Il 2025 per l'industria europea dell'auto si apre all'insegna dei timori, dopo un 2024 che non si può certo definire brillante in cui molti costruttori hanno annunciato chiusure di stabilimenti e tagli della forza-lavoro. Il problema centrale è quello delle multe salate che sarà costretto a pagare all'Europa chi sforerà il nuovo limite previsto da Bruxelles sulle emissioni medie di CO2 delle…
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Le nuove leggi ambientali europee obbligano i car makers a costruire più automobili elettriche, che però il mercato non assorbe, o a rallentare la fabbricazione di auto tradizionali, a scapito della produzione industriale. La soluzione per aggirare il problema e le relative multe miliardarie - quantificate in 15 miliardi di euro nel 2025 - si chiama «pooling»: esso consente alle case automobilistiche di unire virtualmente le proprie flotte di veicoli venduti in modo che…
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I produttori europei si uniscono in “pool di emissioni” per evitare le mega multe dell’UE. E comprano da Tesla i “crediti di carbonio” per non sforare i limiti. Cosa sono e che conseguenze avranno queste mosse?
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Un miliardo di euro. È la cifra che Tesla potrebbe incassare quest’anno grazie al pooling, il sistema che permette ai costruttori europei di comprarsi una coscienza ecologica con i crediti verdi del “Divino Elon”. Stellantis, Toyota e altri big si mettono in fila per staccare l’assegno, alimentando un paradosso che arricchisce i concorrenti americani e affossa l’industria europea. Un affare geniale, per il “Divino”.
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Vanno cambiate subito le regole del Green Deal europeo: per evitare le multe in vigore dal primo gennaio, le case automobilistiche si affrettano a comprare i crediti CO2 da case automobilistiche straniere, americane o cinesi andandole a finanziare. Ha detto il ministro delle Imprese al question time al Senato
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Da un lato Tesla , che potrebbe arrivare a monetizzare fino a 1 miliardo di euro nel 2025 dall'allocazione completa dei crediti sulle emissioni di CO2 maturati. Dall'altro, gruppi come Stellantis, Toyota e brand quali Subaru , Mazda , Ford , a beneficiare delle vendite a emissioni 0 di Tesla per dare un taglio alla propria "impronta" di CO2 dai volumi di vendita effettivi. Il primo strumento per evitare le sanzioni previste dalle norme europee, per chi non rientrerà al di sotto dei 94 g/km di emissioni medie di CO2 con…
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Le nuove rigide normative sulle emissioni in Europa sono entrate in vigore, mettendo in difficoltà le case automobilistiche. Ogni azienda deve ora rispettare specifici obiettivi di emissioni basati sul totale dei veicoli venduti, con circa il 20% delle nuove vendite che devono essere veicoli elettrici. Molti grandi marchi dubitano di poter raggiungere questo traguardo. Per bilanciare la situazione, in Europa le case automobilistiche possono unirsi in pool.
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Renault si dimostra scettica sull'efficacia delle normative europee che prevedono dei limiti alle emissioni globali di ogni marchio, regole che, lo ricordiamo, stanno portando alcuni gruppi ad acquistare crediti dai concorrenti in modo da accorpare il livello di emissioni e rientrare nei parametri comunitari al fine di evitare delle pesanti multe. Per capire meglio il contesto è bene ricordare che dallo scorso 1° gennaio è stato abbassato il tetto massimo delle emissioni di CO2 per le…
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La posizione di de Meo. La dichiarazione della società di Boulogne-Billancourt, in risposta a una domanda della Reuters, non deve stupire. L'amministratore delegato della Renault, Luca de Meo, è stato sempre molto chiaro nella sua veste di presidente dell'Acea, l'associazione europea dei costruttoi: le attuali normative per la riduzione delle emissioni del settore automobilistico rischiano di indebolire la competitività dell'intera industria, distogliendo risorse…
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La gamma a zero emissioni della Tesla potrebbe fruttare alla casa americana oltre 1 miliardo di euro da parte degli altri costruttori. A dirlo sono gli analisti di UBS Group. Per rispettare i limiti più severi limiti sulle emissioni di CO2 fissati per il 2025 dall’Unione Europea, la Tesla venderà "crediti green" ad almeno 5 case automobilistiche (Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru secondo i documenti pubblicati dall’UE il 6 gennaio).
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«Siamo davvero alla tempesta perfetta: lo avevamo denunciato in tempo, ma piuttosto che rivedere norme sbagliate, preferiscono lasciare campo libero a ogni forma di elusione. Una follia». Il sentore manifestato a fine 2024 dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, si sta concretizzando. A optare per l'harakiri sono alcuni big dell'auto, tra cui Stellantis, terrorizzati dalla tagliola delle multe green della Ue in vigore da inizio anno.
