Domani è un altro giorno, anzi un altro momento. Sono tempi di riconversione e i prodi alfieri del giornalismo libero, ma libero veramente, come la Radio di Finardi purtroppo letti da pochi, e ce ne rammarichiamo, fanno autocritica un po’ andante, un po’ al modo della gloriosa unione sovietica: dove avete sbagliato, compagni? Si parla di auto e si parla di distruzione del comparto, conosciuto chissà poi perché con il nome di “automotive”.
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Approfondimenti:
Il mercato delle auto elettriche piange. In Italia soprattutto, ma anche in Europa ha fatto segnare - soprattutto nella seconda metà del 2024 - cali impressionanti. Ma le 100% a batteria sono indispensabili per i costruttori per abbassare le emissioni di CO2 medie delle loro immatricolazioni per non dover pagare multe colossali. Soluzioni? Fondamentalmente tre. La prima è paradossale: ridurre le vendite delle vetture alimentate da motori termici tradizionali per aumentare la percentuale delle elettriche sul…
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% si aspetta inoltre un maggiore utilizzo di funzionalità automatizzate nel post-vendita, con la vettura che riconosce autonomamente i problemi e interagisce direttamente con i punti di servizio "In Italia circa il 5% delle nuove vetture vendute è full electric e la crescita del mercato sia in Europa che in Italia sta rallentando conseguentemente alla riduzione degli incentivi. Ci troviamo quindi in una fase cruciale per il settore automotive.
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Crisi dell’auto e transizione ecologica: cosa ci aspetta nel 2025 nel settore della mobilità e quali sono le prospettive di crescita della mobilità sostenibile nel nostro Paese? Ecco alcuni punti di discussione… Auto elettrica, sì o no? È questo il futuro della mobilità in Italia e sono le politiche ambientali della Ue che hanno creato la crisi dell’auto? Sono domande che i cittadini si stanno ponendo e che caratterizzeranno il 2025.
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Più volte abbiamo parlato della "guerra dei prezzi" sulle auto elettriche in Cina dove le case automobilistiche hanno iniziato a proporre listini sempre più aggressivi. E in Europa? Ci sono alcuni piccoli indizi che farebbero pensare che nel 2025 la "guerra dei prezzi" possa arrivare anche sul mercato europeo. I PRIMI INDIZI DALLA FRANCIA E GERMANIA Quali sono gli indizi? Stando a quanto riporta Automotive News Europe, in Francia, Dacia ha tagliato di 2 mila euro il prezzo base…
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Dopo la Cina, anche l'Europa sta per assistere a una "guerra dei prezzi" per spingere le auto elettriche? La domanda non è peregrina, alla luce di alcuni segnali in arrivo da oltralpe. In Francia, per esempio, la Dacia ha tagliato di di 2 mila euro il prezzo base della Spring: ora la piccola elettrica costa 16.900 euro, escludendo gli incentivi all'acquisto messi a disposizione dal governo transalpino.
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Nonostante alcune previsioni positive e lo stop al termico del 2035 sempre più vicino, le parole emerse dall’intervista di Luca De Meo con la testata belga De Tijd fanno riflettere. Che cosa ha detto il manager italiano? Secondo De Meo “il prezzo delle elettriche potrebbe salire in maniera importante da qui al 2030”. Secondo le sue previsioni la percentuale al rialzo dei listini potrebbe addirittura arrivare al 40%.
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