Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nega che via sia un accerchiamento delle truppe ucraine nella regione russa di Kursk. "L'operazione delle nostre forze nelle aree designate della regione di Kursk continua. Le unità stanno svolgendo i loro compiti esattamente come richiesto. Grazie alle forze ucraine nella regione di Kursk, un numero significativo di forze russe è stato ritirato da altre direzioni.
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La settimana che si chiude ha visto la Francia di Macron muoversi per potenziare il fronte dei cosiddetti Paesi “ volenterosi ” nel sostegno all’Ucraina e per la sicurezza comune dell’Europa. Prima, martedì 11 marzo, il summit promosso a Parigi con i capi di Stato maggiore di oltre trenta Paesi europei (per l’Italia ha partecipato il generale Luciano Portolano nel ruolo, hanno chiarito fonti legate alla maggioranza, di “osservatore”) presso l’Ecole Militaire.
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E così, con la solennità di un imperatore d’Europa in cerca di impero, Emmanuel Macron ha convocato a Parigi i capi di stato maggiore di 34 Paesi – un'armata Brancaleone di membri Ue, NATO e amici di amici – per discutere delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Il tutto mentre negli stessi giorni, in Arabia Saudita, americani e ucraini provavano a incartare un
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La «coalizione dei volonterosi» cresce nei numeri e nelle ambizioni, ma rimane appesa alle mosse di Trump e Putin. Con la speranza più di condizionare Washington in favore di Kiev, che di sostituirla. Stando a Bloomberg, sarebbero ormai 37 i paesi pronti ad unirsi per supportare Kiev, in un mix tra europei, stati del Commonwealth e nazioni dell’Asia. I volenterosi si sono dati appuntamento nel nuovo vertice convocato in videoconferenza per sabato dal premier britannico Starmer.
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Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che le truppe di Mosca hanno ripreso il controllo della regione russa del Kursk e che i soldati ucraini lì dispiegati hanno "due opzioni: arrendersi o morire". "Penso che in queste circostanze sarebbe molto positivo per la parte ucraina raggiungere una tregua di almeno 30 giorni", ha aggiunto Putin, senza sbilanciarsi a favore o contro l'interruzione dei combattimenti.
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Mentre gli Stati Uniti si avvicinano alla Russia, le potenze europee si affannano a rivedere la loro strategia di difesa. PUBBLICITÀ I ministri della Difesa delle cinque maggiori nazioni militari europee, Francia, Germania, Regno Unito, Italia e Polonia, si sono riuniti mercoledì a Parigi per discutere un nuovo quadro di sicurezza per l'Ucraina in risposta al riavvicinamento tra Stati Uniti e Russia.
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Il Ministro Crosetto a Parigi per riunione ministeriale con Francia, Germania, Polonia e Regno Unito
Home Primo Piano Il Ministro Crosetto a Parigi per riunione ministeriale con Francia, Germania, Polonia e Regno Unito Il Ministro Crosetto a Parigi per riunione ministeriale con Francia, Germania, Polonia e Regno Unito Il Ministro Crosetto a Parigi per riunione ministeriale con Francia, Germania, Polonia e Regno Unito Immagini messe a disposizione con licenza CC BY-NC-SA 4.0 DEED Il Ministro Crosetto ha partecipato a Parigi alla riunione dei…
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Di Giuseppe Gagliano – Il vertice militare convocato a Parigi da Emmanuel Macron ha rappresentato una svolta nella strategia europea sulla sicurezza. Con i capi di Stato maggiore di oltre 30 Paesi riuniti per discutere la formazione di una forza multinazionale di peacekeeping, il messaggio è chiaro: l’Europa non può più permettersi di dipendere dagli Stati Uniti per la propria difesa. Ma dietro le dichiarazioni ufficiali si cela un interrogativo strategico di più ampia portata: questa forza sarà realmente…
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PARIGI – «Passiamo dal concetto al piano» è l’appello di Emmanuel Macron all’École Militaire, davanti a 34 capi di Stato Maggiore. Al tavolo ci sono tutti i capi operativi degli eserciti della Ue ma anche quelli della Nato, fino all’Australia, al Giappone e al Canada. Un fronte larghissimo per una futura, inedita «coalizione dei volenterosi». Il «piano» di cui parla è quello delle garanzie di sic…
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