È quanto riferiranno mercoledì le associazioni che le rappresentano al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti (Lega) che le ha convocate al tavolo per discutere l'emergenza, con un occhio di riguardo a ceramica e vetro, "i settori più in sofferenza e meno protetti" Se il caro bollette mette in difficoltà tutto il sistema produttivo italiano, le pmi sono in ginocchio e rischiano di chiudere.
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3).In merito alle tariffe dell’energia elettrica, ad aver aumentato lo storico differenziale tra piccole e grandi imprese ha contribuito l’entrata in vigore, dal primo gennaio 2018, della riforma degli energivori. Possibilità che, ovviamente, alle piccole imprese è preclusa. L’effetto prodotto da questa, di fatto ha azzerato a queste ultime la voce “Oneri e Imposte”, ridistribuendola a carico di tutte le altre categorie di imprese escluse dalle…
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Mentre dopo il crollo registrato nell’ultima settimana dell’anno (-44% rispetto alla settimana precedente), nella prima settimana del 2020 (da lunedì 3 gennaio) il prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica (Pun) registrato dal Gme segna un rialzo del 9,7% a 208,53 euro/MWh “Il costo dell’energia per le imprese nel 2019 è stato di 8 miliardi, nel 2021 di 20 miliardi e la previsione per il 2022 è di 37 miliardi”.
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Rispetto al 2019, nel giro di tre anni, in base ad uno studio fatto dall'Ufficio studio della Cgia, il costo delle bollette elettriche per le aziende è raddoppiato Il caro bollette preoccupa le imprese che si troveranno quest'anno ad affrontare un raddoppio dei costi. Con quasi 633 milioni di euro di extra costo previsti nel 2022, il rincaro dei prezzi dell'energia peserà sui bilanci delle imprese liguri (e per 36 miliardi se si considerano le aziende sull'intero territorio…
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Tra i settori più colpiti ci saranno ovviamente i maggiori consumatori di energia tra cui il ramo della logistica e dei trasporti. L’aumento dei costi di produzione dovuti ai rincari registrati nel periodo attuale sono i più alti degli ultimi 15 anni e a cascata ricadono su settori fortemente interconnessi. ― Ammonta a quasi 36 miliardi di euro l'anno l'extra costo che le imprese italiane sosterranno quest'anno a causa dei rincari dell'energia elettrica.
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La percezione che ho è che manchi, in generale, la giusta consapevolezza da parte della politica, e non solo, di un vero e proprio pericolo di morte per il Paese. A tanto, infatti, ammonterebbe l’extra costo che le imprese italiane sosterranno quest’anno a causa dell’aumento del prezzo delle tariffe elettriche. I numeri sull’impennata dei costi dell’energia e del gas, in questi ultimi giorni, li abbiamo imparati a memoria.
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Subito dopo c’è il Veneto, con un extra costo pari a 3,9 miliardi di euro, l’Emilia Romagna con 3,5 miliardi e quindi il Piemonte con 2,9 miliardi di euro Secondo i dati elaborati dalla Cgia di Mestre nell’Isola si spenderà più del doppio rispetto al 2019. Un valore che si mantiene in linea con la media nazionale: nel 2022 si prevede che, in tutta Italia, le imprese spenderanno quasi 72 miliardi di euro, contro i quasi 36 miliardi del 2019.
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Anche in Europa le Pmi pagano di più. Concentrando l’attenzione solo sulle piccole imprese, dal confronto con le realtà produttive europee di pari dimensione emerge che in Italia i costi energetici sono tra i più elevati Possibilità che, ovviamente, alle piccole imprese è preclusa. “Se ancora ce ne fosse bisogno, questa è un’ulteriore dimostrazione che il nostro Paese non è a misura di piccole imprese.
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E le imprese italiane di dimensioni contenute son più svantaggiate delle “colleghe” del resto d’Europa. Per. 15.01.2022, Sputnik Italia. 2022-01-15T13:16+0100. 2022-01-15T13:16+0100. 2022-01-15T13:16+0100. gas. elettricita. bollette. /html/head/meta[@name='og:title']/@content /html/head/meta[@name='og:description']/@content. https://cdnnit1.img.sputniknews.com/img/752/23/7522341_0:157:3084:1892_1920x0_80_0_0_7b688aa253e883e5450d188049387b34.
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Rispetto alla media Ue, invece, i nostri piccoli imprenditori pagano mediamente il 15% in più. - VENEZIA, 15 GEN - Le piccole aziende pagano l'energia elettrica il 75,6% e il gas il 133,5% in più delle grandi. Riguardo al costo del gas, invece, sono al terzo posto (dopo Finlandia e Portogallo) per la tariffa più alta (+7,6%). Per quella del gas, invece, se in Italia l'incidenza percentuale della tassazione sul costo totale a carico delle Pmi è del 27%, nell' Area euro si attesta al 25% Nel primo…
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Questa emergenza tocca chiunque e tutte le filiere, un dramma per famiglie e imprese. Le aziende sono in grave sofferenza con rincari che variano dal 150 fino al 500 per cento rispetto alle bollette dello scorso anno. Alcuni settori hanno già fermato la produzione e molti imprenditori rischiano – tra crisi pandemica, caro materie prime ed energia – di chiudere per sempre le proprie attività. “Il caro energia ha caratteristiche strutturali, altro che emergenza congiunturale.
