Siamo fieri di aggiungere ai sei negozi già aperti sull’Isola questo nuovo punto di incontro per sportivi e sportive” Il nuovo punto vendita del colosso dello sport darà lavoro a 33 nuovi dipendenti. La ricerca del “Locus Amenus” in cui costruire il negozio è durata diverso tempo, ma finalmente – poche ore fa – è arrivata l’ufficialità. L’immenso marchio francese, che ormai ha negozi in ogni angolo del mondo aprirà anche nel centro commerciale di Carini – uno dei più all’avanguardia della Sicilia.
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Decathlon al Poseidon, a giugno…"
Approfondimenti:
Siglato il contratto che permetterà agli sportivi della zona di Palermo di accedere ai prodotti e servizi di Decathlon. Siamo fieri di aggiungere ai 6 negozi già aperti sull’Isola questo nuovo punto di incontro per sportivi e sportive” dichiara Cristiano Riccardi, Area Manager di Decathlon Italia. “Palermo rappresenta un territorio molto ricco dal punto di vista delle occasioni per praticare sport: dalle attività acquatiche a quelle più legate all’outdoor, il contesto naturale offre molteplici scenari.
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Secondo le indagini della DDA, il sodalizio criminale aveva messo in opera un complesso sistema internazionale che permetteva di riciclare il denaro sporco della camorra attraverso scommesse illegali e gioco d’azzardo, permettendo così ai clan di ‘pulire’ il denaro.a. a. MATERANEWS.NET. (Autorizzazione Tribunale n. 473) Scommesse illegali e gioco d’azzardo per riciclare…
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Maxi operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno, che hanno eseguito misure cautelari nei confronti di 33 indagati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti in materia di…
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Le misure cautelari hanno riguardato persone residenti in Campania e nelle province di Latina, Ascoli Piceno, Agrigento, Brindisi, Catanzaro, Lecce, L’Aquila, Messina, Potenza, Ravenna, Roma e Varese. Le accuse, a vario titolo, sono l’associazione a delinquere in scommesse illegali, il riciclaggio, l’intestazione fittizia di beni e l’utilizzo del denaro illecito in attività economiche con l’aggravante della commissione dei reati al fine di agevolare il clan dei…
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L’organizzazione, secondo gli inquirenti, aveva un giro d’affari da 5 miliardi di euro. Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra). Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra). Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra). Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra). Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra).
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Sequestrati anche tre milioni di euro, ritenuto provento delle attività illecite, riconducibili a Luigi Giuseppe Cirillo, figlio del defunto boss calabrese di Sibari, e ad altre persone ritenute dagli investigatori suoi prestanome. Qualora i giochi fossero stati svolti in forma lecita, le entrate per l’erario sarebbero state di circa 500 milioni di euro. In due anni avrebbero incassato 5 miliardi di euro.
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Un sistema piramidale alla cui base c’era il player, il giocatore, che di fatto finanziava l’attivita’ di gaming online. Sono 72 gli indagati nella maxi inchiesta sulle scommesse illegali e il riciclaggio dei proventi illeciti nei paradisi fiscali. I server, secondo i militari del Nucleo Investigativo di Salerno, sebbene coordinati dal Salernitano, precisamente da Mercato San Severino, erano stati dislocati nei cosiddetti paradisi fiscali, come Panama e l’isola di Curacao
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Sarebbero stati utilizzati siti web prevalentemente con domini .com e .eu, senza autorizzazioni dei Monopoli di Stato italiani e allocati su server che, seppur coordinati da Mercato San Severino, erano ubicati tra Panama e l’Isola di Curacao. di Pina Ferro. Una organizzazione criminale, contigua a cosche di camorra e altre mafie, che ha gestito scommesse illegali e gioco d’azzardo, reimpiegando il…
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In due anni avrebbero incassato 5 miliardi di euro: figurano anche persone ritenute dagli inquirenti della Procura di Salerno (guidata dal procuratore Giuseppe Borrelli) legate al clan dei Casalesi tra i 33 soggetti ai quali i carabinieri hanno notificato altrettante misure cautelari nell'ambito del
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Tra i reati contestati, associazione a delinquere di tipo mafioso e riciclaggio attraverso giochi e scommesse illegali. Scommesse illegali e gioco d’azzardo per riciclare il denaro della camorra. Secondo le indagini della DDA, il sodalizio criminale aveva messo in opera un complesso sistema internazionale che permetteva di riciclare il denaro sporco della camorra attraverso scommesse illegali e gioco d’azzardo, permettendo così ai clan di ‘pulire’ il denaro.
