- La campagna vaccinale contro l'influenza è ufficialmente iniziata in Italia, con le dosi già arrivate nella maggior parte delle regioni, in anticipo rispetto agli anni precedenti. Questo anticipo, come spiegato da Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), è dovuto a scelte logistiche diverse adottate dalle varie regioni, piuttosto che a una volontà di definire una data di partenza uniforme. Tuttavia, nonostante questo miglioramento nella tempistica, rimane una preoccupazione significativa riguardo alla copertura vaccinale nel comparto sanitario, che risulta essere la più bassa rispetto a tutte le altre categorie della popolazione.
In Toscana, la campagna di vaccinazione contro l'influenza e il Covid è iniziata ieri, con una particolare attenzione agli ospiti delle RSA. Chiara Cinughi de Pazzi, responsabile Igiene e prevenzione dell’Asl Zona Senese, ha spiegato che si è partiti con il vaccino ad alto dosaggio per gli ospiti delle RSA, mentre dal 7 ottobre la vaccinazione sarà estesa a tutti gli aventi diritto, ovvero i soggetti che, per età e condizione di rischio, sono invitati a sottoporsi alla profilassi antinfluenzale.
L'assessore regionale Riccardi ha sottolineato l'importanza della profilassi per i soggetti fragili, soprattutto alla luce delle notizie provenienti dall'Australia, dove è stato segnalato un virus influenzale particolarmente aggressivo. Nonostante l'invito a non cadere in allarmismi, Riccardi ha ribadito la necessità di proteggere le persone più vulnerabili attraverso la vaccinazione.
In Lombardia, l'assessore al Welfare ha lanciato un monito riguardo alla copertura vaccinale nel comparto sanitario, definendola "imbarazzante" e sottolineando la necessità di invertire questo trend.