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Quale miglior interlocutore per mettere in comune le emissioni di anidride carbonica e rispondere così alle direttive dell’Unione europea per il 2025 se non Tesla. Lo hanno pensato Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru e ne hanno ben donde, considerato che la casa automobilistica texana ha dimostrato negli ultimi tempi di puntare molto proprio sui carbon credits. Lo si apprende da un documento dell'Unione europea depositato il 7 dicembre, come riporta il quotidiano…
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Ovviamente a vantaggio economico del venditore americano, Tesla, per bisogno del costruttore che vende in Europa, appunto Stellantis e Toyota nomi più “pesanti” tra quelli che circolano. Altrimenti, senza questo “gruppo di compensazione” dove chi vende con modelli con troppe emissioni tampona, potrebbero scattare per alcuni le multe dell’Unione Europea. In virtù degli obblighi di riduzione delle emissioni stesse, come da programma.
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Le nuove regole dell'Unione Europea sulle emissioni delle auto prodotte dalle case automobilistiche nella regione potrebbero portare nelle casse di Tesla oltre 1 miliardo di dollari. Secondo i calcoli effettuati dagli analisti di UBS, questa è la cifra che il colosso dei veicoli elettrici americano potrebbe raccogliere attraverso gli accordi di pooling con altri produttori che non rispettano i limiti.
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Il prossimo 28 febbraio, la chiusura definitiva dello stabilimento Audi in Belgio sarà un segnale inequivocabile dello stato di difficoltà dell’industria automobilistica europea. Con la scadenza delle multe per le emissioni di CO2 alla fine di gennaio 2025, molti produttori si trovano ad affrontare sanzioni insostenibili. I costruttori, incapaci di compensare i costi delle multe con crediti d’emissione, si preparano a tagli significativi, confermando che gli…
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I produttori che non riusciranno a vendere abbastanza auto elettriche acquisteranno crediti sulle emissioni da Tesla. Stellantis ha dichiarato che la partecipazione all’alleanza “ci aiuterà a raggiungere gli obiettivi europei del 2025, ottimizzando le risorse” Le maggiori case automobilistiche globali stanno iniziando a stringere delle alleanze per acquistare dei “crediti green” ed evitare le sanzioni dell’Unione europea previste per chi non raggiungerà gli obiettivi di vendita sulle…
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Stellantis sta cercando attivamente soluzioni per evitare le sanzioni previste per il superamento delle emissioni di CO2 nel 2025. Secondo quanto riportato da Reuters, l’azienda si affiderà a Tesla, acquistando crediti di carbonio da quest’ultima, una mossa che segue l’esempio di altri grandi produttori come Toyota, Ford e Mazda. Dal 1° gennaio 2025 entreranno in vigore le nuove normative sulle emissioni di CO2 per i veicoli nuovi…
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Elon Musk sta sempre più diventando tema di dibattito e attenzione in Italia. Dopo Starlink, l’uomo più ricco del mondo potrebbe presto diventare una figura centrale per il prossimo futuro di Stellantis. Come riporta l’edizione odierna di MF-Milano e Finanza, attraverso Tesla e i suoi veicoli elettrici, Musk potrebbe presto rappresentare una possibile ancora di salvezza per i produttori di automobili europei (fra cui c’è ovviamente la già citata Stellantis), minacciati dalle sanzioni…
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Falliti i tentativi di ottenere una revisione delle norme sui limiti di CO2 in Europa, i Costruttori auto passano al piano B: evitare le sanzioni per il mancato raggiungimento delle vendite di auto elettriche tali da bilanciare le emissioni di CO2 delle auto ICE. È chiaro che tra le Case auto più penalizzate c’è chi non ha in listino una gamma elettrica efficace, ma anche chi ce l’ha e non riesce a cogliere l’attuale domanda.
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Emissioni auto, tutti gli accordi tra Stellantis e non solo con Tesla per aggirare le multe Ue Non riuscendo a rispettare i nuovi limiti europei sulle emissioni (le vendite di veicoli elettrici sono troppo basse), le case automobilistiche hanno deciso di acquistare crediti di carbonio da Tesla e Polestar per ammortizzare le multe. All'operazione partecipa anche Stellantis, che si era detta contraria alla revisione delle regole Ue Alcuni dei principali…
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Grazie al meccanismo di "pooling", ogni marchio può acquistare crediti dalle aziende più virtuose. Stellantis, Toyota, Ford, Mazda e Subaru stanno pensando di rivolgersi a Tesla, mentre Mercedes, Volvo e Smart graviterebbero attorno a Polestar via depositphotos.com Le grandi case auto europee guardano a Tesla e Polestar per schivare le multe sulle emissioni auto. Dopo l’offensiva, tra le richieste a Bruxelles di cambiare la normativa sulla transizione del settore e di congelare le…
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