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Tra le persone indagate come detto figura anche M.F. 38 enne di Cervinara Un fiume di denaro che avrebbe favorito in particolare il clan dei Casalesi. Figura anche un 38 enne di Cervinara, M.F. fra le 72 persone indagate per scomeesse clandestine. Denaro sporco riciclato attraverso un complesso sistema di scommesse, soprattutto quelle sportive e del gioco d’azzardo. Il gip Gerardina Romaniello, su richiesta del pm Silvio Marco Guarriello e Giancarlo Russo, ha iscritto sul registro degli indagati 72 persone.
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I server, secondo gli investigatori, erano stati dislocati nei cosiddetti paradisi fiscali, come Panama e l’isola di Curacao. I reati che vengono contestati, a vario titolo, agli indagati, sono associazione per delinquere finalizzata a delitti in materia di giochi e scommesse illegali, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, reimpiego di denaro provento di delitto in attività economiche…
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Blitz degli uomini della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) e dei Carabinieri di Salerno che, coordinati dalla Procura della città campana, hanno scoperchiato un’organizzazione internazionale dedita a giochi e scommesse illegali. I giochi erano raggiungibili anche attraverso slot machine e totem installati soprattutto in località del sud Italia. Anche un locale di San Benedetto era coinvolto in questa piattaforma informatica che raccoglieva milioni di…
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Se svolto in maniera lecita, il giro di scommesse avrebbe fatto confluire nelle casse dello Stato circa mezzo miliardo di euro Tra gli indagati figurano anche persone ritenute dagli inquirenti della Procura di Salerno, guidata dal procuratore Giuseppe Borrelli, legate al clan dei Casalesi. Ad alcuni destinatari dei provvedimenti cautelari, i reati vengono contestati con l’aggravante di averli commessi per agevolare proprio il clan…
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I provvedimenti riguardano il gruppo per il quale si ipotizza tra i vari reati il compito di affiancare nelle attività di gioco il clan dei casalesi. Con lui, raggiunti da una misura cautelare in carcere emessa dal Gip di Salerno su richiesta della Dda e indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale salernitano, ci sono altre 32 persone, 73 gli indagati. Sequestrate anche le società “Europartner” e “Iocosa Ludum società cooperativa”, entrambe con sede legale a Mercato San Severino, che gestivano alcune…
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In totale sono 73 le persone indagate, tra queste anche il titolare di un bar di Potenza. e il 55enne A.T., tutti e tre di Potenza, oltre al 57enne L.T., anche lui di Potenza ma residente a Roma, e G.A., 43enne di Potenza residente in Romania, dove è stato arrestato dalla Polizia rumena. L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, ha portato all’emissione, da parte del Gip di Salerno, di un’ordinanza di misura…
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L’aggravante mafiosa dell’associazione a delinquere, invece, gli è stata contestata per avere fornito la piattaforma a soggetti ritenuti legati al clan dei Casalesi, quindi agevolandoli Valerio Tito, titolare di un centro a via Cosenza, è coinvolto in un'indagine che ha portato ieri ad arresti e sequestri in tutta Italia. Scoperto un sistema internazionale che…
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L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha autorizzato la reinstallazione degli apparecchi da gioco, slot machine, anche nei bar, previa titolarità di autorizzazione rilasciata dall’Agenzia stessa. La maggioranza è stata a sostegno della nuova legge e ha escluso che gli apparecchi da gioco sarebbero stati riaccesi anche nei bar. Il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, commentando la dichiarazione della direzione territoriale dell’Adm, ha ritenuto inaccettabile tale decisione.
