Forse dunque è vero che viviamo in una rete di arabeschi, come diceva Ennio Flaiano, in una locuzione che era il diretto corollario dell’affermazione per cui “in Italia la linea più breve tra due punti è l’arabesco”. Per un giorno questa patriottica industria del ghirigoro si è trasferita a Strasburgo, al seguito di alcuni tra i suoi più …
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Spaccato a metà. Ne è uscito così il Partito democratico dal voto sulla risoluzione al Parlamento europeo che ha dato il via libera al piano di Difesa europeo, incluso il sostegno al ReArm Ue proposto dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Le premesse c’erano tutte, nelle ore precedenti al voto non erano bastate tre riunioni per sciogliere i nodi interni alla delegazione dem a Bruxelles, divisa tra favorevoli, contrari e chi voleva astenersi.
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Il question time del ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti oggi girava intorno agli effetti dei dazi e al no della Lega a Bruxelles sul piano per il riarmo di Ursula von der Leyen approvato dai compagni di governo di FdI e FI. A cura di Cinzia Comandè (VideoHub). Metropolis è la nostra striscia di attualità e società che va in streaming tutti i giorni dalle 18 dal lunedì al venerdì con i protagonisti della politica, del giornalismo e della cultura GUARDA…
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Il Parlamento europeo ha approvato questa mattina la risoluzione sul Libro bianco della difesa. Il testo contiene linee di indirizzo sul futuro della difesa europea, tra cui il piano ReArm Europe annunciato da Ursula von der Leyen. La risoluzione ha ottenuto 419 voti a favore, 204 contrari e 46 astenuti. Nello specifico, il paragrafo 68, che "accoglie il piano in cinque punti 'ReArm Europe' proposto dalla presidente della Commissione…
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"Il voto sofferto che ha per fortuna escluso il “no” ma che ha diviso il gruppo dei democratici in Europa oggi ci impone di aprire subito nel partito quel confronto e quella discussione che non si sono svolte nei giorni immediatamente successivi alla crisi internazionale e precedenti la proposta Von Der Leyen. Il partito democratico ha bisogna di discutere e questo non è avvenuto abbastanza". Lo dice la senatrice dem Sandra Zampa
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"Capisco il suo imbarazzo nel difendere il piano di riarmo europeo mentre il suo partito, la Lega, ha appena votato contro al Parlamento Ue". Così Fratoianni a Giorgetti durante il Question time in Aula alla Camera. Camera Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
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Dopo il voto in Ue del Pd sul riarmo, nel partito diversi esponenti hanno chiesto di aprire una discussione interna sulla politica estera. Lo hanno fatto le deputate Lia Quartapelle e Marianna Madia, i deputati Piero Fassino e Gianni Cuperlo, la senatrice Sandra Zampa. "E' necessario un confronto fondato sulla consapevolezza che il posizionamento internazionale di un partito ne definisce identità, profilo e credibilità", ha spiegato Fassino.
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Nella mattinata di mercoledì 12 marzo, con una risoluzione il Parlamento europeo ha dato il suo sostegno al piano ReArm Europe , proposto dalla Commissione europea per aumentare le spese militari dei 27 Stati membri dell’Unione europea. La risoluzione è stata approvata con 419 voti a favore, 204 voti contrari e 46 astensioni. Le risoluzioni approvate dal Parlamento Ue non sono vincolanti e sono prive di effetti giuridici.
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Tra coloro che non hanno espresso il loro consenso alla risoluzione approvata dalla plenaria di Strasburgo c'è il capodelegazione Nicola Zingaretti Come previsto, la delegazione del Pd al Parlamento europeo si è divisa in due sulla risoluzione sul Libro Bianco della difesa e l’appoggio al piano di riarmo della Commissione europea, approvata a larga maggioranza dalla plenaria di Strasburgo. Dalla lista dei voti nominali risulta che 11 eurodeputati dem si siano…
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Bruxelles, 12 mar. – L’eurogruppo Pd si è diviso a metà nel voto sulla risoluzione dell’Europarlamento sul riarmo dell’Europa come proposto dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen: 11 europarlamentari dem si sono astenuti e 10 hanno votato a favore. Hanno detto sì Bonaccini, Decaro, Giorgio Gori,Gualmini,Lupo, Maran,Moretti, Picierno,Tinagli, Topo. Si sono astenuti Zingaretti, Corrado,Zan,Benifei, Nardella, Ricci, Ruotolo,Laureti,Strada, Tarquinio e Lucia Annunziata…
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Profonda spaccatura nel Pd al momento del voto sulla risoluzione sul piano di riarmo europeo: a differenza degli altri partiti che hanno votato in maniera compatta, i dem si sono divisi tra astenuti, 11, e favorevoli, 10. Secondo il roll call, hanno votato a favore del testo Stefano Bonaccini, Antonio Decaro, Giorgio Gori, Elisabetta Gualmini, Giuseppe Lupo, Pierfrancesco Maran, Alessandra Moretti, Pina Picierno, Irene Tinagli e Raffaele Topo.
