- Nella notte tra il 31 agosto e il 1 settembre, l'Ucraina ha lanciato una serie di attacchi con droni contro diverse regioni della Russia, colpendo centrali elettriche e raffinerie. Secondo il Ministero della Difesa russo, i sistemi di difesa aerea hanno intercettato e distrutto 158 droni ucraini sopra 15 regioni.
Gli attacchi hanno preso di mira centrali elettriche e raffinerie, causando incendi significativi. La raffineria di petrolio di Mosca e la centrale elettrica di Konakovo, uno dei maggiori produttori di energia nella Russia centrale, sono state colpite. Le autorità russe hanno riferito che diversi droni sono stati abbattuti nelle regioni di Bryansk, Tula, Lipetsk e Voronezh.
In risposta, la Russia ha effettuato un raid missilistico notturno sulla regione ucraina settentrionale di Sumy. L'attacco ha provocato la morte di almeno una persona e il ferimento di altre quattro. L'amministrazione dell'oblast di Sumy ha riferito che l'attacco ha colpito alcuni autocarri addetti al trasporto del grano, danneggiando diversi mezzi.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo consueto discorso, ha affermato che Kiev intende "continuare a spingere la guerra sul territorio russo". Questa dichiarazione sottolinea la determinazione dell'Ucraina a portare avanti la sua offensiva contro la Russia, nonostante le pesanti perdite subite.