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sotto il profilo dell’agevolazione al clan dei Casalesi, configuratasi grazie alla consapevole fornitura della piattaforma di gioco illegale a persone ad esso contigui, che, sulla base delle risultanze, ne avrebbero, così, alimentato le casse. All’alba di oggi, operazione, sul gioco online, denominata “Nautilus“, eseguita dal Comando Provinciale CC di Salerno. Sono, invece, indagati M.T., già arrestato in un’altra operazione ed una 50enne, accusata di ricettazione Giurisdizioni…
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In manette sono finite 33 persone nell'ambito dell'Operazione Nautilus. Scritto da (Redazione Costa d'Amalfi), martedì 11 gennaio 2022 15:26:06. Ultimo aggiornamento martedì 11 gennaio 2022 15:27:19. Blitz dei Carabinieri, nella mattina di oggi, martedì 11 gennaio, anche in provincia di Salerno. La cattura delle persone fuori dal territorio Nazionale è stata eseguita con il supporto del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, della…
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Ma a chi rispondevano le persone coinvolte in questa operazione della Dda? Per alcuni reati è scattata anche l’aggravante per aver commesso il fatto per agevolare il clan dei Casalesi. – Anche il nome di una persona di Formia, Salvatore Ferrara, figura nell’elenco dei 33 arrestati dalla Dda di Salerno (gli indagati sono complessivamente 72) per un vasto giro di scommesse illegali che avrebbe fruttato negli ultimi due anni ben cinque miliardi…
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Un messinese già noto arrestato e un imprenditore di Sant'Agata Militello indagato nel blitz contro le scommesse on line gestite dai Casalesi. E’ Antonino Irrera il messinese arrestato nel blitz scattato ieri in varie regioni italiane. Per i Carabinieri e la Procura di Salerno, le 33 persone arrestate in totale si occupavano di denaro sporco – più di 5 milioni di euro in due anni – riciclato attraverso un complesso sistema di scommesse, soprattutto quelle sportive e del gioco…
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uesta mattina, nelle province di Salerno, Ascoli Piceno, Agrigento, Avellino, Brindisi, Caserta, Catanzaro, Latina, Lecce, L’Aquila, Messina, Napoli, Potenza, Ravenna, Roma, Varese e in diversi stati esteri, in particolare Panama, Romania e Malta, militari del Comando
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Dalla Romania, un potentino avrebbe gestito il supporto ai giocatori con un team che si sarebbe occupato di risolvere i problemi tecnici. Sono coinvolti anche sette lucani nel blitz dei carabinieri contro il gioco illegale. Ma non mancano i lucani coinvolti che avrebbero avuto incarichi di natura contabile e organizzativa. C’è anche un uomo arrestato di recente dalla DDA di Potenza durante un’operazione contro il clan Martorano e una donna, sempre di Potenza, indagata per ricettazione In…
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La cattura delle persone fuori dal territorio Nazionale è stata eseguita con il supporto del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, della Direzione Centrale Polizia Criminale - Ufficio esperto per la sicurezza in Romania, attraverso scambio info-operativo che ha coinvolto altresì il collaterale Romeno nella fase di localizzazione e cattura all'estero Scritto da (Redazione LdA), martedì 11 gennaio 2022 15:15:53.
