Più della dimensione commerciale, più dei conti aziendali — ancora gravati da un importante debito —, più della linea di prodotto — diversificata ma senza un ampio riscontro di mercato —, ha contato la potenza evocativa di un marchio che ispira nel mondo l’estetica, il gusto e il design italiano. La moka Bialetti, quella dell’Omino con i baffi scaturito nel 1958 dalla matita di Paul Campani, da oggi parla un idioma che è un mix fra il…
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Un altro simbolo del Made in Italy cambia bandiera e dice addio a Piazza Affari. La lussemburghese Nuo Capital, sotto il controllo del magnate cinese Stephen Cheng, ha acquisito il 78,567% delle azioni di Bialetti. In seguito all'annuncio, il titolo ha registrato un balzo del 61% a 0,45 euro. Bialetti, che vanta oltre un secolo di storia industriale, è conosciuta soprattutto per la sua iconica Moka e le moderne macchine da caffè espresso
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L'uomo coi baffi, storica mascotte da "Carosello" delle caffettiere italiane Bialetti, non è più italiano, tantomeno bresciano, ma cinese. La storica azienda di Coccaglio, sinonimo in tutto il mondo della stessa parola "moka", è stata infatti acquistata per circa 49 milioni di euro da un fondo lussemburghese, Nuo Capital, che fa capo al magnate cinese Stephen Cheng. La compravendita riguardava il 78,567% delle azioni di Bialetti.
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Marchio italiano produttore della Moka, Bialetti passa ora nelle mani dei cinesi. La lussemburghese Nuo Capital, che fa capo al magnate cinese Stephen Cheng, ha perfezionato il contratto di compravendita per l’acquisto del 78,5% delle azioni dello storico marchio con sede a Coccaglio (Brescia). Dopo l’annuncio, in Borsa il titolo ha registrato un balzo del 61% a 0,45 euro. Ma l‘operazione si snoda ora attraverso l’acquisto delle quote, il rifinanziamento dell’indebitamento della società e l’offerta…
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Bialetti Industrie rende noto che domani, 18 aprile, il consiglio di amministrazione della Società si riunirà al fine di effettuare "eventuali ulteriori valutazioni in merito al presupposto della continuità aziendale" inclusa nel progetto di bilancio d'esercizio e nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, approvati dal consiglio di amministrazione stesso in data 14 aprile 2025.Lo comunica la società, con una nota, dopo la sottoscrizione degli accordi con la cinese Nuo Octagon per…
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Scrive la Olga - e dopo pochi minuti la si sente brontolare e l’aroma del caffè invade la cucina. Da un secolo la Moka Bialetti è sinonimo di caffè all’italiana. Anche stamattina ho detto al mio Gino: «Metti su la Moka». «Dov’èla?». Domanda pigra di cui conosce la risposta e infatti gli dico: «Al solito posto, dove vuto che la sia?». Non sapevamo ancora che la Bialetti non era più italiana e che il marchio era stato comprato il giorno prima dai cinesi a suon di palanche
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La lussemburghese Nuo Capital, che fa capo al magnate cinese Stephen Cheng, ha perfezionato la sottoscrizione di un contratto di compravendita per l'acquisto del 78,567% delle azioni di Bialetti. Sarà poi lanciata l'Opa per il successivo delisting dalla Borsa di Milano. "Ho acquistato questo meraviglioso marchio più di 30 anni fa - ha detto il presidente di Bialetti Industria, Francesco Ranzoni -. Oggi è una realtà internazionale con un grande potenziale".
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Bialetti, la storica azienda italiana simbolo del caffé, passa in mani cinesi. Il closing con la lussemburghese Nuo Capital è previsto entro giugno. A capo c'è il magnate cinese Stephen Cheng che ha perfezionato la consegna di un contratto di compravendita per l'acquisto del 78,567% di Bialetti. Ma si tratta solo dell'ultima eccellenza del Made in Italy a passare in mani straniere. Su molte nostre eccellenze sventola bandiera francese
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Bialetti passa ai cinesi. Addio alla storica azienda italiana simbolo del caffè: la chiusura con la Nuo Capital è prevista entro giugno 2025. A capo della holding lussemburghese c'è il magnate cinese Stephen Cheng che ha comprato oltre il 78% dell'italiana Bialetti. Ma sono tante le aziende tricolore comprate dalla Cina, come la squadra di calcio AC Milan per il 99,93% cinese, Ferretti Group, azienda del settore della…
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UO Octagon ha acquisito il 78,56% di Bialetti, storico marchio del caffè italiano, per un valore implicito di oltre 42 milioni di euro. L’accordo prevede anche un’Opa obbligatoria sul restante capitale a 0,467 euro per azione. Nonostante il passaggio di proprietà, la guida dell’azienda resta a Egidio Cozzi, confermato amministratore delegato. “Oggi Bialetti è più solida e pronta a crescere nel mondo, senza perdere l’anima del Made in Italy”, ha dichiarato.
