Identificati i due giovani minacciati da Sangare prima dell'omicidio di Sharon Verzeni

Sono stati identificati dai carabinieri del comando provinciale di Bergamo i due ragazzi minacciati da Moussa Sangare prima dell'omicidio di Sharon Verzeni, avvenuto la notte tra il 29 e il 30 luglio scorsi. Si tratta di due quindicenni italiani di Chignolo d'Isola, un paese vicino a Terno d'Adda, dove si è consumato il delitto.

Uno dei due ragazzi ha confermato ai carabinieri di essere stato minacciato con un coltello da Sangare. Secondo quanto riportato, Sangare avrebbe incrociato i due giovani durante il suo vagare alla ricerca di un "bersaglio più vulnerabile", come descritto dal giudice per le indagini preliminari (gip) nell'ordinanza.

Sharon Verzeni, una barista di 33 anni, è stata uccisa a coltellate mentre passeggiava da sola, guardando le stelle e ascoltando musica con le cuffiette. Sangare, un ex aspirante trapper, è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi.

Dopo l'omicidio, Sangare è stato trasferito in un altro carcere per salvaguardare la sua incolumità. Nel penitenziario di Bergamo, dove era stato inizialmente recluso, è stato bersaglio di minacce e bombolette incendiarie lanciate dagli altri detenuti.

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