La polizia ha arrestato a Roma il 66enne Olinto Bonalumi, dal 2022 nell'elenco dei latitanti pericolosi e collegato - secondo quanto accertato dalle indagini - alle organizzazioni mafiose della cosiddetta Società foggiana. Bonalumi deve scontare oltre 13 di anni carcere per i reati di concussione, accesso abusivo a sistemi informatici, intercettazione fraudolenta di conversazioni…
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E' stato arrestato nel pomeriggio di oggi dalla polizia di Stato Olinto Bonalumi, 64 anni, latitante dal 2021 e inserito dal 2022 nell'elenco dei ricercati più pericolosi del ministero dell'Interno. L'uomo, destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Ancona, deve scontare una pena di 13 anni, 4 mesi e 11 giorni di reclusione per i reati di concussione, accesso abusivo a sistemi informatici, intercettazione fraudolenta di conversazioni…
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La Polizia ha arrestato a Roma il 66enne Olinto Bonalumi, dal 2022 nell'elenco dei latitanti pericolosi e collegato - secondo quanto accertato dalle indagini - alle organizzazioni mafiose della cosiddetta Società foggiana. Bonalumi deve scontare oltre 13 di anni carcere per i reati di concussione, accesso abusivo a sistemi informatici, intercettazione fraudolenta di conversazioni, furto e rapina. L'uomo, latitante dal 2021, ha commesso in passato reati contro il patrimonio tra cui diversi furti nei caveau…
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Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha espresso il suo plauso al capo della Polizia Vittorio Pisani per la cattura di Olinto Bonalumi, latitante dal 2021 e inserito dal 2022 nell’elenco dei ricercati più pericolosi del Ministero dell’Interno. L’arresto, avvenuto nel pomeriggio a Roma grazie a un’operazione congiunta della Polizia di Stato sotto il coordinamento della Procura distrettuale di Bari, segna un importante successo nella lotta contro la…
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È cosa nota che la Storia la scrivano i vincitori: da che mondo è mondo è sempre stato così. Tuttavia, oggi abbiamo la straordinaria opportunità di opporre alla narrazione dei vincitori quella dei vinti. Abbiamo imparato a diffidare dei media mainstream, della comunicazione politica, del finto dissenso che ci viene mostrato nei dibattiti. Possiamo – nonostante ogni tentativo di imbavagliarci (si pensi al Digital Services Act) – smascherare le imposture.
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