Attenzione alle chat di WhatsApp, perché potrebbero essere usate contro di voi. Naturalmente, solo se avete fatto qualcosa di scorretto. D’ora in poi basterà un semplice screenshot di una conversazione come prova per il Fisco o per il giudice. In una sentenza di alcune settimane fa – che segna una cesura rispetto alla prassi precedente, pur non essendo la prima – la Cassazione ha stabilito infatt…
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Un vortice improvviso che spariglia le carte e rovescia lo scenario. Questa è stata la prima volta di WhatsApp in tribunale. Spieghiamo meglio perché si tratta di una novità significativa in ambito legale, tecnologico e a livello di privacy. Un accordo di pagamento non rispettato, a fronte del lavoro eseguito, tra un cliente e una ditta è un classico caso che i giudici sono chiamati a dirimere pressoché ogni giorno.
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L’utilizzo delle conversazioni su WhatsApp nei controlli fiscali rappresenta uno sviluppo recente in Italia. La sentenza n. 1254 del 2025 della Corte di Cassazione ha stabilito che i messaggi scambiati tramite questa piattaforma possono essere utilizzati come prova legale nelle indagini tributarie, anche senza un’esplicita intercettazione disposta dall’Autorità giudiziaria. Questa decisione ha amplificato il dibattito sull’uso delle tracce digitali nelle verifiche fiscali, in un contesto in cui la digitalizzazione ha reso…
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Le chat di WhatsApp come prove fiscali: fino a che punto il Fisco può spingersi senza violare la privacy? Con la sentenza n. 8376 del 28 febbraio 2025, la Cassazione ha stabilito che i messaggi scambiati sulle app di messaggistica possono essere considerati prove documentali valide in caso di accertamenti tributari e procedimenti fiscali. Questo significa che le autorità, come l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di…
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Le conversazioni su WhatsApp e gli screenshot di questi messaggi potranno essere utilizzate come prove documentali nei procedimenti civili. Ma non solo: oltre a diventare prove effettive che si potranno usare in tribunale, ora le e autorità competenti, come l'Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza, possono considerare le chat WhatsApp come prove documentali durante le verifiche. A stabilirlo è la Corte di Cassazione con la sentenza numero 1254 del 2025.
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La Cassazione ha aperto la strada al sequestro delle chat dei contribuenti indagati per evasione fiscale: ecco come questo nuovo potere può influenzare anche i controlli fiscali. Viviamo in un’era digitale in cui le nostre vite sono sempre più intrecciate con i nostri dispositivi mobili. Cellulari, tablet e computer sono diventati estensioni di noi stessi, contenendo una mole di informazioni personali e professionali senza precedenti.
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