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In una risoluzione non vincolante adottata mercoledì con 419 voti a favore, 204 contrari e 46 astensioni, il Parlamento invita l'UE ad agire con urgenza per garantire la propria sicurezza. Ciò significa, secondo i deputati, rafforzare le relazioni con i paesi che condividono gli stessi principi. Nel testo, che rappresenta il contributo dei deputati al cosiddetto “libro bianco" sul futuro della difesa europea, che la Commissione e l'Alto Rappresentante…
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Il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione sul Libro bianco della difesa, che la Commissione europea presenterà la prossima settimana, contenente indicazioni sul futuro della difesa europea, tra cui il piano ReArm Europe presentato da Ursula von der Leyen. La risoluzione ha ottenuto 419 voti a favore, 204 contrari e 46 astenuti. Nello specifico, il paragrafo 68, che "accoglie il piano in cinque punti 'ReArm Europe' proposto dalla presidente della Commissione…
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Il Parlamento europeo ha votato la risoluzione che fissa la linea sulla difesa e sul riarmo, compreso il piano di Ursula von der Leyen, ReArm Europe, che vale 800 miliardi, e che è stato proposto lo scorso 4 marzo. L'Eurocamera approva con 419 voti a favore, 204 contrari e 46 astenuti al testo su Libro Bianco sul futuro della difesa europea. A breve arriveranno anche i dettagli del voto. La maggioranza della presidente della Commissione sostiene…
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Mentre Giuseppe Conte ha espresso una forte opposizione al piano di Ursula von der Leyen, il Pd (che è il secondo partito dell'eurogruppo socialista per numero di parlamentari) che cosa farà? Elly Schlein ha dichiarato a voce alta la sua contrarietà alla proposta della Commissione Ue, ma tra i dem molti temono che un eventuale voto contrario possa allontanare il partito dagli alleati progressisti in Europa, rendendo l'Italia meno influente nei futuri processi decisionali sulla difesa…
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Il Parlamento Ue si prepara a votare la risoluzione sul libro bianco della difesa, che include anche passaggi sul piano ReArmEu, presentato da Ursula Von der Leyen. Il voto, non vincolante, è in agenda per oggi intorno a mezzogiorno. fibrillazione si nota tra le forze politiche italiane: la Lega ad esempio, ha annunciato il voto contrario (come M5s e Avs) e strapperà con Fdi. Mentre i dem vanno verso la spaccatura.
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Ore di caos nel Pd, in attesa del voto di oggi a Strasburgo, dove l'aula dell'Europarlamento sarà chiamata a votare il "ReArmUe" presentato da Ursula von der Leyen. La delegazione del Pd al Parlamento Europeo si appresta a dividersi clamorosamente, in due o tre spezzoni, sulla risoluzione sul Libro
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Finirà molto probabilmente come spesso, se non sempre, accade nel gruppo Pd al Parlamento europeo. Cioè con tre voti diversi, tra chi sarà a favore, chi si asterrà e chi voterà contro. Perché la risoluzione di oggi sulla Difesa comune, che ha ampi riferimenti al piano ReArmEu messo in piedi dalla presidente Ursula von der Leyen, e anzi in un passaggio si parla di «supporto» specificando che ti tratta di «un primo passo importante», piace a diversi europarlamentari dem, viene osteggiato da altri, e…
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La delegazione del Partito democratico al Parlamento europeo si presenta divisa in due al voto sulla risoluzione sul Libro Bianco sulla difesa, che comprende anche diverse parti di sostegno al Piano ReArm Eu, in programma alle 12 alla plenaria del Parlamento europeo. Lo riferisce una fonte parlamentare. Questa mattina si è riunita di nuovo la delegazione dei 21 eurodeputati dem guidata da Nicola Zingaretti per trovare una posizione comune ed evitare voti contrari.
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Si lavora a "un’astensione motivata" al Parlamento europeo. Ma non sarà che "il primo tempo della partita sulla pace, la guerra e l’Europa" destinata a "deflagrare nella prossima settimana", come rileva un autorevole europarlamentare dem citando in fila il voto di Strasburgo, la manifestazione euro-pacifista di sabato e il voto parlamentare della prossima settimana sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo…
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ROMA – Disuniti alla meta. Sul piano di riarmo presentato da Ursula von der Leyen, cuore della risoluzione sulla difesa Ue attesa oggi al voto in plenaria a Strasburgo, i partiti italiani spaccano le rispettive coalizioni e, in qualche caso, anche le famiglie europee d’appartenenza. Una diversità di posizioni e di vedute che restituisce la fotografia di un Belpaese con poche idee e pure (politic…
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La manifestazione per l’Europa convocata da Michele Serra dalle colonne di Repubblica sta mandando gambe all’aria non solo il Pd, ma tutto il cosiddetto campo largo, quindi la sinistra (variamente declinata), i sindacati, l’associazionismo d’area. C’è chi ha deciso di esserci senza se e senza ma. E chi, invece, con tanti se e tanti ma, contravvenendo all’invito di scendere in piazza sotto un solo vessillo, quello dell’Unione Europea.
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Ha fatto aleggiare un possibile no. Poi una probabile astensione. Elly Schlein fino alle nove di ieri sera non aveva ufficializzato la sua posizione nemmeno con i dem. La risoluzione di appoggio al piano di Ursula von der Leyen per il riarmo sarà votata oggi dalla stragrande maggioranza dell’eurogruppo dei socialisti e democratici. Ma il Pd, che si è riunito ieri all’ora di pranzo, per replicare alle nove di sera e prendersi un supplemento di «indagine» stamattina alle otto, tentenna e…
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Caro direttore, se è vero, come è certamente vero, che il nostro partito, il Pd, è unito attorno all’obiettivo «federalista» di dotare l’Europa di una vera difesa comune e, conseguentemente, di un’ autorità politica federale che la governi, l’ultima cosa che il partito può fare in questo momento è indebolire l’unico embrione di politica europea che esiste. Ci riferiamo ai partiti politici europei e ai relativi gruppi al parlamento di Strasburgo, e quindi, per quanto ci riguarda, al partito e al gruppo parlamentare dei…
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