Libia | A fuoco un centro per…"

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Nella sentenza il Tribunale Civile ha applicato l'articolo 10 della Costituzione che al comma tre «riconosce allo straniero il diritto di asilo che deve ritenersi applicabile anche quando questi si trovi fuori dal territorio dello Stato per cause a esso non imputabili». I 14 eritrei per il Tribunale hanno anche diritto ad un risarcimento danni. Lo annuncia Amnesty International che con l'Asgi aveva promosso un'azione contro il respingimento… Leggi

Per cui il giudice, nel reintegrare quelle persone, sentenzia che è ora compito delle autorità italiane consentire ai respinti illecitamente di entrare in italia e chiedere protezione”. L’ azione legale è stata promossa da Amnesty International Italia con il supporto di Asgi. “I respingimenti operati dal governo Berlusconi, direttamente e palesemaente violavano il diritto di non respingimento - conclude il ricercatore di Amnesty International -. Leggi

(leggi tutta la storia di questo caso). Ecco, adesso i 14 rifugiati hanno diritto di tornare in Italia e chiedere la protezione internazionale! Iscriviti alla newsletter. Ha diritto a tornare in Italia chi è stato respinto illegittimamente in Libia. La cosiddetta guardia costiera libica opera per lo Stato italiano per negare il diritto di asilo agli stranieri. Chi è stato respinto illegittimamente dall’Italia in Libia ha diritto a tornare in Italia. Leggi

Quanto al minisummit a 4 che si è tenuto ieri senza l'Italia "era un vertice sulla Siria che nasceva con un altro formato, nessuno parlerebbe di Libia senza coinvolgere l'Italia", puntualizza il presidente del Consiglio. Prescindere da loro per cercare di indirizzare alla soluzione politica il conflitto libico sarebbe impensabile". (Adnkronos) - "Sicuramente gli Usa hanno un ruolo fondamentale nel Mediterraneo allargato e anche per la Libia, possono e debbono avere un ruolo… Leggi

E una sentenza, per quanto relativa a fatti di dieci anni fa, può fare scuola e imporre un cambiamento clamoroso delle politiche del nostro Paese. È accaduto il 28 novembre scorso, e come spesso accade quando si tratta di buone notizie, la cosa rischia di passare in sordina. Illegali e vietati i respingimenti collettivi. L'articolo 10 della Costituzione ci dice che: "L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme… Leggi

Fonti locali hanno riferito martedì dell’esplosione di una pipeline del gas nell’area di al-Hashan, a Warshefana, a sud est di Tripoli. Annunci. Mi piace: Mi piace Caricamento... BPMC conferma anche che l’unità di sicurezza nella struttura di stoccaggio è stata colpita da un proiettile, che è penetrato da una finestra e ha rischiato la vita dei dipendenti che lavorano all’interno dell’edificio. Dopo aver identificato la perdita, la società ha arrestato le pompe diesel, scaricato il… Leggi

Ad annunciarlo con entusiasmo sono alcune associazioni francesi e italiane che avevano aperto un procedimento legale nei confronti del governo di Emmanuel Macron. Durante il ricorso, però, l’esecutivo ha cambiato idea, annunciando la rinuncia all’invio delle motovedette. L’esempio della Francia rivolto a tutta Europa. La battaglia vinta dall’associazionismo franco-italiano è la dimostrazione che le politiche migratorie dei Paesi europei possono cambiare. Leggi

L'Italia esclusa dal vertice europeo sulla #Libia. Regno Unito, Francia, Germania e Turchia si sono visti a margine del vertice #NATO senza invitare l'Italia. Italia esclusa dal vertice sulla Libia. Condividi. L’inciucio Pd-M5s all’estero conta meno di zero. L’Italia esclusa dal vertice europeo sulla Libia. Regno Unito, Francia, Germania e Turchia si sono visti a margine del vertice NATO senza invitare l’Italia. Leggi

Tutti i membri della comunità internazionale devono attenersi a questi principi e dovrebbero astenersi da qualsiasi azione che comprometta la stabilità e la sicurezza regionali”. “La Turchia deve rispettare la sovranità e i diritti sovrani di tutti gli Stati membri dell’UE, come sottolineato più volte dal Consiglio europeo e dalle conclusioni del Consiglio, più recentemente nel giugno 2019″. Recita il comunicato, sottolineando che il “memorandum d’intesa bilaterale tra Turchia e Libia del 27 novembre 2019 sulla… Leggi

In premessa il Dipartimento di Stato aveva precisato che gli Stati Uniti generalmente non prendono posizione sulle controversie sulle frontiere marittime di altri stati. Mentre il presidente degli Stati Uniti continua a ostentare eccellenti relazioni con la Turchia, il Dipartimento di Stato americano ha rilasciato una dichiarazione che è un attacco diretto ad Ankara. Tuttavia ha invitato “tutte le parti ad astenersi da azioni che rischiano di aumentare le tensioni nel Mediterraneo… Leggi

