“Il dibattito sulla separazione delle carriere nell’Aula della Camera è entrato nel vivo ed ha mostrato un’ampia maggioranza, più estesa di quella di Governo, a favore della riforma, che ha due obiettivi principali. Rimettere al centro del procedimento penale il giudice, oggi schiacciato dalla forza mediatica del pm, e riportare le correnti ad una funzione di impulso culturale e non di potere e di lottizzazione.
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"C’è grande attesa nelle sale di Palazzo per la riforma sulla separazione delle carriere in magistratura. Sono scaduti i termini per avanzare nuovi emendamenti (essendo previsto l’avvio della discussione per la seduta del 12 gennaio p.v.). Il tema è uno dei perni del progetto Nordio, che propone riforme strutturali del sistema giustizia in una vera e propria opera di ingegneria avanguardista rispetto ad un sistema che rivela da anni uno stato generale…
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La giornata di ieri ha avuto una dimensione distopica per quel che riguarda la giustizia italiana. La realtà andava da una parte, la narrazione si muoveva in senso inverso. Dai tribunali di tutte le città italiane, da Trento a Catanzaro, da Torino a Pescara, sono giunte notizie del blocco dei processi telematici fino al 31 marzo; il motivo, il black out della App che il ministero ha lanciato ad inizio anno.
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Con 24 voti, compresi quelli di tutti i membri togati (oltre a due laici e due membri di diritto), il Csm ha approvato un parere molto critico nei confronti della riforma della Giustizia contenuta nel disegno di legge costituzionale del governo, appena approdato alla Camera. Secondo la proposta A, quella votata dai 24 consiglieri, la …
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Il parere del Consiglio superiore della magistratura votato ad ampia maggioranza: «Si creerebbe un corpo autoreferenziale, dal potere senza precedenti» Il Consiglio superiore della magistratura ha stroncato in un parere votato ad ampia maggioranza la riforma della Giustizia del governo Meloni, in particolare per quanto riguarda la cosiddetta separazione delle carriere di magistrati e pubblici…
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Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha approvato un parere nettamente critico sul ddl costituzionale attualmente all'esame dell'Aula della Camera. Secondo la proposta votata a larga maggioranza, la separazione delle carriere "non trova riscontro nella giurisprudenza costituzionale" e non si comprende in che modo "possa contribuire a migliorare qualità ed efficienza della giurisdizione" ascolta articolo Il Consiglio superiore della magistratura boccia la…
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L'organo di autogoverno delle toghe ha approvato il documento di maggioranza: bocciata la proposta alternativa, dai toni favorevoli alla riforma e firmata dal laico di Fratelli d'Italia Felice Giuffrè
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Con 24 voti, compresi quelli di tutti i membri togati (oltre a due laici e due membri di diritto), il Csm ha approvato un parere particolarmente critico nei confronti della riforma della Giustizia contenuta nel disegno di legge costituzionale del governo, appena approdato alla Camera. Secondo la proposta A, votata quindi a grande maggioranza dai consiglieri, la separazione delle carriere «non trova riscontro nella…
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Secondo il parere, crea una serie di "nodi problematici" che sarà necessario sciogliere in caso di approvazione Il Csm boccia la riforma della giustizia per la separazione delle carriere in magistratura. Due le delibere discusse oggi dal plenum di Palazzo Bachelet, e la più votata, con 24 preferenze, è stata quella proposta in commissione dai togati Antonello Cosentino (Area), Roberto D’Auria (Unicost), Eligio Paolini (Magistratura Indipendente), Roberto Fontana…
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Roma, 8 gen. – L’aula della Camera ha bocciato la pregiudiziale di costituzionalità presentata da M5s al ddl costituzionale che prevede la separazione delle carriere dei magistrati. I sì sono stati 93, i no 165. Oltre alla maggioranza hanno votato contro anche Italia Viva e Azione. L’esame del ddl riprenderà la prossima settimana.
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"La separazione delle carriere è incompatibile con i principi della nostra Carta costituzionale e con gli obblighi che l’Italia ha assunto in ambito europeo. Il Ddl spezza l’unità della magistratura e la sua unitaria cultura giuridica. Il sistema giudiziario diviene così vulnerabile alle ingerenze della politica". Lo ha detto il deputato M5S Alfonso Colucci, capogruppo in commissione Affari Costituzionali, illustrando la pregiudiziale M5S di costituzionalità al Ddl…
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Giustizia, ministro Nordio su separazione carriere: "Riforma blindata" 08 gennaio 2025 “L'incontro a Palazzo Chigi è stato determinato dal fatto che questa mattina sono stati presentati degli emendamenti da parte di una forza della maggioranza sulla legge costituzionale sulla separazione delle carriere. La discussione inizierà alle 16.30 e noi abbiamo dovuto in un certo senso ricomporre questa dialettica interna perché il provvedimento deve essere blindato.
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A Montecitorio la discussione degli emendamenti Arriva in Aula alla Camera la riforma della giustizia del ministro Carlo Nordio con la separazione delle carriere dei magistrati. Nel pomeriggio la discussione sugli emendamenti, in vista del primo dei quattro voti necessari (più eventuale referendum) per approvare il disegno di legge, che richiederebbe una modifica della Costituzione. Nordio: “Ricomposta dialettica in maggioranza, riforma blindata” Prima…
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Forza Italia ritirerà i suoi emendamenti al ddl costituzionale sulla separazione delle carriere, in discussione in prima lettura mercoledì nell’Aula della Camera. Le proposte di modifica dei berlusconiani, le uniche presentate in Aula dalla maggioranza, chiedevano di escludere i membri laici dei futuri Consigli superiori della magistratura – uno per i requirenti e uno per i giudicanti –…
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"L'incontro di Palazzo Chigi è stato determinato dal fatto che questa mattina sono stati presentati degli emendamenti da parte di una forza della maggioranza alla legge costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati. La discussione inizierà alle 16.30 e noi abbiamo dovuto, in un certo senso, ricomporre questa dialettica interna perché il provvedimento deve essere blindato". Lo ha spiegato il ministro della Giustizia Carlo Nordio lasciando Palazzo Chigi.
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