Nel contesto della lotta alle frodi fiscali in ambito europeo, è emersa una crescente attenzione verso il ruolo chiave dei prestatori servizi pagamento. L’Unione europea ha avviato una riforma profonda del quadro normativo con l’intento di rafforzare la trasparenza e la tracciabilità delle transazioni finanziarie. Specialmente nei pagamenti transfrontalieri, ambito spesso soggetto a fenomeni evasivi.
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Condividi l'articolo: Nel panorama in continua evoluzione della fiscalità digitale, l’Unione europea ha compiuto un passo significativo verso una maggiore trasparenza e tracciabilità dei pagamenti transfrontalieri. Con l’adozione del pacchetto legislativo del 18 febbraio 2020, sono stati introdotti nuovi obblighi sia per gli Stati membri che per i prestatori di servizi di pagamento, con l’obiettivo di contrastare l’evasione IVA nel commercio elettronico
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Nell’ambito degli obblighi di conservazione e comunicazione, i prestatori di servizi di pagamento non sono responsabili della valutazione dell'idoneità delle informazioni che sono tenuti a raccogliere e trasmettere per raggiungere gli obiettivi della normativa europea contro le frodi Iva. Questa responsabilità spetta al legislatore Ue, che ha stabilito obblighi chiari e precisi per garantire la conformità e la trasparenza nel settore dei pagamenti.
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La nostra Rivista ha organizzato, per il prossimo 28 maggio 2025, un webinar dedicato all’approfondimento delle ultime novità in materia di frodi nei pagamenti e dei connessi profili di responsabilità per i prestatori dei servizi di pagamento, con particolare attenzione all’adozione, da parte dei PSP stessi, di policy interne efficaci per la gestione dei reclami e dei rimborsi. Il tema si inserisce in un contesto di profonda trasformazione dell’ecosistema dei pagamenti, determinata anche dalla crescente…
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Come rivelato anche da una recente analisi Banca d’Italia sulle frodi informatiche, lo sviluppo dei bonifici istantanei sta portando un incremento dei tentativi di truffa alla clientela di servizi di pagamento. Per contrastare tali truffe, il Regolamento sui bonifici istantanei prevede che, dal prossimo 9 ottobre 2025, tutti gli operatori dovranno consentire all’utente di verificare la corrispondenza dell’IBAN indicato e del nome del beneficiario, prima di autorizzare l’operazione tramite bonifico istantaneo…
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