Non era legittima difesa, neanche nella sua forma putativa. Per il giudice Maria Beatrice Parati, che ha convalidato l’arresto e disposto la custodia in carcere per Jacopo De Simone, 18 anni, l’accoltellamento che ha ucciso Riccardo Claris, 26enne consulente finanziario, ha avuto origine da una volontà di vendetta e non da un pericolo reale. Il giovane – riferisce il gip – «era già al sicuro in casa» e avrebbe potuto chiamare i soccorsi.
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Approfondimenti:
Il gip Maria Beatrice Parati, che ieri ha convalidato l'arresto per omicidio volontario aggravato dai futili motivi, disponendo la custodia in carcere di Jacopo De Simone, non ha accettato la versione al confine con la legittima difesa putativa fornita dal ragazzo che nella notte tra sabato 3 maggio e domenica 4 ha ucciso il 26enne Ricardo Claris in via dei Ghirardelli a Bergamo. Perché non è legittima difesa Secondo la giudice, De Simone avrebbe consapevolmente…
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Riccardo Claris è morto per un’unica e fatale coltellata, che non lo ha raggiunto da tergo, ma di fronte, con un colpo che viene indicato come «da abbraccio»: la lama ha poi forato un polmone e reciso l’aorta, senza lasciare alcuna speranza al consulente ventiseienne. È quanto è emerso dall’autopsia eseguita all’obitorio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dal dottor Luca Tajana, incaricato dal sostituto procuratore titolare del caso, Guido Schininà.
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C'è un’innegabile somiglianza tra l’omicidio di Riccardo Claris e il delitto di via Novelli di quattro anni fa. Innanzitutto i colpevoli: due ragazzi non solo incensurati ma descritti come tranquilli e normali. E poi la dinamica. In entrambi i casi all’inizio c’è una discussione per futili motivi. In via Novelli Alessandro Patelli aveva trovato gli scalini davanti al suo portone occupati dalla famiglia di Marwen Tayari e se ne era lamentato con la sua futura vittima, che gli aveva risposto per le…
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Una ferita larga 5 centimetri e profonda tanto da perforare il polmone e recidere l’aorta. Così è morto Riccardo Claris, 26 anni e un fisico d’atleta, per quell’unica pugnalata sferrata dal 18enne Jacopo De Simone davanti al suo palazzo di via dei Ghirardelli, a due passi dallo stadio. Lo confermano gli esiti preliminari dell’autopsia, eseguita ieri mattina all’ospedale Papa Giovanni XXIII dal medico legale Luca Tajana.
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Bergamo. Jacopo De Simone avrebbe accoltellato Riccardo Claris alla schiena, ma aggredendolo frontalmente con un colpo "da abbraccio". Un colpo ben assestato, inferto sotto la scapola sinistra che ha perforato il polmone e reciso l'aorta del 26enne, morto all'1,59 tra sabato 3 e domenica 4 maggio in via dei Ghirardelli. È quanto emerso dall'autopsia effettuata mercoledì mattina dal dottor Luca Tajana alla camera mortuaria dell'ospedale…
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La madre aveva intuito le intenzioni del figlio, quando Jacopo De Simone era salito in casa per scampare all’inseguimento del gruppo rivale. Lo confida lo stesso 18enne durante l’interrogatorio davanti al pm Guido Schininà e ai carabinieri domenica mattina, poche ore dopo aver ucciso con una coltellata Riccardo Claris, 26enne consulente finanziario, al culmine di una rissa originata da screzi di natura calcistica (ma non legata alle tifoserie organizzate, lo…
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“L’ho fatto per difendere la mia casa e la mia famiglia da una mandria di animali: mi fanno schifo, li ucciderei tutti”. È questa la motivazione che ha spinto Jacopo De Simone, 19 anni, ad ammazzare con una coltellata Riccardo Claris, consulente finanziario di 26 anni. Lo ha detto lo stesso indagato al gip Maria Beatrice Parati durante l’interrogatorio di convalida. Ad armare la mano del giovane, secondo il giudice, “un intento di vendetta e di…
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Jacopo De Simone si infila in casa con tre amici. «Gli atalantini ci inseguono», dice alla madre. La scena che lui stesso racconta nell’interrogatorio rende la potenza della preoccupazione di questa donna, ma anche delle «intenzioni» del ragazzo diciottenne. La mamma «aveva già capito tutto» e prima di scendere sotto casa per calmare gli animi nasconde i coltelli. Il figlio ne trova comunque uno bianco dell’Ikea con cui ammazza Riccardo Claris, 26 anni, del…
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Bergamo. "Volevo difendere la mia casa e la mia famiglia da una mandria di animali: mi fanno schifo, li ucciderei tutti". Jacopo De Simone pronuncia queste parole davanti al pubblico ministero Guido Schininà la notte dell'arresto. Concetto che ribadisce, più volte, durante l'interrogatorio di garanza con il gip Maria Beatrice Parati. La madre, nel vederlo rincasare infuriato, "aveva già capito tutto -…
