Ultim'ora news 6 gennaio ore 12 Goldman Sachs non vede più l'oro a 3.000 dollari l'oncia entro la fine del 2025. Tutto posticipato a metà del 2026 con l’aspettativa che la Federal Reserve effettui meno tagli dei tassi di interesse. Un allentamento monetario più lento nel 2025 dovrebbe ridurre la domanda di fondi negoziati in borsa garantiti da oro, secondo la banca d’affari Usa, che vede il prezzo del metallo giallo raggiungere i 2.910 dollari l'oncia entro la fine di quest’anno contro gli attuali 2.639 dollari.
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Diversamente da Bank of America, JP Morgan e il fondo hedge statunitense Quantix Commodities, che vedono il prezzo del metallo giallo a 3.000 dollari l’oncia alla fine di quest’anno, Goldman Sachs abbassa la sua previsione
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L’oro inizia il 2025 con slancio positivo, registrando la migliore performance annuale dal 2010. Gli analisti prevedono ulteriori guadagni grazie a tagli dei tassi, tensioni geopolitiche e continui acquisti delle banche centrali. Dinamiche di mercato Dopo un guadagno del 27% nel 2024, il prezzo dell'oro ha iniziato il 2025 con una forza rinnovata, raggiungendo il livello più alto da metà dicembre. Questo rally si verifica nonostante i trader abbiano ridotto le posizioni nette lunghe ai minimi di sei mesi, lasciando spazio per un…
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L'oro è in rialzo, il mercato attende i dati degli Stati Uniti per avere indicazioni economicheI prezzi dell'oro sono saliti giovedì, continuando il suo slancio dal 2024, mentre i trader cercavano maggiore chiarezza sulla traiettoria dei tassi d'interesse della Federal Reserve statunitense e...
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L'indice del dollaro statunitense (USDIDX) guadagna oggi oltre lo 0,3%, mentre i rendimenti dei titoli di Stato USA a 10 anni scendono al 4,53%, con un calo di oltre 4 punti base. Questi fattori, uniti ai dati deludenti provenienti dalla Cina, alimentano un continuo slancio al rialzo nei prezzi dell'oro all'inizio del nuovo anno. Gli investitori stanno valutando il rischio di un rallentamento in Cina, l’atteggiamento sempre più…
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Ascolta la versione audio dell'articolo 3' di lettura Oro e rame sono gli assi nella manica di molti gestori per il 2025. Il metallo giallo perché è il bene rifugio per eccellenza, è tornato ad aumentare nei forzieri delle banche centrali - quella cinese in primis - e difende dall’aumento dell’inflazione, che negli Usa resta da monitorare. Il rame perché è fondamentale in beni e impianti industriali indispensabili per la transizione energetica
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Il prezzo dell'oro, bene rifugio per eccellenza, ha registrato nel 2024 un incremento di quasi il +27%, raggiungendo un massimo storico di 2.748,23 dollari l'oncia a ottobre. La chiusura dell'anno ha visto la flessione a 2.620,56 dollari l’oncia, un livello comunque molto alto. Il rally dell'oro nell'ultimo anno è paragonabile alle performance del 2010, quando venne raggiunta quota +29%. Ed è paragonabile ai periodi di crisi economica globale come quello…
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Lo certificano i prezzi del metallo prezioso che hanno macinato e battuto un record dopo l'altro, aumentando di quasi il 27% e toccando il massimo storico di 2.748,23 dollari l'oncia l'ultima settimana di ottobre per poi ripiegare, a fine anno, a 2.620,56 dollari Il 2024? L’anno dell’oro. Almeno questo fanno registrare i dati relativamente al metallo prezioso , considerando che l’anno che si sta per chiudere è stato quello in cui i prezzi hanno macinato e battuto un record dopo l'altro…
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Non è tutt'oro quel che luccica. Ma il 2024 può essere definito letteralmente l'anno dell'oro, in cui i prezzi del metallo prezioso hanno battuto un record dopo l'altro, aumentando di quasi il 27% e toccando il massimo storico di 2.748,23 dollari l'oncia l'ultima settimana di ottobre per poi ripiegare, a fine anno, a 2.620,56 dollari. Una cifra di tutto rispetto. Il rally dell'oro non ha precedenti recenti: il metallo giallo ha superato soglie psicologiche importanti…
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