ilmessaggero.it 9/3/2024
Sui social mostrava le foto di pranzi e cene al mare a base di ostriche, ma per “guadagnarsi” la bella vita prestava i soldi “a strozzo” ai colleghi della ditta di pulizie che lavorano con lui al San Camillo. Senza scrupoli organizzava i “piani di rientro” fino a cinquanta mensilità annuali e poco importava che le vittime lo implorassero di avere «pazienza» perché dovevano fare fronte a figli disabili, mogli affette da tumori o alle spese per l’assistenza ai genitori anziani…
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