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Saranno celebrati venerdì mattina, alle 10, nella chiesa parrocchiale di Borgo Santa Caterina a Bergamo i funerali di Riccardo Claris, il ventisettenne ucciso con una coltellata sabato notte in via Ghirardelli a Bergamo. La Procura ha infatti concesso il nulla osta al termine dell'autopsia, eseguita all'ospedale Papa Giovanni XXIII. Da domani sarà aperta la camera ardente, allestita alla casa del commiato di via Suardi nel capoluogo orobico, non distante da dove il giovane viveva con…
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Un ragazzo di 26 anni, Riccardo Claris, morto per strada domenica notte a Bergamo, a causa di una coltellata alla schiena infertagli dal diciottenne Jacopo De Simone, al culmine di una rissa scoppiata tra tifosi di Atalanta e Inter. Subito l'omicida aveva detto di aver agito per difendere il fratello. Oggi è arrivata la confessione di Jacopo De Simone: "Ho messo il coltello nella felpa, sono sceso e lui mi ha affrontato con una catena"…
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Dalle dieci della mattina alle tre del pomeriggio di martedì 6 maggio è stato un viavai continuo alla caserma di via delle Valli, sede del comando provinciale dei carabinieri. A entrare e uscire, uno a uno, separatamente, gli amici di Riccardo Claris e di Jacopo De Simone, ma anche alcuni residenti di via dei Ghirardelli, teatro dell’omicidio di sabato notte. A tutti loro i carabinieri che indagano sull’uccisione del ventiseienne hanno chiesto di ricostruire attimo…
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«Non dormo da due notti, ho mangiato qualcosa oggi. Riccardo era come un figlio per me». Lo conoscono tutti, a Bergamo, l’avvocato Luca Salvioni, che adesso sta nel cortile del comando provinciale dei carabinieri. Brucia una sigaretta con una sequenza velocissima di boccate e subito ne accende un’altra. Non deve difendere nessuno, in questa storia lui e…
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Bergamo. Fuori dal tribunale di Bergamo, nonostante la pioggia, intorno alle 15 di martedì 6 maggio inizia a radunarsi un gruppetto di ragazze e ragazzi. Attendono il mezzo della polizia penitenziaria che, dal carcere di Brescia, accompagna Jacopo De Simone all'interrogatorio di convalida dell'arresto fissato davanti al gip Maria Beatrice Parati, che si è riservata sulla decisione. Nessuno parla, fumano sigarette.
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Felpa e pantaloni della tuta sono neri, come il buio di quella notte. Jacopo De Simone scende rapido dal furgone della polizia penitenziaria che lo ha scortato dal carcere di Brescia sino a qui, al tribunale di via Borfuro per l’interrogatorio di convalida dell’arresto per omicidio volontario aggravato ai futili motivi. La versione Le 15 sono passate da pochi minuti. Mezz’ora più tardi davanti al gip Maria Beatrice Parati (il giudice s’è riservato la…
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Il legale di Jacopo De Simone: "Non è stato uno scontro tra tifoserie, ma qualcosa che è successo quella sera con le modalità che le indagini verificheranno" “Il calcio non c’entra nulla con l’omicidio di Riccardo Claris”. A ritenerlo è l’avvocato Luca Bosisio, difensore di Jacopo De Simone che per circa un’ora, martedì pomeriggio, ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari di Bergamo Maria Beatrice Parati
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Jacopo De Simone è rimasto più di n’ora davanti al giudice nell’udienza di convalida del fermo per l’omicidio di Riccardo Claris. “Ho preso il coltello perché temevo per me e per i miei fratelli”, ha detto al gip. Il suo legale Luca Bosisio sostiene che lui non ha niente a che vedere con il mondo ultras. Circostanza confermata anche dagli amici di vittima e carnefice: “Il delitto non è maturato in uno scontro fra tifosi dell’Inter e dell’Atalanta”
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«Scendi giù, ci sono i carabinieri». È stata la madre a pronunciare questa frase al figlio, Jacopo De Simone, dopo aver intuito il legame tra quanto avvenuto in strada e il taglio che il ragazzo riportava alla mano. Un’esortazione dolorosa, ma necessaria. Il giovane è quindi sceso di casa, con la mano insanguinata, trovando davanti al cancello i militari e i soccorritori del 118 attorno al corpo…
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BERGAMO. È un omicidio per futili motivi quello che può costare l’ergastolo a Jacopo de Simone, il 18enne interista che domenica notte ha ucciso in strada con una coltellata l’atalantino Riccardo Claris. A contestarglielo è la procura di Bergamo, che non si è fatta convincere dalla tesi della legittima difesa presentata dal ragazzo, arrestato in flagranza. «Volevo difendere la mia casa e la mia famiglia», ha detto nel primo interrogatorio con il pm di turno Guido Schininà…
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Una serata di tifo e rivalità calcistiche si è trasformata in una tragedia senza ritorno nella notte tra sabato e domenica a Bergamo. Riccardo Claris, 26enne originario della Val Brembana, è stato ucciso con una coltellata alla schiena in via Ghirardelli, vicino allo stadio, al culmine di una violenta rissa tra gruppi di tifosi di Atalanta e Inter. Il presunto responsabile, un 19enne incensurato, si è consegnato ai carabinieri.
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