Nuovo scossone, questa volta in casa, sui dazi statunitensi. La California, il più ricco fra gli States, fa causa a Donad Trump per i dazi definiti "illegali". Il governatore Gavin Newsom accusa il presidente americano di aver abusato della sua autorità, "provocando caos per le famiglie, le società e l'economia locale". Accuse
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Nel contesto di una crescente frammentazione dell’ordine economico globale, la recente sospensione temporanea dei dazi reciprocamente imposti tra Stati Uniti e Unione Europea – annunciata nell’aprile 2025 per una durata di 90 giorni – segna un momento cruciale. Mentre Washington mantiene la linea dura contro Pechino, l’Europa cerca di riorganizzarsi in vista di un nuovo equilibrio. In questo scenario dinamico, il possibile incontro tra Giorgia Meloni e Donald Trump, che potrebbe avvenire prima di…
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La California intende fare causa per fermare i dazi di Donald Trump. L'azione legale sarà depositata nelle prossime ore e rappresenta la prima significativa sfida alla politica commerciale dell'amministrazione. "Le tariffe illegali di Trump stanno creando caos per le famiglie, le imprese e l'economia, aumentando i prezzi e minacciando posti di lavoro", ha detto il governatore Gavin Newsom annunciando l'azione legale.
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La verità dietro i dazi di Trump, l’inutile burocrazia dell’Unione europea che opprime i cittadini, il valore delle microimprese «verdi» ad alta innovazione. Questo e molto altro nel numero in edicola dal 16 aprile L’editoriale del direttore «Ogni tanto i lettori accusano noi giornalisti di occuparci con grande enfasi di alcuni fatti e poi, una volta data la notizia, di dimenticarcene, quasi ci annoiassimo in fretta di ciò che abbiamo raccontato.
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È di nuovo dietrofront per Donald Trump. Solo due settimane fa il presidente presentava al mondo la “dichiarazione di indipendenza economica” degli Stati Uniti, costituita da un ampio pacchetto di dazi che ora sta però smontando pezzo per pezzo. Dopo aver sospeso per 90 giorni i dazi reciproci nei confronti dei Paesi più “cattivi” con gli Usa (Cina esc…
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E se Trump ottenesse, per esempio, maggiori acquisti di auto americane? Nessuno può venire a dirci 'compra quest'auto piuttosto che un'altra'. O si elimina il libero mercato, che non mi pare sia nell'agenda di nessuno, o si creano le condizioni per un bilanciamento. L'Europa ha tutta una serie di regole: non solo gli americani, ma anche gli asiatici non ne capiscono la logica e pensano che siano barriere non commerciali.
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L’imprenditore dialoga con il Sir di economia e impegno sociale: "L’Europa deve tornare ad essere esempio: dobbiamo negoziare con calma e uniti" (Foto AFP/SIR) “Quanto sta accadendo nel mondo indica una cosa sola: è necessario tornare ai fondamentali del vivere civile. Anche in economia. Ci vogliono buon senso e condivisione, attenzione agli altri. Vedo invece sempre di più la tendenza a privilegiare un’economia dello scarto e della conquista, piuttosto…
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L’ALA – La minaccia dei nuovi dazi da parte dell’amministrazione statunitense riapre il fronte delle tensioni commerciali globali. L’Unione Europea è nel mirino, e con essa anche economie regionali fortemente orientate all’export, come ad esempio quella abruzzese. Ad offrire una chiave di lettura è Marco Veronese Passarella, economista, docente all’Università dell’Aquila e ricercatore all’Università di Leeds, intervistato da la Città Futura .
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Donald Trump ha coniato lo slogan "America First" per riassumere le sue politiche e promettere una nuova età dell’oro per l’economia statunitense. Tuttavia, nelle ultime settimane si stanno rafforzando le probabilità di una paradossale conseguenza: volendo utilizzare un gioco di parole, a pagare "dazio" saranno innanzitutto gli Stati Uniti e solo poi le altre aree del mondo colpite da tariffe doganali.
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