L'intervento di Vittorio Oppizzi, responsabile dei programmi di MsF nel Paese africano, dove il 70% delle strutture sanitarie è chiuso o funziona a malapena, con carestia dilagante, focolai di morbillo, colera e difterite e 13 milioni di profughi Vittorio Oppizzi, responsabile dei programmi di Medici Senza Frontiere in Sudan La guerra in Sudan entra nel suo terzo anno, ma…
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(Foto Oxfam) A 2 anni esatti dall’inizio del brutale conflitto in Sudan, “la popolazione sta affrontando la più grave crisi umanitaria al mondo. Un’emergenza che nei prossimi mesi rischia di precipitare ulteriormente, investendo buona parte dell’Africa orientale e mettendo a rischio milioni di vite”. È l’allarme lanciato oggi da Oxfam con un nuovo report, pubblicato assieme a South Sudan Forum, Inter Agency Working group for East and…
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Il Darfur, martoriato da anni di conflitti, è tornato al centro dell’attenzione internazionale a causa di una recrudescenza di violenze senza precedenti. Tra il 7 e il 9 aprile, l’area occidentale del Sudan è stata teatro di sanguinosi attacchi condotti dalle Rapid Support Forces (RSF), milizia paramilitare in lotta contro l’esercito nazionale sudanese. Secondo fonti ufficiali delle Nazioni Unite, i morti negli attacchi in Darfur sarebbero almeno un centinaio, ma numerose organizzazioni locali parlano…
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Dopo i violenti attacchi nel campo di Zamzam, in Sudan, che hanno causato decine di morti e feriti, i team di MSF a Tawila stanno supportando con cure mediche e acqua le persone fuggite dal campo e dalle aree vicine. Persone disidratate, senza acqua e cibo Abbiamo allestito un centro sanitario all’ingresso della città di Tawila per assistere le persone in arrivo con assistenza sanitaria, mentre i casi più critici vengono trasferiti all’ospedale locale da noi supportato.
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Palazzi bruciati a Khartoum nei giorni degli scontri di fine marzo - Ansa Khartum anno zero. La capitale del Sudan riconquistata dall'esercito il 27 marzo dopo due anni di occupazione delle forze di supporto rapido Rsf è tornata indietro di 100 anni ai tempi della rivolta del Mahdi. La città dei due Nili e le gemelle Beri e Omdurman sono semidistrutte. Spogliate dalla soldataglia pagata con il medievale diritto di saccheggio e private dal furto dei cavi di rame di energia elettrica, devastate…
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ROMA – Due anni di guerra in Sudan hanno provocato una catastrofe umanitaria senza precedenti. Oltre 30 milioni di persone – quasi il 65% della popolazione sudanese – necessitano ora di assistenza urgente per sopravvivere. Gli attacchi contro i civili sono incessanti. Donne e ragazze subiscono violenze sessuali sistematiche. Il presunto uso dello stupro come arma di guerra dipinge uno dei quadri più cupi del conflitto.
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