chiuso in rosso con una flessione dell'1,76% alla Borsa di Francoforte. Questo calo evidenzia un rallentamento del trend del titolo rispetto all'indice della Borsa, rendendolo un potenziale obiettivo di vendita per gli investitori. La cessione della quota statale, pari al 16,49%, rappresenta un passo significativo verso la completa privatizzazione dell'istituto bancario.

Il governo tedesco era entrato nel capitale di Commerzbank nel 2008 per stabilizzare l'istituto, colpito duramente dalla crisi finanziaria. L'operazione di salvataggio costò allo Stato tedesco 18,2 miliardi di euro. Florian Toncar, sottosegretario alle Finanze, ha dichiarato che l'ingresso in Commerzbank è stato cruciale per proteggere la stabilità del mercato finanziario nel mezzo della crisi bancaria.

La vendita delle quote statali sarà graduale e le modalità e le tempistiche saranno decise in base alle condizioni di mercato. Questo processo di privatizzazione segna un passo importante per la Germania, che si dimostra più avanti rispetto all'Italia nella cessione delle partecipazioni statali nelle banche. Mentre il governo di Giorgia Meloni sta ancora valutando come cedere la sua quota residua di MPS, Berlino procede spedita nella vendita della sua quota rimanente in Commerzbank.

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