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Martedì i carabinieri di Salerno hanno notificato 33 misure cautelari in carcere nell’ambito di un’indagine condotta dalla Direzione distrettuale antimafia e incentrata su giochi e scommesse illegali, per un giro d’affari stimato in 5 miliardi di euro di incassi in soli due anni. Tra i soggetti arrestati figura anche una persona residente a Formia, di cui non sono state rese…
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Proprio tali elementi hanno reso particolarmente complesse e difficoltose le operazioni di monitoraggio. Una maxi-operazione dei Carabinieri ha portato alla luce una associazione a delinquere finalizzata a reati in materia di giochi on-line illegali, con server ubicati a Panama. Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari di Salerno su richiesta della Direzione distrettuale antimafia.
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GrandangoloAgrigento il sito online di notizie di Agrigento e della provincia. La cronaca, la mafia, gli omicidi, gli arresti, i processi, la politica, lo spettacolo, gli eventi e la cultura, lo sport, tutte le notizie prima di tutti
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Contestualmente sono stati messi sotto sequestro preventivo, su richiesta dell'autorità giudiziaria, anche undici siti web e due società - la Europartner e la cooperativa Iocosa Ludum, entrambe con sede legale a Mercato San Severino (Salerno) - e tre milioni di euro, ritenuto provento delle attività illecite, riconducibili a Luigi Giuseppe Cirillo, figlio del defunto boss calabrese di Sibari, e ad altre persone ritenute dagli investigatori suoi prestanome - NAPOLI, 11 GEN - In due anni avrebbero incassato…
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Alcuni dei giochi, inoltre, sarebbero stati fruibili anche su slot machines e totem in diverse attività commerciali, per lo più del Sud Italia. Tra i reati contestati a Cirillo vi è l’autoriciclaggio per degli investimenti immobiliari fatti a Panama e il porto abusivo di arma da sparo Il sistema e gli investimenti immobiliari di Cirillo a Panama. Scommesse, casinò e poker Texas hold’em sono alcuni dei giochi che, secondo la ricostruzione investigativa, sarebbero stati…
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La piattaforma di direzione globale del gioco illecito è stata individuata, allo stato delle investigazioni, in un sito iscritto su server America. Qualora i giochi fossero stati svolti in forma lecita, le entrate per l’erario sarebbero state di circa 500 milioni di euro Un giro di scommesse illegali da 5 miliardi di euro in 2 anni – È stata altresi contestata l’aggravante mafiosa di cui all’art.
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I reati contestati, a vario titolo, agli indagati, sono associazione per delinquere finalizzata a delitti in materia di giochi e scommesse illegali, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, reimpiego di denaro provento di delitto in attività economiche, autoriciclaggio. Alcuni destinatari dei provvedimenti cautelari, i reati viene vengono contestati con l'aggravante di averli commessi per agevolare il clan dei Casalesi Un…
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I reati contestati, a vario titolo, agli indagati, sono associazione per delinquere finalizzata a delitti in materia di giochi e scommesse illegali, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, reimpiego di denaro provento di delitto in attivita’ economiche, autoriciclaggio. I server, secondo i militari del Nucleo Investigativo di Salerno, sebbene coordinati dal Salernitano, precisamente da Mercato San Severino, erano stati dislocati nei…
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Secondo le indagini della Direzione Distrettuale Antimafia, il gruppo aveva messo in piedi un complesso sistema internazionale che permetteva loro di riciclare il denaro sporco della camorra attraverso scommesse illegali e gioco d'azzardo che gestivano loro stessi, permettendo così ai clan di ottenere denaro "pulito" Una vasta operazione all'alba di oggi da parte dei militari dell'Arma ha visto l'arresto di 33 persone: sono tutte indagate per diversi reati…
