Simona De Francisci – condirettrice del Tg di Videolina – conduce la puntata del 15 aprile 2025 de La Strambata, in onda tutti i giorni su Radiolina dal lunedì al venerdì alle 12:30. Ospiti e argomenti trattati: Enrico Fresu – Giornalista Unionesarda.it per le ultime notizie Graziano Canu – Giornalista di Videolina: il funerale di Graziano Mesina Angela Quaquero – Presidente dell’ordine degli psicologi – Stupro di Mestre: arrestato violentatore seriale di origini sarde Gianni Cadoni –…
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ORGOSOLO. Sono stati celebrati questa mattina a Orgosolo i funerali di Graziano Mesina, morto, a 83 anni, sabato scorso in ospedale a Milano ( LA NOTIZIA). Decine di persone si sono riunite nel silenzio nella chiesa di San Pietro per l'ultimo saluto all'ex primula rossa. Sono stati affissi dei cartelli all'ingresso della chiesa con scritto: "Vietato fare foto e riprese video". Sopra la bara di Mesina sono stati posizionati dei fiori bianchie e rossi e una sciarpa rossoblù del…
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«Davanti al nostro caro fratello vogliamo che il Signore apra le sue braccia e lo accolga nella sua misericordia». Sono le parole pronunciate dal parroco di Orgosolo, don Salvatore Goddi, durante l’omelia per il funerale di Graziano Mesina, nella chiesa di San Pietro. Un rito concelebrato da vari sacerdoti, originari del paese di origine dell’ex bandito morto a Milano a 83 anni, in una chiesa affollata da tanti abitanti di Orgosolo.
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«Davanti al nostro caro fratello vogliamo che il Signore apra le sue braccia e lo accolga nella sua misericordia». Sono le parole pronunciate dal parroco di Orgosolo, don Salvatore Goddi, durante l’omelia per il funerale di Graziano Mesina, nella chiesa di San Pietro. Un rito concelebrato da vari sacerdoti, originari del paese di origine dell’ex bandito morto a Milano a 83 anni, in una chiesa affollata da tanti abitanti di Orgosolo.
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A Orgosolo è il giorno dell'ultimo saluto a Graziano Mesina e nel paese c'è rispettoso cordoglio per l'ex bandito: apparsi manifesti funebri anonimi Un necrologio anonimo comparso sui muri di Orgosolo saluta il ritorno di Graziano Mesina, l’ex primula rossa del banditismo sardo, scomparso sabato scorso a Milano all’età di 83 anni. “Vola Liberu Grazià”, si legge nei manifesti. Il funerale si terrà oggi alle 11.30, nella chiesa di San Pietro, nel cuore del suo paese natale.
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Mesina era stato scarcerato venerdì, alla settima richieste delle sue legali: era malato terminale di tumore e voleva morire in Sardegna. Ma qualche ora dopo la scarcerazione è morto a Milano, nel reparto detenuti dell’ospedale San Paolo. Rientrerà nel suo paese solo per il funerale, quindi, in programma oggi, in un clima di alta tensione dopo le recenti scritte minacciose apparse nella facciata di una chiesa campestre contro alcuni istituzioni.
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Vola liberu Grazia'. Con queste parole, affidate a un necrologio anonimo comparso sui muri del paese, Orgosolo saluta oggi il ritorno di Graziano Mesina, l'ex primula rossa del banditismo sardo, figura simbolica e controversa, deceduto sabato scorso a Milano. Il funerale si terrà alle 11.30, nella chiesa di San Pietro, nel suo paese natale, dove la sua figura – amata o discussa – ha lasciato un segno profondo nella memoria collettiva, tra storia, cronaca e leggenda.
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«Quando gli notificai l’arresto declinò le sue generalità e poi si chiuse nel silenzio. Solo quando gli facemmo notare che era la notte di san Graziano commentò in sardo: “Vuol dire che la buona stella non c’è più. Siete stati bravi”». Il tenente colonnello Giorgio Mazzoli, comandante del reparto anticrimine di Cagliari del Ros, è l’ufficiale che alle prime ore del 18 dicembre 2021 arrestò Graziano Mesina in una casa di Desulo
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Sarà sepolto nella sua Orgosolo Graziano Mesina, il criminale sardo simbolo del banditismo e dei rapimenti di persona sull’Aspromonte. Alla fine l’ex primula rossa del banditismo tornerà a casa per l’ultimo saluto, in una Orgosolo dove la tensione sociale è in continua escalation. Domani, per le esequie del malvivente simbolo negativo della Sardegna, eppure da tantissimi celebrato come eroe, Orgosolo…
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Clima di grande tensione a Orgosolo alla vigilia dei funerali di Graziano Mesina, l'ex latitante simbolo del banditismo sardo, morto sabato a Milano. Nuove minacce di morte sono apparse nella notte sulla facciata della chiesa campestre di San Marco, lungo la strada per Montes, già teatro in passato di analoghi episodi intimidatori. Nel mirino, questa volta, il maresciallo dei carabinieri del paese, Mattia Chessa.
