L'invasione russa dell'Ucraina, iniziata due anni e mezzo fa, ha trasformato il conflitto nel più grande scontro europeo dalla Seconda Guerra Mondiale. Nonostante l'attacco a sorpresa dell'Ucraina nella regione di Kursk abbia umiliato e smosso i russi, il corso della guerra non sembra mutare. Mosca continua a mantenere una netta superiorità in termini di mezzi e uomini, mentre Washington rimane cauta nel suo sostegno.
L'offensiva ucraina nella regione di Kursk ha riattivato la discussione in Occidente sull'utilizzo delle armi a lungo raggio. Tuttavia, nonostante l'impatto iniziale, l'attacco non ha cambiato significativamente l'andamento del conflitto. La Russia continua ad avanzare nel Donbass, aumentando la pressione sull'esercito ucraino.
La comunità internazionale continua a dibattere su come affrontare la situazione. Mentre alcuni chiedono un compromesso con il Cremlino, altri insistono sulla necessità di ritenere la Russia responsabile dei crimini commessi. La posizione degli Stati Uniti è particolarmente rilevante: un eventuale cambio di amministrazione potrebbe influenzare significativamente il sostegno all'Ucraina.
Molti esperti concordano sul fatto che non può esserci pace in Europa senza una vittoria ucraina. La guerra ha reso la situazione internazionale pericolosamente instabile, e una soluzione duratura sembra ancora lontana. La capacità dell'Europa di attivarsi autonomamente per sostenere l'Ucraina è messa in discussione, rendendo il ruolo degli Stati Uniti ancora più cruciale.
La guerra in Ucraina continua a essere un conflitto complesso e incerto. Mentre l'Ucraina cerca di resistere all'avanzata russa, l'Occidente deve decidere come bilanciare il sostegno militare e diplomatico per cercare una soluzione duratura.