- Oggi, Israele è paralizzato da uno sciopero generale proclamato da Arnon Bar-David, capo della principale organizzazione sindacale israeliana, Histadrut. La protesta è stata indetta in risposta alla mancata liberazione degli ostaggi detenuti a Gaza dal 7 ottobre. La situazione è diventata insostenibile, con il paese che riceve solo "sacchi di cadaveri" al posto dei prigionieri e della pace.
Lo sciopero ha bloccato tutte le attività, compreso il principale hub di transito del paese, l'aeroporto di Tel Aviv. La tensione è palpabile, con manifestazioni che hanno visto la partecipazione di circa 700.000 persone in tutto il paese, di cui oltre mezzo milione solo a Tel Aviv. La protesta è stata organizzata dal Forum delle famiglie degli ostaggi, che ha mobilitato un numero impressionante di cittadini.
Secondo fonti della CNN, il primo ministro Benjamin Netanyahu è "preoccupato" per l'imponente protesta. La pressione su di lui è aumentata, soprattutto dopo la notizia dell'uccisione di sei ostaggi da parte di Hamas. Tra le vittime c'è Hersh Goldberg-Polin, un cittadino americano diventato simbolo degli ostaggi presi prigionieri il 7 ottobre. La madre di Hersh, Rachel, ha espresso il suo dolore durante una convention democratica a Chicago, chiedendo forza e resistenza per suo figlio.