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Sassari «Gliel’ho data dalla parte del manico, per dire: mi fido di te». Cossiga aveva apprezzato il gesto e l’oggetto che l’ex primula rossa aveva regalato alla figlia: una leppa. Sequestri, evasioni, amori, balentia. I quarant’anni trascorsi in carcere di Graziano Mesina e le leggende sulle sue fughe rocambolesche, in cui Grazianeddu trova il tempo di accendere la passione delle amanti, cominciano a far gola al mondo del giornalismo appena il presidente della Repubblica…
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Non si ferma l’ondata di minacce di morte a Orgosolo, con delle nuove scritte minatorie, apparse nella serata di ieri, nella chiesa campestre di San Marco, nella strada per Montes. A farne le spese, stavolta, il comandante della stazione locale dei carabinieri, il brigadiere Mattia Chessa. A campeggiare nel sagrato, imbrattato con lo spray nerastro, le scritte “Sei morto, ti sparo, riposa in pace”, corredate da tre croci, a poche settimane dalle minacce, apparse nella stessa chiesa contro due…
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Il parlamentare sardo attacca la Garante dei Detenuti, Irene Testa, per aver parlato di "vendetta di Stato" nei confronti di Mesina La figura di Graziano Mesina continua a dividere. Dopo le parole della Garante regionale dei Detenuti, Irene Testa, è dura la replica sui social del deputato sardo di Fratelli d’Italia, Salvatore Deidda. “Basterebbe provare a vivere e crescere con la paura di essere rapiti per far passare il mito del banditismo” tuona il presidente…
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Orgosolo si prepara a dare l’ultimo saluto a Graziano Mesina, morto all’età di 83 anni. Il funerale sarà celebrato domani. I nipoti hanno inviato un’agenzia funebre per accompagnare il feretro nel ritorno a casa. Le avvocate di Grazianeddu – Maria Luisa Vernier e Beatrice Goddi -raccontano: «Non ammetteva di stare male, voleva solo tornare in paese». Il tenente colonnello Giorgio Mazzoli che lo arrestò nel 2021 invece ricorda: «Quando gli notificai l’arresto gli feci notare che era…
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Minuti per la lettura Morto a 80 anni tra rapimenti e fughe dal carcere: gli intrecci con le ’ndrine, i legami calabresi di Mesina e quel ragioniere di Platì “Gratzianeddu” è morto. Graziano Mesina, il più famoso esponente del banditismo sardo del dopoguerra, aveva 80 anni. Era stato dimesso da poche ore dal reparto penitenziario dell’ospedale San Paolo di Milano, dov’era stato ricoverato, da persona reclusa nel carcere di Opera, per un tumore nella fase terminale.
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«Chiamarono dalla questura di Milano. Dicevano che in un appartamento Itea di Caldonazzo si nascondevano dei latitanti. Ma non ci dissero chi». Marcello Manganiello è in pensione ormai da molti anni, ma ricorda ancora benissimo quella mattinata del 16 marzo 1977 quando faceva parte del gruppo di poliziotti guidato dal capo della mobile di Trento Salvatore La Rocca che arrestò Graziano, Gratzianeddu, Mesina, allora primula rossa del banditismo sardo, morto…
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Ripubblichiamo l'articolo di Enzo Biagi sul banditismo sardo, uscito sul Corriere il 6 agosto 1980. Sabato 12 aprile è morto a Milano Graziano Mesina, la primula rossa dei banditi sardi. ORGOSOLO - Se guardi giù, l'elicottero ti aiuta a capire. Ecco la Costa Smeralda: gli alberghi, le chiazze azzurre delle piscine, le barche di legno lucido agli attracchi, le piazzette dove si incontrano i ricchi, gli…
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Rientrerà in Sardegna martedì la salma di Graziano Mesina, morto a 83 anni nel reparto di Oncologia del San Paolo di Milano. Il feretro arriverà a Olbia e poi andrà verso Orgosolo,dove verranno celebrati i funerali alle 16.30 nella chiesa parrocchiale. Un morte che ha fatto discutere e ha lasciato l’amaro in bocca alla famiglia e alle sue legali, che stavano lavorando per il rientro in Sardegna dell’ex primula rossa.
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I funerali di Graziano Mesina saranno celebrati 15 aprile a Orgosolo, nella chiesa parrocchiale del paese. L’orario non è ancora stato fissato: si attende la conferma del parroco, Salvatore Goddi. Ma la funzione dovrebbe essere fissata per il pomeriggio. In queste ore è in corso l’organizzazione del trasferimento della salma dell’ex bandito, morto ieri a 83 anni all’ospedale San Paolo di Milano, dove Mesina era stato trasferito dopo la scarcerazione disposta nel giorno precedente, dal penitenziario di Opera, dopo un anno…
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Orgosolo La salma di Graziano Mesina, l'ex primula rossa del Supramonte, morto a 83 anni nel reparto di Oncologia del San Paolo di Milano, farà rientro in Sardegna martedì. Il feretro arriverà a Olbia e da lì proseguirà alla volta di Orgosolo dove verranno celebrati i funerali. La cerimonia è prevista alle 16.30 nella chiesa parrocchiale.
