- Hassan Nasrallah, il leader carismatico e controverso di Hezbollah, è stato ucciso durante un raid aereo dell'esercito israeliano nel quartiere meridionale di Dahieh, a Beirut. L'operazione, condotta con precisione chirurgica, ha colpito il quartier generale dell'organizzazione, situato sotto un edificio residenziale, secondo le informazioni fornite dall'apparato di sicurezza di Tel Aviv. Nasrallah, che non appariva in pubblico da anni per timore di un attentato, è stato eliminato insieme ad Ali Karki, comandante del Fronte meridionale di Hezbollah, e ad altri alti ufficiali del gruppo.
L'attacco, avvenuto alle 18:20, ha scosso la capitale libanese con una serie di esplosioni che hanno fatto tremare gli edifici e seminato il panico tra la popolazione. I jet israeliani, volando a bassa quota, hanno sganciato una pioggia di bombe che ha devastato l'area, causando numerose vittime e danni ingenti. I residenti, abituati ai boati degli F-35 israeliani che rompono il muro del suono, inizialmente hanno pensato a un boom sonico, ma ben presto si sono resi conto della gravità della situazione.
Nasrallah, figura enigmatica e influente, aveva trasformato Hezbollah da un movimento di resistenza a una potenza politica e militare, capace di sfidare Israele e di esercitare un'influenza significativa in Libano e nella regione. La sua morte rappresenta un duro colpo per l'organizzazione, che perde il suo leader storico e uno dei suoi fondatori. L'esercito israeliano ha dichiarato che l'operazione è stata un successo, eliminando una minaccia significativa per la sicurezza dello Stato ebraico.
La notizia della morte di Nasrallah ha rapidamente fatto il giro del mondo, suscitando reazioni contrastanti.