Green e fonti rinnovabili, boom di lavoro, ma la scuola non forma

- Cresce l'interesse per le fonti rinnovabili e la transizione verde, ma le piccole e medie imprese, impegnate a ridurre l'impatto delle proprie attività, faticano a trovare personale qualificato. Secondo Confartigianato Imprese, mancano all'appello più di 828 mila lavoratori, il 51,9% del totale della manodopera richiesta con caratteristiche 'green'. Questo dato è emerso durante la seconda giornata della 20esima edizione della convention 'Energies and Transition Confartigianato High School', in programma a Chia, a sud di Cagliari, fino al 27 settembre.

L'evento, che si concentra sulle strategie per sostenere artigiani e PMI nel risparmio sui costi di elettricità e gas, punta anche su efficienza e sostenibilità ambientale. Durante la convention, particolare attenzione è stata dedicata ai Consorzi Energia di Confartigianato, Caem, CenPi e Multienergia. Questi consorzi svolgono un ruolo cruciale nel supportare le imprese nel loro percorso verso una maggiore efficienza energetica e una riduzione dei costi.

La mancanza di personale qualificato rappresenta un ostacolo significativo per le imprese che vogliono investire nelle energie rinnovabili. Nonostante l'aumento delle opportunità di lavoro nel settore, la formazione scolastica non riesce a tenere il passo con le esigenze del mercato. Questo disallineamento tra domanda e offerta di lavoro rischia di rallentare la transizione verso un'economia più sostenibile.

Confartigianato Imprese ha sottolineato l'importanza di investire nella formazione professionale per colmare questo gap.

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