Nel mondo globalizzato in cui viviamo in linea di principio gli investimenti dall’estero sono un fenomeno positivo e anzi un segno di buona salute socio-economica. Se ciò dovesse accadere, come al momento sembra possibile, la vicenda sarebbe purtroppo un’ulteriore conferma di quello che è un problema di fondo dell’economia italiana, ossia l’insufficienza della sua finanza. Non però nella misura in cui, come è il caso dell’Italia, ad essi non corrispondono proporzionati investimenti italiani oltre confine.
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Con un volume di prestiti per 1 trilione di dollari, JP Morgan era l'unica banca a poter finanziare da sola la linea di credito da 45 miliardi. Rebus sulle mosse di Goldman e Bofa. Cresce il divario dimensionale tra i colossi Usa e le “piccole” banche europee: le prime 10 valgono meno della sola JP Morgan
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Quelli che serviranno per fare chiarezza sul destino del principale operatore di. A incidere è soprattutto la discrasia dei tempi. Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati l terremoto, per ora, riguarda Tim. Ma l’onda sismica potrebbe farsi sentire anche sui progetti per la digitalizzazione previsti dal Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.
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Quella è solo la «punta di un iceberg, di una montagna di ghiaccio sommersa che non vediamo». E mentre in Tim volano gli stracci di un «redde rationem» che ha portato all’uscita dell’amministratore delegato Luigi Gubitosi, dimissionario, sullo sfondo della partita interna all’azienda c’è la visione che un Paese deve o dovrebbe avere per lo sviluppo di una moderna infrastruttura di rete. Qualcosa che, come ci spiega Barberio, è bene non perdere di vista per collocare correttamente tutti gli a A spiegarlo a Tempi è Raffaele…
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Non sembrano essere solo voci di corridoio quelle per cui TIM e Iliad potrebbero, in un prossimo futuro, fondersi come unico operatore telefonico italiano. Quello che ora sta preoccupando però è ciò sembra apparire all'orizzonte: una fusione con TIM, l'operatore nazionale italiano. Ecco come prosegue la testata giornalistica francese descrivendo lo scenario ipotizzato:. “Il mercato italiano è molto frammentato, ancor più che in Francia, con cinque operatori mobili: Vodafone, Telecom…
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La manifestazione di interesse di KKR. Già il 21 Novembre 2021, il CdA di TIM aveva preso atto dell’intenzione del fondo americano Kohlberg Kravis Roberts & Co. Un tema principale sarebbe quello legato alla richiesta di avvio di una due diligence proposta dal fondo Kkr stesso, che, si ricorda, è già entrato nella società della rete secondaria di TIM, ovvero FiberCop La Manifestazione d’Interesse è stata qualificata da KKR “amichevole” e aspira…
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Del resto la fusione in questo settore non è cosa nuova, vedi ad esempio il recente matrimonio fra Wind e Tre, di conseguenza nulla sarà da lasciare al caso. Nelle ultime ore sta circolando un’ipotesi alquanto clamorosa che vede la possibilità che due colossi della telefonia come Tim e Iliad possano fondersi fra loro, creando così un unico gestore telefonico da milioni di utenze. TIM E ILIAD SI FONDONO? A lanciare la bomba è stato in particolare BFM Business, quotidiano economico…
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Secondo quanto ipotizzato dall’autorevole giornale di notizie economiche d’oltralpe, l’affare sarebbe legato alla proposta d’OPA che il gruppo KKR avrebbe fatto a Telecom Italia di cui vi abbiamo parlato nei giorni scorsi. Il giornale di notizie economiche francese BFM Business lancia la bomba: se va in porto la scalata di KKR a TIM, potrebbe fondersi con Iliad. La società americana, che in Italia detiene già il 37,5% di FiberCop, mira a rendere privato il più grande gruppo telefonico italiano Iliad…
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Il maggiore azionista di TIM è la francese Vivandì con oltre il 23% delle azioni seguito dalla Cassa Depositi e Prestiti, società controllata dal MEF, che ne possiede quasi il 10%. che si sono affrettate a comunicare la contrarietà a tale operazione temendo contraccolpi in termini di occupazione del personale Esiste infatti in Italia il cosiddetto “golden power” che è la facoltà da parte del governo di porre un veto all’acquisizione da parte di società straniere a salvaguardia dei…
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Un segnale dopo la levata di scudi dei partiti, che hanno chiesto al governo di seguire con attenzione il destino del gruppo tlc. Il ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, domani terrà una informativa urgente alla Camera e si incontrerà con i sindacati. Intanto, dentro Tim cadono altre teste: Luciano Sale lascerà in via consensuale le risorse umane e l'interim della direzione viene affidato a Giovanna Bellezza.
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«Quando Kkr investe - ci fa notare una fonte che preferisce mantenere l'anonimato - ha già un piano di uscita». Piace molto lo scontro tra miliardari e il retroscena politico che si nasconderebbe dietro alla scalata che il fondo Usa Kkr sta provando su Tim. Quindi, certo è un po' fanta finanza parlare adesso di una "petit" Tim che si fonde con Iliad. Secondo: l'imprenditore transalpino Xavier Niel, che ha fondato Iliad, il quarto operatore mobile in Italia, siede nel board di Kkr dal 2018 e avrebbe il sostegno…
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Capitolo Tim. E poi Tim La mossa di Kkr in Tim contro Vivendi. Appena si muove Bolloré, c’è qualcuno di grande e grosso che agisce, con una parata di scherma, di contenimento. Anche in Spagna e in Italia. E poi c’è l’estero, la Spagna e l’Italia. In Italia poi c’è stato il caso Mediaset, con un duro scontro arrivato sino al tribunale.
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