“Prima di arrivare a un mondo ‘green’ dovremo attraversare svariate sfumature di marrone e di verde – scrive Fink–. “Dobbiamo essere onesti e ammettere che, ad oggi, i prodotti ecologici spesso costano di più – scrive Fink–. “I prossimi mille unicorni non saranno motori di ricerca o social media, bensì start-up che aiutano il mondo a decarbonizzarsi”. Non a caso, continua il capo di BlackRock, «i Ceo si trovano…
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È questo il potere del capitalismo”. LA LETTERA ANNUALE. Il numero uno di BlackRock rivolge, nell’annuale lettera ai Ceo, un invito nell’impegnarsi con le aziende sulla transizione energetica, collaborando con i governi. Sono le parole di Larry Fink, amministratore delegato di BlackRock, in difesa di un movimento di azionisti che spinge le aziende a privilegiare gli interessi della società oltre che i profitti.
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“Pagare di più chi lavora, ma anche creare un ambiente migliore, che vada oltre le questioni di retribuzione e flessibilità”. Una perfetta sintesi di cosa vuol dire “sostenibilità”, che tanti di noi traducono solo nella protezione del pieneta, stile Greta. Il suo monito è contenuto in una lettera piena di stimoli mandata ai più importanti CEO delle maggiori imprese planetarie. Ci aspetteremmo che l’autore di questo messaggio possa essere Maurizio Landini, segretario generale della…
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Larry Fink (BlackRock): “Il capitalismo degli stakeholder non è un’istanza woke”. Il numero uno del più grande gestore patrimoniale del mondo ha difeso un movimento di azionisti che spinge le aziende a concentrarsi sugli interessi della società oltre che sui profitti. “Il capitalismo degli stakeholder non ha niente a che fare con la politica, non rientra in nessuna agenda sociale o ideologica. Non è un’istanza ‘woke’.
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Chi può saperlo meglio di Larry Fink, fondatore e amministratore di BlackRock, il più grande gestore al mondo, con oltre 10mila miliardi di dollari di asset in gestione. È questo il potere del capitalismo”, scrive Fink nella sua lettera annuale inviata ai Ceo delle aziende su cui BlackRock investe. È il capitalismo, che fa leva sulle relazioni reciprocamente vantaggiose tra voi e i vostri dipendenti, clienti, fornitori e le comunità su cui la vostra società fa affidamento per prosperare.
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LA LETTERA ANNUALE. Il numero uno di BlackRock rivolge, nell’annuale lettera ai Ceo, un invito nell’impegnarsi con le aziende sulla transizione energetica, collaborando con i governi. Sono le parole di Larry Fink, amministratore delegato di BlackRock, in difesa di un movimento di azionisti che spinge le aziende a privilegiare gli interessi della società oltre che i profitti. Continua a leggere. I CAMBIAMENTI NEL MERCATO DEL LAVORO.
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Chi può saperlo meglio di Larry Fink, fondatore e amministratore di BlackRock, il più grande gestore al mondo, con oltre 10mila miliardi di dollari di asset in gestione. Fink afferma che le stesse società non possono svolgere il ruolo di “polizia climatica” ma dovrebbero invece collaborare con i governi È questo il potere del capitalismo”, scrive Fink nella sua lettera annuale inviata ai Ceo delle aziende su cui BlackRock investe.
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Il perimetro all'interno del quale l'impresa privata può fare la differenza nella sfida climatica è stato messo a fuoco nell'ultima lettera che il numero uno di Black Rock, Larry Fink, ha inviato ai ceo. “Ci concentriamo sulla sostenibilità non perché siamo ambientalisti, ma perché siamo capitalisti e facciamo gli interessi dei nostri clienti”, ha affermato Fink in uno dei passaggi cruciali della sua missiva
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La lettera del “re di Wall Street” alle grandi aziende del mondo: “Pagate meglio i vostri dipendenti” Larry Fink è il “re di Wall Street”, cofondatore e presidente del colosso finanziario BlackRock. In tutto il mondo i dipendenti vogliono qualcosa in più: maggiore flessibilità e mansioni più significative Alle grandi aziende nelle quali investe ha inviato una missiva chiedendo ai manager una migliore retribuzione per i dipendenti.
