Industria: Giorgetti, quella italiana ha dei problemi, Ue ha sbagliato alcune scelte 'Stiamo precipitosamente tornando indietro' (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Tirano, 10 mag - 'L'industria ha chiaramente dei problemi. Oggi l'economia italiana dipende anche fortunatamente dai successi sui servizi, sul turismo e anche sull'agricoltura come tutto il mondo, ma ha dei problemi che devono essere risolti sulle grandi scelte'.
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Produzione industriale in lieve rialzo a marzo rispetto al mese precedente ma ancora, in calo per il 26° mese consecutivo, su base annua, mentre emergono rischi di nuovi choc per le imprese più vulnerabili all’export a causa dei dazi. Una debolezza quella del sistema industriale che preoccupa sia i sindacati che i consumatori che parlano di «disastro», mentre Confcommercio mette in guardia sulla “riduzione nei beni di consumo».
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Dopo che la produzione industriale è rimbalzata in Germania del 3% a marzo, il primato del governo Meloni è indiscusso. Non c’è nessuno che abbia fatto peggio negli ultimi 26 mesi. Ieri l’Istat ha allungato di un’altra trentina di giorni la crisi industriale che coinvolge tutte le categorie, tranne la produzione dell’energia. A marzo l’indice generale della produzione è diminuito in termini tendenziali dell’1,8%, quello destagionalizzato è aumentato dello 0,1% da febbraio.
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Con marzo 2025 i mesi consecutivi di crollo della produzione industriale italiana sono 26: su base annua, l’Istat certifica un -1,8%. Stefano Fassina, economista e oggi presidente dell’associazione Patria e Costituzione, che succede? “Nonostante il dato relativo al solo mese di marzo, dove il risultato de-stagionalizzato è di +0,1%, come lei ricordava l’andamento della produzione industriale continua ad essere negativo dal secondo trimestre del 2022.
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Il crollo della produzione industriale a marzo è stato dell’1,8% su base annua: cali in quasi tutti i comparti. Il Pil che arranca, l’occupazione che rallenta, l’impennata delle ore di Cigs, i salari reali che calano, le vendite al dettaglio, soprattutto quelle alimentari, che affondano. E ora i 26 mesi di calo della produzione industriale. L’Istat continua a sfornare dati che allarmano consumatori ed esercenti.
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Su base annua si registra un aumento esclusivamente per l’energia, mentre mostrano flessioni, invece, i beni intermedi, i beni strumentali e i beni di consumo. ROMA – A marzo 2025 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dello 0,1% rispetto a febbraio, e nella media del primo trimestre il livello della produzione è cresciuta dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti.
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Resi noti i dati Istat sulla produzione di marzo. Secondo quanto rilevato dall’istituto, l’indice destagionalizzato della produzione industriale vede un +0,1% rispetto al risultato di febbraio. Considerando il dato al netto degli effetti di calendario, il terzo mese dell’anno vede un calo dell’1,8%. Segno più, invece, per beni strumentali (+2,2%) e beni intermedi (+1,1%) che presentano aumenti congiunturali.
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Produzione industriale in lieve rialzo a marzo rispetto al mese precedente ma ancora, in calo per il 26esimo mese consecutivo, su base annua, mentre emergono rischi di nuovi shock per le imprese più vulnerabili all’export a causa dei dazi. Una debolezza quella del sistema industriale che preoccupa sia i sindacati sia i consumatori che parlano di ‘disastro’, mentre Confcommercio mette in guardia sulla “riduzione nei beni di consumo”.
