Questa l'analisi dell'Ufficio Studi di Confcommercio nella congiuntura mensile. (Teleborsa) - Continua la frenata dell'economia italiana, in scia al "ritorno prepotente della pandemia e alla crescita continua dell’inflazione che ha ridotto il potere d’acquisto delle famiglie". Il confronto su base annua evidenzia una variazione del 6,2%. In dettaglio, a novembre 2021 la produzione industriale ha mostrato, dopo un trimestre di sostanziale stasi, un deciso…
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Confcommercio: frena economia…"
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Per molti servizi la distanza percentuale è superiore alle due cifre, con tempi di recupero che appaiono dilatarsi" Nella media 2021 l'Icc "ha mostrato una crescita dell'8,4%, dato che non ha permesso di recuperare quanto perso nel 2020. L'Indicatore consumi di Confcommercio (Icc) indica per lo scorso dicembre, "rispetto allo stesso mese del 2020, una variazione del 9,1%, frutto di una crescita del 47,6% per i servizi e dell'1,3% per i beni".
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In dettaglio, a novembre 2021 la produzione industriale ha mostrato, dopo un trimestre di sostanziale stasi, un deciso recupero (+1,9% mensile). Questa l'analisi dell'Ufficio Studi di Confcommercio nella congiuntura mensile. Nell'ultimo mese dell'anno, l'Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) segnala un incremento, su base annua, del 9,1%, in rallentamento rispetto a novembre. Preoccupa la fiammata dell'inflazione (Teleborsa) - Continua la frenata dell'economia italiana, in scia al "ritorno prepotente della…
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Le dinamiche tendenziali. Anche a dicembre il recupero della domanda si è concentrato prevalentemente tra i servizi. A gennaio, il PIL, stando alle nostre stime, ha approfondito la tendenza al rallentamento già emersa a dicembre, con una riduzione del 2,0% congiunturale. Per molti servizi la distanza percentuale è superiore alle due cifre, con tempi di recupero che appaiono dilatarsi. ’21 0,1 -0,2 -0,1…
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’21 0,1 -0,2 -0,1 0,9 0,1 Mar 0,3 0,0 0,2 2,0 0,0 Apr 0,4 0,7 1,1 -0,3 2,3 Mag 0,0 0,3 0,4 0,2 -0,5 Giu 0,1 -0,4 0,0 0,8 0,6 Lug 0,5 -0,6 2,4 1,4 0,7 Ago 0,4 0,4 0,7 1,6 0,6 Set -0,2 0,1 0,1 -1,4 0,2 Ott 0,7 0,3 4,4 0,9 -0,5 Nov 0,6 0,8 2,7 1,2 -1,0 Dic (*) 0,4 (0,3) 0,7 (0,5) 0,3 (0,1) 0,7 (0,6) 0,3 (-0,3) Gen.’22 (**) 1,5 0,9 10,0 0,1 0,5 VARIAZIONI TENDENZIALI Feb Per molti servizi la…
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Per molti servizi la distanza percentuale è superiore alle due cifre, con tempi di recupero che appaiono dilatarsi Nella media dell`intero 2021 l`indicatore ha mostrato una crescita dell`8,4%, dato che non ha permesso di recuperare quanto perso nel 2020. Per il mese di gennaio l'incremento dei prezzi al consumo sarà dell`1,5% su base mensile e del 4,7% su base annua. Nel confronto annuo la crescita si dovrebbe attestare al 4,4%, dato in forte calo rispetto ai mesi precedenti.
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L’economia rallenta anche a causa dell’aumento dei contagi mentre corre l’inflazione con una stima per gennaio di un aumento dei prezzi dell’1,5% su dicembre e del 4,7% sull’anno. A novembre 2021 – secondo le stime dell’associazione – la produzione industriale ha mostrato, dopo un trimestre di sostanziale stasi, un deciso recupero (+1,9% congiunturale) Il deterioramento delle condizioni – si legge “amplifica le preoccupazioni sulle prospettive per il 2022” .
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Per il mese di gennaio l’incremento dei prezzi al consumo sarà dell`1,5% su base mensile e del 4,7% su base annua. Per molti servizi la distanza percentuale è superiore alle due cifre, con tempi di recupero che appaiono dilatarsi Nella media dell`intero 2021 l`indicatore ha mostrato una crescita dell`8,4%, dato che non ha permesso di recuperare quanto perso nel 2020. A gennaio, il Pil, dovrebbe registrare una riduzione del 2% su base mensile.
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Per gennaio 2022 Confcommercio prevede una riduzione del Pil del 2% su dicembre e del 4,4% su base annua. Abbigliamento e calzature, in particolare, registrano un +13,7%, dal +51,9% di novembre. Il dato di dicembre, come precisano dall'Ufficio Studi di Confcommercio, risente del confronto con lo stesso mese del 2020, in cui molte attività non erano in condizioni di operare. Nell'ultimo mese dell'anno, l'Indicatore dei Consumi Confcommercio…
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I destinatari della missiva sono, rispettivamente, il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ed il vice ministro Gilberto Pichetto Fratin. I dati messi nero su bianco da Federmoda Confcommercio sono eloquenti. “La ripresa non è uguale per tutti e poi di quale ripresa parliamo, di quella auspicata o di quella percepita? Di conseguenza, togliendo gli acquisti sul web, il calo riscontrato nei negozi in presenza tocca quasi il 30%.