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Dure parole da parte della Garante dei detenuti: "Non c'è stata pietà né senso di umanità da parte di un paese in cui lo stato di Diritto dovrebbe essere il faro della giustizia" Quella contro Graziano Mesina è stata una vendetta di Stato secondo Irene Testa. La Garante delle persone detenute in Sardegna ha espresso il suo duro giudizio contro la scelta di non accogliere le istanze per il ritorno nell’Isola che da oltre un anno le legali di Mesina presentavano.
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Ripubblichiamo l'intervista di Marisa Fumagalli a Graziano Mesina, pubblicata sulla Domenica del Corriere il 25 giugno 1983. Mesina, 83 anni, è morto ieri a Milano. DALLA NOSTRA INVIATA PORTO AZZURRO (LIVORNO) - «Buongiorno, sono Graziano Mesina». «Buongiorno», rispondo presentandomi anch'io. Ci stringiamo la mano, poi ci sediamo l'una accanto all'altro su due poltroncine di similpelle marrone poste in un…
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Oggi ero curioso di vedere come i giornali sardi avrebbero trattato la notizia della scomparsa di Graziano Mesina. Speravo che sarebbero stati misurati e giusti e, invece, come al solito, sono stati sguaiati e dozzinali. Mesina fa vendere e vendere Mesina significa continuare a coltivarne il mito, il brand. I quotidiani sapevano bene che non potevano celebrarlo e allora hanno fatto la finta; per non essere accusati di celebrazione, hanno dedicato pagine e pagine per raccontare tutto dell’uomo, il bene e il male, vestendo di apparente…
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Morta ieri Graziano Mesina, la leggendaria primula rossa del banditismo sardo. Pubblichiamo l’intervista rilasciata a Maurizio Belpietro in cui Grazianeddu ricordava la sua vita: amori, travestimenti, offerte per diventare un guerrigliero.La svolta nella sua vita credo che cominci con l’omicidio di ...
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L'ultima evasione di Graziano Mesina è stata quella definitiva. Nessuno certamente potrà riacchiapparlo, stavolta. Gratzianeddu, il più temuto bandito sardo, è uscito dal carcere di Opera, dove era recluso da quasi tre anni, per morire poche ore dopo nel reparto di polizia penitenziaria dell'ospedale San Paolo di Milano. Sognava di morire nella sua Sardegna ma non ne ha avuto il tempo. Considerato ancora una minaccia malgrado gli 83 anni compiuti qualche…
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Niente morti, niente trucchi e rispetto per i perdenti. In una storia fatta di polvere e sangue, pallettoni e manette, giorni alla macchia e periodi di ricchezze mal gestite, Graziano Mesina le sue regole ha provato sempre, ma talvolta invano, a rispettarle. Se le era date da solo, quando ancora era un ragazzino, agli albori di una carriera da delinquente che in realtà non aveva scelto ma dalla quale non è mai riuscito ad affrancarsi.
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Dai rapimenti in Sardegna ai legami con la malavita milanese, dai contatti con Epaminonda e Turatello all’arresto del 1985, fino alle numerose evasioni e ai legami affettivi con Crescentino. Si è spento ieri all’ospedale San Paolo di Milano, a 83 anni, Graziano Mesina, conosciuto come «Grazianeddu», l’ex super latitante simbolo del banditismo sardo. Era stato scarcerato appena venerdì scorso dopo…
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CINGOLI È morto a 83 anni Graziano Mesina, ex primula rossa del banditismo sardo, soprannominato Grazianeddu. Era gravemente malato e venerdì scorso - su autorizzazione del Tribunale di sorveglianza - dal carcere di Opera era stato trasferito al reparto detenuti dell’ospedale San Paolo di Milano. Un malvivente famoso non solo per le sue gesta criminali iniziate quando era appena 14enne, ma anche per le numerose evasioni.
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«Morire in carcere, non mi potrebbe accadere nulla di peggio». Aveva messo nel conto, Graziano Mesina, di essere ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia o al gelo di grotte e pinnettas (capanne) nel Supramonte della sua Orgosolo. Mai dietro le sbarre, come era scritto nei codici del banditismo sardo. Divorato da un tumore, Mesina è morto ieri a Milano all’ospedale San Paolo dove era ricoverato dalla metà di febbraio (ma solo l’altro ieri era arrivata la concessione del…
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“Verso Graziano Mesina una vendetta di Stato. Hanno aperto le porte del carcere per mandarlo a morire nel reparto detentivo ospedaliero”. Così sui social la Garante dei detenuti della Sardegna, Irene Testa. “Da oltre un anno le sue legali presentavano istanze rispetto alla sua grave condizione sanitaria – ricorda Testa -. Ma non c’è stata pietà né senso di umanità. Non c’è stato il rispetto del diritto che consente anche a…
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