- La querelle tra l'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e la sua quasi assistente Maria Rosaria Boccia, che ha avuto inizio sui social e si è poi trasferita nelle aule di tribunale, ha trovato una nuova dimensione grazie all'intervento del comico Maurizio Crozza. Nella prima puntata della nuova stagione di "Fratelli di Crozza", in onda ogni venerdì in prima serata sul NOVE e in streaming su discovery+, Crozza ha trasformato questa disputa in un rap diss, arricchendo la sua performance con rime taglienti e battute pungenti.
Crozza, noto per la sua capacità di cogliere e amplificare le contraddizioni della politica italiana, ha messo in scena uno dei dissing più accesi del momento, paragonabile a quello tra Grillo e Conte. La sua interpretazione, che mescola satira e musica, ha catturato l'attenzione del pubblico, offrendo una prospettiva ironica e dissacrante su una vicenda che, altrimenti, sarebbe rimasta confinata nelle cronache giudiziarie.
L'imitazione di Aldo Spinelli, ex presidente di Genoa e Livorno, è stata un altro momento clou della serata. Crozza ha saputo rendere con maestria le peculiarità del personaggio, sottolineando con ironia le sue dichiarazioni più controverse. "Quando vedo un politico morto di fame sto male e devo dargli qualcosa", ha detto Crozza-Spinelli, aggiungendo che "quando a Toti offrivo lo spritz, si mangiava anche la fetta d'arancia". Queste battute, sebbene esagerate, riflettono una realtà spesso grottesca e paradossale.
Il ritorno di Crozza su Discovery ha arricchito ulteriormente il panorama della satira televisiva italiana, dimostrando che, nonostante la politica produca quotidianamente materiale per la satira, c'è ancora spazio per l'arte della parodia e dell'imitazione.