Come anticipato dalle prime rivelazioni dell’Ufficio Studi di Federcepicostruzioni, fallimenti + 25,7% nel 2024, 2160 imprese chiuse. È emergenza nel settore. POLITICAdeMENTE SALERNO / ROMA – Com’era purtroppo ampiamente nelle previsioni – e come anticipato dalle prime rivelazioni dell’Ufficio Studi di Federcepicostruzioni – il 2024 è stato un anno nero per il settore delle costruzioni. Colpa delle conseguenze legate al blocco del Superbonus, della…
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Il settore delle costruzioni sorprende per divergenze nella congiuntura: se da un lato si dimostra colpito da un gran numero di società in stato di fallimento dall’altro è il secondo (dopo il turismo) per numero di aziende in cerca di personale. Il 2024 registra un nuovo picco degli strumenti di composizione delle crisi come procedimenti unitari e misure cautelari e protettive. L’Osservatorio procedure e liquidazioni di Cerved mostra infatti che dopo anni di calo culminati nel giugno 2020, nell’ultimo.
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Società di capitali (82%); ditte individuali (10%); società di persone (8,4%). servizi (35%); distribuzione (21,2%); costruzioni (18,7%); industria (12,6%). L’utilizzo delle nuove procedure, come i procedimenti unitari e le misure cautelari e protettive ha registrato un vero e proprio boom. Nel 2023 la crescita è stata di oltre il 70%, seguita nel 2024 da un incremento del +37,4%. Un trend in crescita dovuto alla piena entrata in vigore del nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, introdotto nel terzo…
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Negli ultimi due anni, i fallimenti tra le imprese italiane sono aumentati significativamente, segnando un incremento del 9,8% nel 2023 e del 17,2% nel 2024, con i casi saliti da 7.848 a 9.194. I settori più colpiti includono il Nord Ovest del Paese (30% delle procedure), società di capitali (82%), e servizi (35%). I comparti delle costruzioni (+25,7%) e dell'industria (+21,2%) hanno visto un notevole aumento, in…
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Picco di fallimenti per le imprese italiane. Alla fine del 2024 le insolvenze sono arrivate a segnare un +17,2% rispetto al +9,8% di fine 2023, che ha segnato un passaggio da 7.848 a 9.194 casi in termini assoluti. La moda spicca negativamente tra i comparti più interessati dal trend, con un +41,1% di fallimenti. Nel gruppo anche i settori edilizio (+25,7%) e industriale (+21,2%), con quello metallurgico che arriva a +48,4 per cento.
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Gli aumenti più robusti sono nell’Industria e nelle Costruzioni che scontano la fine della stagione dei bonus edilizi Dopo anni di calo culminato a giugno 2020 in seguito alla moratoria sui prestiti, nell’ultimo biennio hanno ripreso a crescere i fallimenti tra le imprese italiane. A fine 2024 è stato registrato un ulteriore picco: +17,2% rispetto al +9,8% di fine 2023, ovvero da 7.848 a 9.194 casi in termini assoluti.
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Sempre più fallimenti, sempre meno aziende. I numeri nel nostro Paese non possono che allarmare: nel 2024 si registra una crescita del 17,2% delle procedure fallimentari avviate dalle imprese. Un aumento di quasi il doppio rispetto al 2023, un anno in cui era già stato registrato un +9,8%. È la fotografia scattata dal gruppo Cerved, che mostra come l’Italia non sia ripartita dopo le chiusure di cinque anni fa.
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NAPOLI. "Non è un rallentamento, è un segnale d'allarme. A fine 2024, i fallimenti d'impresa sono cresciuti del 17,2% rispetto all'anno precedente, secondo quanto stabilito dal report Cerved, che fotografa una crisi diffusa: dalle costruzioni (+25,7%) all'industria pesante, con picchi inquietanti nel settore dei metalli (+48,4%) e del sistema moda (+41,1%). Ma non sono solo i numeri a preoccupare: è l'anatomia delle aziende colpite.
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Crescono i fallimenti registrati in Italia nel 2024: a riferirlo è l’Osservatorio Procedure e Liquidazioni di Cerved che, dopo il picco del 2020, aveva rilevato una decelerazione, per poi registrare una nuova impennata nell’ultimo biennio. A mettere in difficoltà le imprese italiane sono stati l’aumento dei costi operativi, in particolare quelli energetici, l’incremento degli oneri sui debiti e una congiuntura economica sfavorevole.
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Dopo anni di calo culminato a giugno 2020 in seguito alla moratoria sui prestiti, nell’ultimo biennio hanno ripreso a crescere i fallimenti tra le imprese italiane. A fine 2024 è stato registrato un ulteriore picco, con un aumento del 7,2% rispetto al 9,8% di fine 2023, ovvero da 7.848 a 9.194 casi in termini assoluti. La maggiore concentrazione si registra soprattutto nel Nord-Ovest del Paese (30% delle procedure, Lombardia in testa), tra le società di…
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Continuano a crescere i fallimenti di imprese in Italia. Dopo anni di calo culminato a giugno 2020, a fine 2024 è stato registrato un nuovo picco: +17,2% dopo il +9,8% di fine 2023. Anni in cui del resto la produzione industriale ha fatto segnare continui cali. In numeri assoluti, rileva l‘Osservatorio procedure e liquidazioni di Cerved, i casi sono saliti da 7.848 a 9.194. La maggiore concentrazione si registra nel…
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Ci sono numeri nell’economia italiana che non possono passare inosservati, ovvero quelli dei fallimenti delle aziende. Dopo anni di calo, terminati nel giugno del 2020, l’Osservatorio procedure e liquidazioni di Cerved evidenzia infatti come alla fine del 2024 si sia registrato un picco del +17,2%. Dato in netta crescita rispetto all’anno precedente. Ad accusare il colpo sono state soprattutto le realtà imprenditoriali del Nord d’Italia, con le società di capitali e di servizi che hanno palesato lo…
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I fallimenti tornano a pesare sul tessuto imprenditoriale italiano. Secondo i dati dell’Osservatorio procedure e liquidazioni di Cerved, nel 2024 si è registrato un aumento del 17,2% delle procedure concorsuali fallimentari, con 9.194 casi rispetto ai 7.848 dell’anno precedente. Si tratta del secondo anno consecutivo di crescita, dopo il +9,8% del 2023, che rompe definitivamente il trend decrescente avviato nel 2020 grazie alla moratoria sui prestiti.
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Dopo un periodo di apparente stabilità seguito alla moratoria sui prestiti introdotta durante la pandemia, i fallimenti delle imprese italiane tornano a crescere in modo preoccupante. L’aumento è del 17,2% rispetto al 2023. I casi registrati passano da 7.848 a 9.194 in un solo anno. Un dato che conferma la difficoltà crescente del tessuto produttivo italiano. Lo rileva l’Osservatorio Procedure e Liquidazioni di Cerved.
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Dopo anni di calo costante, le procedure di fallimento in Italia tornano a crescere: dai 1.093 casi registrati nel 2023, minimo storico degli ultimi decenni, a 2.314 nel 2024 (+112%). In questo scenario complesso, accanto alle misure istituzionali, si rafforza il ruolo del workers buyout (WBO). Emerge dal report “Evoluzione della Crisi d’impresa in Italia. Regole e strumenti”. Nel 2020, a fronte di un crollo del PIL del -8,9%, i fallimenti sono scesi a 7.160 (-32,1%) grazie alle misure straordinarie varate durante la pandemia
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