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Bialetti passa in mano cinesi. Dopo l'approvazione del bilancio 2024 il gruppo con sede a Coccaglio, in provincia di Brescia, erede dello storico produttore di caffettiere di Omegna (Verbania), ha accettato l'offerta per la vendita del 78% del capitale. Il fondo lussemburghese Nuo Capital, fondato dal magnate cinese Stephen Cheng, ha comprato l'equivalente del 59% del capitale di Bialetti Holding,
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La Bialetti, la macchinetta per il caffè con i baffi più famosa al mondo, diventa cinese . Un simbolo della tradizione italiana diventa orientale . La Bialetti, storica azienda produttrice di caffettiere, diventa cinese. La holding lussemburghese Nuo Octagon – controllata dalla famiglia cinese Pao-Cheng – ha sottoscritto due contratti per l’acquisto, complessivamente, del 78,56% del capitale sociale di Bialetti Industrie
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Con la morte di Alfonso Bialetti, nel 1970, l'azienda fu totalmente gestita dal figlio Renato. Negli anni settanta, per la Bialetti cominciarono i primi segnali di crisi, dovuti al calo di vendite, per la concorrenza dei produttori di caffettiere economiche che si svilupparono in quel periodo. Poi vi furono vari cambi di proprietà. Ci sono poche cose italiane come la Bialetti , uno studio del 2010 ha calcolato che il 90% delle famiglie…
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La holding lussemburghese, che fa capo al magnate cinese Stephen Cheng, acquisterà il 78% delle azioni, poi lancerà un’Opa Bialetti passa in mani cinesi. La lussemburghese Nuo Capital, che fa capo al magnate cinese Stephen Cheng, ha annunciato che acquisterà il 78,56% delle azioni della storica azienda italiana, conosciuta soprattutto per le sue caffettiere. Successivamente, sarà lanciata un’offerta pubblica di…
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Pioggia di acquisti sul titolo di Bialetti a Piazza Affari dopo l’annuncio che la lussemburghese Nuo Capital, che fa capo al magnate cinese Stephen Cheng, ha sottoscritto due contratti di compravendita per l’acquisto complessivo del 78,567% del capitale sociale. A seguito del closing, atteso entro fine giugno, sarà promossa un’ Opa obbligatoria sulle restanti azioni in circolazione di Bialetti, finalizzata al delisting
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MILANO – La holding lussemburghese Nuo Capital, che fa capo al magnate cinese Stephen Cheng, ha sottoscritto degli accordi per acquisire il 78,567% delle azioni di Bialetti e ha annunciato che lancerà un'offerta pubblica d’acquisto finalizzata al delisting della società dalla Borsa di Milano. Conosciuta per le sue macchinette del caffé, Bialetti da tempo viaggiava in acque tempestose, tanto che n…
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La lussemburghese Nuo Capital, che fa capo al magnate cinese Stephen Cheng, ha perfezionato la sottoscrizione di un contratto di compravendita per l'acquisto del 78,567% delle azioni di Bialetti. Successivamente sarà lanciata l'Opa per il successivo delisting dalla Borsa di Milano. Un primo accordo è stato raggiunto da Nuo Capital con Bialetti Investimenti e Bialetti Holding per l'acquisto del 59,002%, per un corrispettivo di oltre 47 milioni di euro (precisamente 47.334.000).
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La lussemburghese Nuo Capital, che fa capo al magnate cinese Stephen Cheng ha perfezionato la sottoscrizione di un contratto di compravendita con Bialetti Investimenti e Bialetti Holding – entrambe interamente detenute da Francesco Ranzoni, presidente del Consiglio di amministrazione di Bialetti Industrie – per l’acquisto della totalità delle azioni Bialetti dalle stesse detenute, pari a 91.324.398 azioni ordinarie di Bialetti, rappresentative…
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