Paola Amadei: "Dovevo capire se avessero fatto del male a Cecilia Sala". Chi è la donna che non ha avuto paura degli Ayatollah L'ambasciatrice, appena promossa, non ha esitato a interrompere le sue vacanze di Natale per rientrare a Teheran e gestire personalmente la situazione E' una storia tutta al femminile quella del caso Cecilia Sala arrestata (o forse meglio dovremmo dire "presa in…
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Il suo sorriso è il suo biglietto da visita. Luminoso ma imperscrutabile. Paola Amadei ha scalato così le vette della nostra diplomazia, con la determinazione della gentilezza. E ieri ha raggiunto la vetta: ambasciatrice di grado per meriti speciali. Non si poteva fare di più per ringraziarla per quello che a Teheran ha fatto per Cecilia Sala. Non avrebbe potuto fare di più lei , che da un anno guida la nostra…
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Per tutti i 21 giorni di detenzione di Cecilia Sala nel carcere di Evin, a Teheran, l'ambasciatrice Paola Amadei ha appuntato tutto, ogni minimo dettaglio, su un taccuino, "è molto importante nel nostro lavoro tenere nota di tutto, di ogni cosa". Parole, impressioni, incontri, necessità, consigli: "L’ho portato con me sin dal primo giorno di questa crisi - r…
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Nella vicenda di Cecilia Sala, detenuta senza motivo in Iran, mi ha colpito il filo rosso che interseca la sua storia. La protagonista: un’ottima giornalista; la presidente del Consiglio (della quale non sono un sostenitore), dimostrazione di efficacia istituzionale e rispetto dei rapporti umani verso la famiglia della giornalista; la mamma della giornalista, colpita nell’affetto più grande, ma composta, fiduciosa nelle istituzioni e solida come l’acciaio; l’ambasciatrice italiana a Teheran: una professionista di valore.
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Brunella Bolloli Alessandrina, vivo a Roma dal 2002. Ho cominciato a scrivere a 15 anni su giornali della mia città e, insieme a un gruppo di compagni di liceo, mi dilettavo di mondo giovanile alla radio. Dopo l'università tra Milano e la Francia e un master in Scienze Internazionali, sono capitata a Libero che aveva un anno di vita e cercava giovani un po' pazzi che volessero diventare giornalisti veri.
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Paola Amadei, prima donna a guidare l'ambasciata di Italia nella Repubblica islamica, dopo otto mesi a Teheran si è trovata davanti la sfida più difficile: una connazionale arrestata senza accuse specifiche, prelevata in albergo e rinchiusa in una cella di isolamento del carcere di Evin, strumento di repressione dei dissidenti. Ora che Cecilia Sala è libera, per riconoscere i meriti della diploma…
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