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La pandemia ha, per così dire, messo il turbo per quasi tutte le imprese a un’evoluzione dell’ambiente operativo che era già in atto. Sta cambiando il modo in cui le persone lavorano e il modo in cui i consumatori acquistano Caro Ceo, alla base del capitalismo c’è un costante “reinventarsi”; per non rischiare di essere soppiantate da nuovi concorrenti, le aziende devono continuamente evolversi, di pari passo con il mondo che le circonda.
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E’ in sostanza quanto Larry Fink chiede ai ceo di tutto il mondo. Il numero uno di BlackRock vorrebbe dare ai clienti la possibilità di scegliere sui voti Esg. “Ad oggi- conclude Fink - offriamo questa opzione ad alcuni clienti istituzionali, compresi i fondi pensione che sostengono 60 milioni di persone In questo mondo polarizzato, noi ceo ci troveremo sempre davanti degli stakeholder che ci chiederanno di fare una cosa, mentre altri ci chiederanno di fare l'esatto opposto.
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Fink: con bassi stipendi la gente non lavora più. “Nessun rapporto ha subito più modifiche a causa della pandemia di quello tra datori di lavoro e dipendenti. Il turnover della forza lavoro fa aumentare le spese, abbassa la produttività ed erode la cultura e la memoria aziendale. Fink definisce le maggiori richieste dei lavoratori nei confronti dei loro datori di lavoro come “un tratto essenziale di un capitalismo efficace.
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I prossimi mille unicorni saranno startup che renderanno la transizione energetica accessibile a tutti. E ancora, per Fink le aziende devono pagare meglio i loro lavoratori e occuparsi della loro salute mentale
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“Concentratevi sul lungo periodo”. In un altro passaggio, Fink si sofferma poi sul rapporto tra stakeholder e shareholder (azionista) nel nuovo scenario “Nessun rapporto ha subito più modifiche a causa della pandemia di quello tra datori di lavoro e dipendenti”, scrive Fink, la cui società ha superato da qualche giorno i diecimila miliardi di dollari in gestione. Il nuovo mondo del lavoro secondo Larry Fink.
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Larry Fink lancia un messaggio ai suoi colleghi: dovete pagare di più i vostri dipendenti. E la forza lavoro ha bisogno di essere energica e motivata. Larry Fink è un CEO noto ed apprezzato e si rivolge agli altri capi d’azienda con un messaggio molto chiaro: le aziende che sottopagano i dipendenti presto mostrano grandi fragilità. Sta ai dirigenti capire che la forza lavoro va premiata e non spremuta Larry Fink è un’istituzione nel mondo della borsa americana.
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Fink si rivolge ai manager globali chiedendo di «prendere. impegni nei confronti dei principali stakeholder – e di mantenere quanto promesso». Ad animare i mercati è ancora la giusta ricerca del profitto, e la redditività a lungo termine è la misura con cui i mercati determinano, in ultima analisi, il successo di un'azienda». È. questo, per Fink, «il fondamento del cosiddetto “capitalismo degli stakeholder”».
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Ma ora la conclusione di Larry Fink è netta: «Quel mondo non esiste più». È tempo per i top manager di ascoltare le loro esigenze, afferma l’uomo che oggi è considerato senza discussioni il re di Wall Street. Nella sua lettera afferma: «Nessun rapporto ha subito più modifiche a causa della pandemia di quello tra datori di lavoro e dipendenti. «Prima di arrivare a un mondo ‘green’ dovremo attraversare svariate sfumature di marrone e di verde – scrive – Il nuovo rapporto tra…
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È stata la partnership tra il settore pubblico e il settore privato a portare allo sviluppo dei vaccini contro il COVID-19 in tempi record E, in questo breve periodo, abbiamo assistito a uno spostamento epocale del capitale, Gli investimenti sostenibili hanno ormai raggiunto i 4 trilioni di dollari. “Sono passati due anni da quando ho scritto che il rischio climatico è un rischio di investimento – ricorda Fink -.
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