Si parla tanto di tutela dei dati personali sul Web ma prendendo in esame le app per i dispositivi mobili, sembra regnare davvero il Far West. Uno studio indipendente mette in evidenza come ogni giorno milioni di dati degli utenti siano raccolti, scambiati e venduti senza una chiara consapevolezza da parte degli interessati. E ciò in barba alle disposizioni contenute nel Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) oltre che dei più basilari doveri in capo ai responsabili e ai titolari del…
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Approfondimenti:
I tempi di oggi sono super tecnologici, ma ciò comporta delle rinunce che spesso non ci vengono del tutto chiarite Gli smartphone sono ormai diventati strumenti indispensabili della nostra vita, non solo per la loro funzione basilare ma anche per le svariate applicazioni che dovrebbero rendere più facile la nostra vita. Le cosiddette App sono la vera svolta e possiamo dire che ce ne sono diverse e per ogni esigenza.
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In occasione del recente Data Privacy Day, Kaspersky ha messo in evidenza i rischi per la privacy, spesso trascurati, legati all'uso delle applicazioni più diffuse. Tra queste, ci sono i social media, le app di e-commerce, fitness e health tracking. Se da un lato queste applicazioni ci offrono numerose comodità, dall'altro raccolgono e condividono enormi quantità di dati personali, esponendo le persone a potenziali rischi per la sicurezza.
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Il tracciamento è sicuramente qualcosa che spesso autorizziamo senza saperlo, quindi inconsapevolmente, e che le applicazioni possono fare. Il problema maggiore di questo periodo è che siamo spesso sollecitati da una marea di informazioni e quindi non ci rendiamo nemmeno conto di cosa andiamo ad accettare, in modo particolare quando ci vengono effettuate quelle richieste per utilizzare un’applicazione a cui diamo permessi random senza capire bene cosa comporta.
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In occasione del Data Privacy Day, che si celebra oggi 28 gennaio, la società di cybersecurity NordVPN ha condiviso nuove informazioni sui rischi per la sicurezza derivanti da un uso poco attento delle app. Secondo i dati del National Privacy Test (NPT), per tutto il 2024, il 28% degli italiani non ha prestato attenzione alle Informative sulla privacy presenti nelle app scaricate. Con un utente medio di smartphone che ha più di 80 app installate, il rischio di violazione dei dati diventa considerevole.
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Gli esperti lo chiamano burnout da privacy, ed è il sintomo di molti utenti italiani che stanno cedendo alla stanchezza non proteggendo adeguatamente la loro vita digitale, trascurando così la propria sicurezza online. Infatti, secondo i dati del National Privacy Test (NPT) condotto da NordVPN, quasi un terzo degli utenti ignora consapevolmente i termini di servizi di app e piattaforme online, mettendo a rischio la propria sicurezza informatica
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Gli esperti lo chiamano burnout da privacy ed è il sintomo di molti italiani che stanno diventando troppo stanchi per proteggere adeguatamente la loro vita digitale, trascurando così la propria sicurezza online. Ad aver portato alla luce questa tendenza preoccupante è stato il Data Privacy Day 2025. Infatti, secondo i dati del National Privacy Test (NPT) condotto da NordVPN, quasi un terzo degli utenti ignora consapevolmente i termini di servizi di app e piattaforme online, mettendo a rischio la…
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