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A cura di Giuseppe Cozzolino. Denaro sporco riciclato attraverso un complesso sistema di scommesse, soprattutto quelle sportive e gioco d'azzardo, dal Texas hold ‘em alle slot machine. Il tutto con l'aggravante di aver favorito il clan dei Casalesi. Altre macchinette per il gioco d'azzardo, invece, erano dislocate strategicamente in attività commerciale per lo più nel Meridione d'Italia, anch'esse abusive Le mani della camorra sulle scommesse sportive: così i clan…
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L’aggravante mafiosa dell’associazione a delinquere, invece, gli e’ stata contestata per avere fornito la piattaforma a soggetti ritenuti legati al clan dei Casalesi Cirillo, e’ emerso ancora dall’attivita’ investigativa, avrebbe anche minacciato con una pistola un rivale che reclamava un credito: per questo motivo gli viene contestato anche il porto abusivo di arma da sparo. A Cirillo, figlio del defunto boss…
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33 arresti, coinvolta anche la provincia dell’Aquila. I giochi erano raggiungibili anche attraverso slot machine e totem perlopiù installati nelle località del sud Italia, dove più forte è risultata la pressione della criminalità organizzata. I server, secondo i militari del Nucleo Investigativo di Salerno, sebbene coordinati dal Salernitano, precisamente da Mercato San Severino, erano stati dislocati nei cosiddetti paradisi fiscali, come Panama e l’isola di Curacao
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Se i giochi fossero stati svolti in forma lecita, le entrate per l'erario sarebbero state di circa 500 milioni di euro Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari di Salerno su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Avrebbero gestito scommesse illegali e gioco d'azzardo anche per favorire, col denaro ottenuto, il clan dei Casalesi. E' accusato di aver costituito una vera e propria holding dedita al gaming online illecito sul territorio…
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Poi, la consistente quota parte sarebbe andata nelle casse del casinò, livello apicale e amministratore globale. Tra i reati contestati a Cirillo vi è l’autoriciclaggio per degli investimenti immobiliari fatti a Panama e il porto abusivo di arma da sparo Il sistema e gli investimenti immobiliari di Cirillo a Panama. Scommesse, casinò e poker Texas hold’em sono alcuni dei giochi che, secondo la ricostruzione investigativa, sarebbero stati programmati ed eseguiti abusivamente associandosi alla…
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Poi, la consistente quota parte sarebbe andata nelle casse del casinò, livello apicale e amministratore globale. Tra i reati contestati a Cirillo vi è l’autoriciclaggio per degli investimenti immobiliari fatti a Panama e il porto abusivo di arma da sparo Proprio tali elementi hanno reso particolarmente complesse e difficoltose le operazioni di monitoraggio. Il sistema e gli investimenti immobiliari di Cirillo a Panama.
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Il sodalizio avrebbe abusivamente programmato ed eseguito il gioco delle scommesse, del casinò e del poker Texas Hold’em associandosi alla rete “dbgpoker” Una organizzazione criminale, contigua a cosche di camorra e altre mafie, che ha gestito scommesse illegali e gioco d’azzardo, reimpiegando il denaro ‘sporco’. D’Anna è stato coinvolto nel 2018 nell’operazione “Galassia” che ipotizza la mano delle organizzazioni criminali dietro il ricchissimo business delle scommesse online.
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Sequestrati anche tre milioni di euro, ritenuto provento delle attività illecite, riconducibili a Luigi Giuseppe Cirillo, figlio del defunto boss calabrese di Sibari, e ad altre persone ritenute dagli investigatori suoi prestanome. In due anni avrebbero incassato 5 miliardi di euro. Qualora i giochi fossero stati svolti in forma lecita, le entrate per l’erario sarebbero state di circa 500 milioni di euro.
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Sono tre milioni di euro, ritenuto provento delle attività illecite, riconducibili a Luigi Giuseppe Cirillo. I NOMI DEGLI ARRESTATI. Arrestati Michele Ambrosio di San Giuseppe Vesuviano, Fabio e Gianmarco Di Giovanni di Giugliano, Antonio e Enrico La Commara di Napoli, Dante Taranto di Arzano. Gaetano Rossi di Mercato San Severino Luigi Giuseppe Cirillo di Mercato San Severino. equestrati preventivamente, su richiesta dell’autorità giudiziaria, undici siti web e due società, la…
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