L’inserimento della Turchia sullo scenario libico. Nel frattempo, altri soggetti si sono fatti avanti per reclamare lo spazio lasciato libero dall’Italia. L’Alleanza non sembra ancora avere una linea comune sul punto: ciò ha finito persino per favorire una riabilitazione, in qualche misura, della Turchia di Erdogan nel contesto atlantico. L’esclusione dal vertice sulla Libia appare quindi come una più che logica conseguenza di questo atteggiamento. Leggi

Mentre i politici italiani si beccano nella loro aia incuranti di ciò che succede al di fuori del loro giardino i vertici internazionali proseguono. Germania, Francia, Regno Unito, Turchia riunite al summit Nato per parlare di Libia, senza l’Italia. L’Italia non è più un riferimento della Nato in Libia? Il briefing dei Paesi Nato senza l’Italia è un messaggio chiaro: non si va avanti a fasi alterne. Leggi

Prima cade il Governo PD – M5S e meglio è per l’Italia. E’ quanto dichiara, in una nota, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Regno Unito, Francia, Germania e Turchia si sono visti a margine del vertice Nato per parlare della situazione libica, ma l’Italia non è stata invitata. L’Italia esclusa dal vertice europeo sulla Libia. «l’Italia è il primo Stato interessato direttamente a quello che avviene sul campo in Libia, ma da mesi siamo politicamente inattivi», questo il desolante… Leggi

I mezzi, che sarebbero serviti a rafforzare il controllo delle coste da parte del governo libico di Accordo Nazionale, erano stati promessi in dono dalla ministra della Difesa, Florence Parly, nel febbraio scorso. di Ali Ahmed * –. La Francia revoca la consegna di sei imbarcazioni alla Guardia costiera libica perchè “la situazione nel Paese non lo permette”. Si tratta di 6 gommoni semirigidi Sillinger, lunghi 12 metri. Leggi

L’inviato ONU e capo di UNSMIL, Ghassan Salamé, all’AFP: La Conferenza di Berlino sulla Libia si terrà probabilmente all’inizio del 2020. Intanto, l’LNA continua ad attaccare gli aeroporti nell’Ovest e a prendere di mira Aziziyah per chiudere la strada da Tripoli a Gharyan. Lo ha confermato Ghassan Salamé, inviato speciale ONU per il paese africano e capo della missione UNSMIL, in un’intervista alla AFP. Leggi

La Francia revoca la consegna di sei imbarcazioni alla Guardia Costiera libica perchè “la situazione nel Paese non lo permette”. Annunci. Mi piace: Mi piace Caricamento... I mezzi, che sarebbero serviti a rafforzare il controllo delle coste da parte del Governo libico di Accordo Nazionale, erano stati promessi in dono dalla ministra della Difesa, Florence Parly, nel febbraio scorso. Sotto l’aspetto umanitario invece, le ONG compresa Medici Senza Frontiere hanno sollevato la questione del trattamento dei migranti in Libia. Leggi

Il dono dei gommoni semirigidi di 12 metri Sillinger era stato annunciato dalla ministra della Difesa, Florence Parly, nel febbraio scorso. “La situazione in Libia non permette di concretizzare la donazione di barche”, ha confermato il ministero all’agenzia Afp. “Accogliamo con favore l’abbandono di questa iniziativa che avrebbe reso la Francia complice ufficiale dei crimini commessi su migranti e rifugiati in Libia”, hanno commentato le otto ong, tra cui Medici… Leggi

«La situazione in Libia non consente di realizzare questo dono di imbarcazioni», ha chiarito il ministero francese dell'Esercito. La Francia non fornirà più le sei. motovedette alla Guardia costiera libica. Ad annunciare che sarebbero state fornite sei imbarcazioni leggere a Tripoli, era stata la stessa ministra Parly, nel febbraio scorso, durante un incontro con il premier libico Fayez al-Sarraj. Leggi

Qualche novità potrebbe emergere dall’imminente incontro a Ginevra tra il GNA e alti esponenti di Bengasi, ma molti analisti sono scettici. Ciò a meno di 24 ore dall’ultimo appello del Consiglio di Sicurezza ONU. Khalifa Haftar cerca di fermare la controffensiva del GNA con nuovi raid su Tripoli. Ritengono che a nessuno dei due attori, per motivi di opportunità, oggi interessi bloccare le ostilità e raggiungere una tregua. Leggi

Catturati inoltre diversi miliziani di Bengasi. La guerra civile in Libia, dopo giorni di stallo, subisce una nuova accelerazione improvvisa. Nuova controffensiva delle forze del GNA contro l’LNA a sud di Tripoli. Le forze del GNA hanno ripreso l’offensiva contro l’LNA avanzando sugli assi di Khallatat e Yarmouk. Parallelamente, sono in corso violenti scontri nell’area di Ain Zara, ma sembra che i militari di Fayez Sarraj stiano avendo la meglio. Leggi