- Migliaia di israeliani sono scesi in piazza a Tel Aviv e Gerusalemme per protestare contro il primo ministro Benjamin Netanyahu, accusato di non aver trovato un accordo con Hamas per il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza. La situazione è diventata ancora più tesa dopo il ritrovamento dei corpi di sei ostaggi, tra cui un israeliano-americano, in un tunnel a Gaza.
A Tel Aviv, i parenti degli ostaggi hanno marciato con bare simboliche per esprimere il loro dolore e la loro rabbia. Shlomit Hacohen, residente di Tel Aviv, ha dichiarato: "Pensiamo davvero che il governo stia prendendo queste decisioni per la propria salvaguardia e non per la vita degli ostaggi, e dobbiamo dire loro: 'Stop!'". La frustrazione tra i manifestanti è aumentata dopo che tre dei sei ostaggi trovati morti avrebbero dovuto essere rilasciati nella prima fase di una proposta di cessate il fuoco discussa a luglio.
Le proteste non si sono limitate a Tel Aviv. A Gerusalemme, migliaia di manifestanti si sono radunati davanti all'ufficio di Netanyahu, bloccando il traffico e costringendo la polizia a intervenire per evacuare le strade. Le arterie autostradali di Tel Aviv sono state bloccate dai manifestanti, creando disagi significativi.