- Israele, dopo la morte del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, non sembra intenzionato a fermarsi. Secondo fonti statunitensi citate dalla Abc, l'esercito israeliano sta preparando una manovra di terra limitata in Libano, nonostante le ripetute richieste della Casa Bianca per una soluzione diplomatica. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha dichiarato che è tempo di un cessate il fuoco, ma Israele sembra non ascoltare l'amministrazione americana.
Nel frattempo, la situazione in Libano è drammatica. I raid israeliani su Beirut hanno causato oltre mille morti e migliaia di sfollati, che si trovano in condizioni disperate. Secondo l'Alto commissario dell'Onu per i rifugiati, Filippo Grandi, ci sono almeno 200mila sfollati a causa degli attacchi israeliani, oltre a 50mila cittadini che si sono già rifugiati in Siria. Le operazioni di soccorso sono in corso, anche da parte dell'Unhcr, per aiutare tutti coloro che ne hanno bisogno.
La Guida suprema iraniana, Ali Khamenei, ha chiamato a raccolta tutti i musulmani, affermando che è un loro dovere schierarsi con Hezbollah contro Israele. Tuttavia, un intervento diretto di Teheran sembra tutt'altro che scontato. I vertici iraniani stanno valutando con cura le prossime mosse, desiderosi di non alienarsi le simpatie di un alleato come la Russia, che ha condannato quello che ha definito un altro assassinio politico commesso da Israele.
Le operazioni israeliane nei cieli del Libano non si fermano.