- La notte scorsa, Genova è stata teatro di violenti scontri tra le tifoserie di Genoa e Sampdoria, subito dopo il derby della Lanterna. La partita, vinta dalla Sampdoria ai calci di rigore, ha scatenato una serie di tafferugli che hanno coinvolto centinaia di ultras. Gli scontri sono iniziati già nel quartiere di Marassi, poche ore prima del fischio d'inizio, e sono proseguiti fino a tarda notte.
Le forze dell'ordine, presenti in massa per garantire la sicurezza, hanno dovuto fronteggiare assalti e atti di vandalismo. Cassonetti in fiamme, fumogeni e armi bianche sequestrate sono solo alcuni degli elementi che hanno caratterizzato la serata. Nonostante l'imponente dispositivo di sicurezza, gli ultras sono riusciti a darsi appuntamento fuori dallo stadio Luigi Ferraris per continuare la guerriglia urbana.
Il bilancio provvisorio degli scontri è di almeno otto feriti, assistiti tra gli ospedali San Martino e Galliera, e dieci persone fermate. La tensione era palpabile già nove ore prima dell'inizio della partita, con sirene e fumogeni che hanno invaso le strade di Genova. Gli scontri hanno coinvolto diverse zone della città, trasformando quella che doveva essere una festa sportiva in uno scenario di devastazione.
Il derby di Genova, tornato in scena dopo due anni e mezzo, ha attirato l'attenzione nazionale più per gli scontri fuori dallo stadio che per la partita in sé.