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Nonostante un timido +0,1% del mese di marzo, rispetto a febbraio, per la produzione italiana le cose continuano ad andare male. Il terzo mese dell’anno, infatti, non interrompe il trend negativo che prosegue ormai da oltre due anni (siamo al 26esimo mese consecutivo) e, così, il guadagnano di un decimale «portato a casa» dal mese di marzo, è inevitabilmente travolto da una discesa annuale tendenziale dell’1,8%, che non risparmia…
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È proseguito anche a marzo, ventiseiesimo mese consecutivo, il calo tendenziale della produzione industriale italiana. L’Istat ha rilevato una riduzione dell’1,8% dell’indice generale rispetto allo stesso mese di un anno prima. Mese su mese invece si registra un debole aumento dello 0,1% e nella media del primo trimestre il livello della produzione aumenta dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti.
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Sono ventisei mesi consecutivi che la produzione industriale chiude col segno negativo. Anche a marzo, infatti, l'indice elaborato dall'Istat ha registrato una flessione del -1,8% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso, sebbene sia rimasto pressoché stabile (+0,1%) nel confronto col mese precedente, segnato - però - da una consistente flessione. La fabbricazione di articoli in gomma e plastica chiude il mese con una flessione del -0,1% rispetto a febbraio 2025 e con un calo del -2,4% nel confronto con lo stesso mese dell'anno…
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Segnali contrastanti emergono dai dati sulla produzione industriale italiana di marzo diffusi dall’Istat (link ai dati completi in pdf) . Su base mensile, l’attività industriale segna una timida crescita dello 0,1% rispetto a febbraio, confermando una modesta tendenza positiva già visibile nel primo trimestre dell’anno, che chiude con un rialzo dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. Tuttavia, il confronto con marzo 2024 mostra ancora un quadro in affanno: la produzione industriale diminuisce dell’1,8% in…
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A marzo l'indice della produzione industriale è aumentato dello 0,1% rispetto a febbraio. Nella media del primo trimestre il livello della produzione è cresciuto dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. Lo ha reso noto l'Istat spiegando che, al netto degli effetti di calendario, a marzo l'indice generale è diminuito in termini tendenziali dell'1,8%. I giorni lavorativi di calendario sono stati 21 come a marzo 2024.
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Istat: a marzo produzione +0,1 percento su mese –1,8 percento su anno di Agenzia Nova A marzo 2025 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dello 0,1 per cento rispetto a febbraio. È quanto emerge dal report dell’Istat sulla produzione industriale a marzo. Nella media del primo trimestre il livello della produzione aumenta dello 0,4 per cento rispetto ai tre mesi precedenti.
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Industria: Istat, produzione +0,1% a marzo, -0,3% su anno Nel primo trimestre +0,4% congiunturale e -3,4% su anno (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 09 mag - A marzo si stima che l'indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dello 0,1% rispetto a febbraio. Nella media del primo trimestre il livello della produzione aumenta dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. Al netto degli effetti di calendario, l'indice generale diminuisce in termini tendenziali dell'1,8% (i giorni…
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Niente da fare. Anche marzo non interrompe la serie negativa annua della produzione industriale, in discesa a questo punto per il 26esimo mese consecutivo. Al limitato progresso mensile, un guadagno di un decimale, si contrappone infatti la discesa tendenziale dell’1,8%. che coinvolge quasi tutte le macro-categorie, ad eccezione di energia e beni di consumo durevoli. A guidare i ribassi sono i comparti da tempo in sofferenza, dunque la moda in senso lato (giù di oltre il 12%)…
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A marzo si stima che l'indice destagionalizzato della produzione industriale sia aumentato dello 0,1% rispetto a febbraio. Nella media del primo trimestre, il livello della produzione è salito dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. Lo rileva l'Istat, aggiungendo che al netto degli effetti di calendario, sull'anno l'indice generale è diminuito in termini tendenziali dell'1,8%.
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ROMA (ITALPRESS) – A marzo 2025 l’Istat stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dello 0,1% rispetto a febbraio. Nella media del primo trimestre il livello della produzione aumenta dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. L’indice destagionalizzato mensile presenta aumenti congiunturali nei comparti dei beni strumentali (+2,2%) e dei beni intermedi (+1,1%); variazioni negative registrano invece, i beni di consumo (-1,3%) e l’energia…
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