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Federmoda Confcommercio lancia l’allarme rosso della categoria ed invia una lettera accorata al Governo. I dati messi nero su bianco da Federmoda Confcommercio sono eloquenti. Crollo dei consumi nel settore moda: chiesti interventi immediati. CHIETI. Di conseguenza Federmoda Confcommercio invoca l’aiuto del Governo I destinatari della missiva sono, rispettivamente, il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ed il vice ministro Gilberto…
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Decisamente più contenuto risulta l'incremento relativo alla domanda per i beni nel loro complesso (+1,3%). Ciò mette sempre più a rischio la ripresa della domanda delle famiglie, soprattutto per quei beni e servizi non obbligati che sono stati i più penalizzati nell’ultimo biennio Lo si legge nel Rapporto sulla congiuntura della Confcommercio secondo il quale a gennaio il Pil diminuirà del 2% su dicembre mentre sull'anno dovrebbe fissarsi al +4,4%.
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Nel confronto annuo la crescita si dovrebbe attestare al 4,4%, dato in forte calo rispetto ai mesi precedenti”. Nel confronto con il 2019 la domanda, nella metrica dell’Icc, è ancora inferiore del 7,7%. A gennaio il Pil, secondo le stime di Confcommercio, “ha approfondito la tendenza al rallentamento già emersa a dicembre, con una riduzione del 2,0% congiunturale. Per molti servizi la distanza percentuale è superiore alle due cifre, con tempi di recupero che…
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Per questi motivi Federmoda Confcommercio ha inoltrato una serie di richieste al ministro Giorgetti Federmoda Confcommercio lancia l’allarme rosso della categoria ed invia una lettera accorata al Governo. Di conseguenza Federmoda Confcommercio invoca l’aiuto del Governo. I dati messi nero su bianco da Federmoda Confcommercio sono eloquenti. I destinatari della missiva sono il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo…
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Allargando, poi, lo sguardo alla media dell'intero 2021, l'indicatore dei consumi Confcommercio (Icc) registra una crescita dell'8,4%, che non permette di recuperare quanto perso nel 2020. Resta, infatti, un divario complessivo sul 2019 pre-pandemia del 7,7%, di cui l'1,3% per i beni e il 22,4% per i servizi Nel dettaglio, la variazione positiva del 9,1% dei consumi nel corso dell'anno è frutto della crescita del 47,6% dei servizi e dell'1,3% dei beni.
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Il Pil continua a rallentare anche nel mese di gennaio, con una riduzione del 2,0% congiunturale, seguendo così una tendenza già ampiamente emersa lo scorso dicembre. BankItalia riferisce altresì che la manovra di bilancio approvata a dicembre per il triennio 2022/2024 accrescerebbe "il disavanzo in media dell'1,3% del Pil all'anno rispetto al quadro a legislazione vigente" "Le prospettive di crescita sono soggette a molteplici rischi, orientati prevalentemente al ribasso" , sottolinea anche BankItalia.
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Nel medio termine, le proiezioni rimangono condizionate alla piena attuazione dei programmi di spesa inclusi nella manovra di bilancio e alla realizzazione completa e tempestiva degli interventi previsti dal PNRR. Roma, 21 gen. (LaPresse) – Le prospettive di crescita sono soggette a molteplici rischi, orientati prevalentemente al ribasso. Nel breve termine l’incertezza che circonda il quadro previsivo è connessa con le condizioni sanitarie e con le tensioni sul lato dell’offerta, che potrebbero rivelarsi più…
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Roma, 21 gen. (LaPresse) – “La crescita in Italia è rimasta elevata nel terzo trimestre del 2021, sostenuta dall’espansione dei consumi delle famiglie. L’incremento del valore aggiunto si è indebolito sia nell’industria sia nel terziario. E’ quanto si legge nel bollettino economico di Bankitalia Successivamente il prodotto ha rallentato: sulla base dei modelli della Banca d’Italia, nel quarto trimestre il PIL avrebbe registrato una crescita attorno al mezzo punto percentuale.
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Roma, 21 gen. (LaPresse) – Il Pil, che alla fine della scorsa estate si collocava 1,3 punti percentuali al di sotto dei livelli pre-pandemici, li recupererebbe intorno alla metà di quest’anno
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Per il mese di gennaio l’incremento dei prezzi al consumo sarà dell’1,5% su base mensile e del 4,7% su base annua. Nel confronto con il 2019 la domanda, nella metrica dell’Icc, è ancora inferiore del 7,7% A gennaio, il Pil dovrebbe registrare una riduzione del 2% su base mensile. Nella media dell’intero 2021 l’indicatore ha mostrato una crescita dell’8,4%, dato che non ha permesso di recuperare quanto perso nel 2020.
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Ciò è legato alla domanda estera e a quella interna con la crescita dei consumi finali nazionali (+2,2%, di cui lo 0,9% per beni durevoli) e degli investimenti fissi lordi (+1,6%). I prodotti maggiormente esportati sono stati vini e gli altri alcolici, carni preparate, prodotti dolciari e i lattiero-caseari. È quanto emerge dalla fotografia scattata nel terzo trimestre del 2021 da CREAgritrend, il bollettino trimestrale messo a punto dal CREA, con il suo Centro di Ricerca Politiche e…
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