- Il giudice per le indagini preliminari di Bergamo, Raffaella Mascarino, ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per Moussa Sangare, accusato dell'omicidio di Sharon Verzeni. L'omicidio è avvenuto tra il 29 e il 30 luglio a Terno d'Isola.
Secondo il giudice, Sangare ha scelto Sharon Verzeni come bersaglio perché era la persona più vulnerabile tra quelle incontrate quella notte. La vittima, 33 anni, è stata accoltellata mentre camminava da sola.
Il pubblico ministero Emanuele Marchisio ha contestato a Sangare le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi. Il giudice ha riconosciuto entrambe le aggravanti, sottolineando che lo stato mentale di Sangare è totalmente integro e che l'omicidio è stato commesso per capriccio.
Durante l'interrogatorio, Sangare ha confessato di aver ucciso Sharon Verzeni e ha dichiarato di aver tenuto il coltello come un ricordo. Nella sua abitazione è stata trovata una sagoma cartonata con un volto disegnato su un cuscino, utilizzata come bersaglio per lanciare coltelli.