«Il finale perfetto sarebbe titolo al Napoli e Champions all’Inter. Per la serie: gli italiani sono i migliori. Inzaghi e Conte stanno lasciando una traccia. Però so quanto il calcio sappia essere bastardo. Ho vinto una Liga con la remuntada e perso un Europeo all’ultimo secondo. Per me, comunque, si arriva all’ultima giornata». Due uomini-simbolo per il finale di stagione? «Il Napoli s’è portato appresso un bell’impianto dello scudetto di due anni fa: Di Lorenzo…
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Tra scudetto e Champions: Fabio Cannavaro parla alla Gazzetta dello Sport affrontando i temi caldi dell'attualità calcistica. Ma il Pallone d’oro Cannavaro a chi lo darebbe? "Avesse vinto il Barcellona, aggiudicandosi anche la Champions, sarebbe diventato di Lamine Yamal. Che ne conquisterà, banale dirlo. E intanto il Barça per 20 anni avrà un talento strepitoso. Ma a Monaco ci va l’Inter". Cosa le ha suscitato “la gara”? "Emozionante…
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D a “La Loggetta” al Maradona si andrebbe a piedi e in quel percorso breve ci sono le origini d’un uomo che ha conquistato il mondo, sorvolandolo poi con una mongolfiera, un Pallone d’oro. Casa Cannavaro è ovunque, in questo universo che gli appartiene, e però adesso sta sospesa - romanticamente - tra la sua Napoli, la Parma che l’ha adottato e la Milano nerazzurra che l’ha vissuto di striscio. C’è uno scudetto in palio, l’eco carezzevole della Champions e la salvezza…
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Fabio Cannavaro ha rilasciato un'intervista all'edizione odierna de Il Mattino, ecco qualche passaggio interessante: «I tifosi azzurri mi fermano e mi dicono: "Sai, però il Napoli vince ma non gioca bene. Li guardo e dico: "Ma siete diventati tutti matti? Ma c'è qualcosa di più bello ed entusiasmante che essere primi e vincere? Pure se per 1-0? Abbiamo perso un po' tutti la testa. Capisco che è bello seguire le mode, filosofeggiare…
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Secondo Cannavaro, Conte resta o va via? «Lanciamo una monetina in aria. Però la certezza che rimanga non ce l’ho. A meno che non facciano un mercato da 300 milioni. E comunque vincere e andare è una scelta. A volte una filosofia tipicamente dei club italiani, che decidono poi di puntare sugli stranieri... Non tiro l’acqua al mio mulino, ma ditemi perché Grosso e Pippo Inzaghi, che hanno dominato in B, non dovrebbero avere chance forti anche in A?»
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Fabio Cannavaro a Gazzetta parla di Antonio Conte e del suo futuro: Lanciamo una monetina in aria. Però la certezza che rimanga non ce l’ho. A meno che non facciano un mercato da 300 milioni. E comunque vincere e andare è una scelta. A volte una filosofia tipicamente dei club italiani, che decidono poi di puntare sugli stranieri... Non tiro l’acqua al mio mulino, ma ditemi perché Grosso e Pippo Inzaghi, che hanno dominato in B, non dovrebbero avere chance forti anche in A?".
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Un Pallone d’oro è per sempre, anche se da “grande” Fabio Cannavaro s’è lasciato alle spalle il suo glorioso passato da calciatore e si sta umilmente rimboccando le maniche, convinto com’è di poter raggiungere traguardi eccellenti pure nella sua nuova carriera in panchina. «A Zagabria non è andata bene, al di là della vittoria in Champions contro il Milan e di un’esperienza comunque formativa. Sono incappato nella peggior gestione societaria della Dinamo in 20 anni e di buttarmi nel…
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Rieccolo. La figurina simbolo del calcio italiano, l’eroe del nostro ultimo Mondiale è tornato nella sua Napoli. Fabio Cannavaro parla dopo l’amara esperienza di Zagabria e si racconta a tutto tondo. Con la solita schiettezza. «I tifosi azzurri mi fermano e mi dicono: “Sai, però il Napoli vince ma non gioca bene. Li guardo e dico: “Ma siete diventati tutti matti? Ma c’è qualcosa di più bello ed entusiasmante che essere primi e vincere? Pure se per 1-0?».
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