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• Anche in Europa paghiamo di più. Concentrando l’attenzione solo sulle piccole imprese, dal confronto con le realtà produttive europee di pari dimensione emerge che in Italia i costi energetici sono tra i più elevati. Se ancora ce ne fosse bisogno, questa è un’ulteriore dimostrazione che il nostro Paese non è a misura di piccole imprese. Quando analizziamo il costo del gas, invece, tra i Paesi dell’Area euro le Pmi italiane sono al terzo posto (dopo…
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Tra tutti i paesi dell’Area euro solo rispetto alla Germania le nostre imprese pagano in meno (del 12,6%). Per quella del gas, invece, se in Italia l’incidenza percentuale della tassazione sul costo totale a carico delle Pmi è del 27%, nell’area euro si attesta al 25% Rispetto alla media Ue, invece, i nostri piccoli imprenditori pagano mediamente il 15% in più. Riguardo al costo del gas, invece, sono al terzo posto (dopo Finlandia e Portogallo) per la tariffa più alta (+7,6%).
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Possibilità che, ovviamente, alle piccole imprese è preclusa. Quando si analizza il costo del gas, invece, tra i Paesi dell'Area euro le Pmi italiane sono al terzo posto (dopo Finlandia e Portogallo) per la tariffa più elevata Secondo gli ultimi dati Eurostat relativi al primo semestre 2021, infatti, le piccole aziende pagano l'energia elettrica il 75,6% e il gas addirittura il 133,5% in più delle grandi.
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Ci sono imprese che pagano luce e gas uno sproposito rispetto ad altre. Leggi anche: Bonus casa 2022: quelli senza antifrode e quelli che te la fanno acquistare. Per le piccole industrie sopravvivere diventa più difficile E’ Today a riportare il grave allarme lanciato da Cgia che utilizza i dati Eurostat per sottolineare come la stangata dell’energia non colpisca tutti allo stesso modo. La stangata sull’energia è una minaccia pesantissima per gli italiani, ma Cgia sottolinea delle…
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Tra tutti i paesi dell'Area euro, infatti, si legge ancora nella nota, solo rispetto alla Germania le nostre imprese pagano in meno (del 12,6%) «Un'ulteriore dimostrazione che il nostro Paese non è a misura di piccole imprese. Anche nel confronto con l'Europa le pmi italiane sono quelle che pagano di più in termini di costi energetici. E ormai, annota ancora Cgia, "si lavora di notte": una scelta, si legge ancora nel…
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Per il gas invece, ricorda la Cgia, il divario tariffario è riconducibile al fatto che tutte le grandi imprese ricevono dai fornitori delle offerte personalizzate con un prezzo stabilito su misura e sulla base delle proprie necessità. Assieme all'andamento del costo della materia prima, in Italia la componente fiscale è l'altra voce che contribuisce in maniera determinante ad innalzare il costo delle tariffe.
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Sono le tessere di un puzzle che non si riesce a comporre Lo annuncia, con estremo allarme, il vicepresidente di Confindustria Maurizio Marchesini: «37 miliardi sono un livello insostenibile per le nostre imprese - avverte – così non ce la possiamo fare. Sempre da Confindustria, il delegato per l’energia Aurelio Regina osserva che quella botta da 37 miliardi «è come se un’intera Finanziaria fosse stata scaricata sulle spalle delle industrie italiane».
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(foto di Adnkronos) “Il Governo agisca subito, perché è una tempesta perfetta“, gli fa da coro l’Associazione degli industriali. Gli interventi messi in campo finora dal Governo non hanno investito il 70% delle pmi, quindi serve affrontare il problema attraverso azioni immediate e con una strategia di medio-lungo periodo”. “Occorre sicuramente – ribadisce Marchesini – che i Ministeri competenti aprano un tavolo a cui auspichiamo di essere convocati per dare il nostro contributo, perché ci…
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La stima al rialzo sulla “bolletta” 2022 potrebbe provocare uno shock nel settore energetico e diventare un problema per tutte le filiere. “Il costo preventivato di 37 miliardi – spiega il vicepresidente – è un livello assolutamente insostenibile per le nostre imprese. Confindustria chiede inoltre che “il governo agisca subito” per scongiurare uno scenario che definisce “tempesta perfetta”. Gli interventi messi in campo finora dal governo non hanno investito il 70% delle pmi…
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L’aumento dei costi sull’energia si sta ritorcendo come un boomerang anche sui bilanci di tutte le aziende e potrebbe portare presto a un totale stallo delle produzioni. Un rincaro mastodontico sulla bolletta 2022, che potrebbe portare gli imprenditori italiani a trasferire la produzione all’estero. In effetti, dalla stima di Confindustria emerge che se “il costo dell’energia per le imprese nel 2019 è stato di 8 miliardi, nel 2021 di 20 miliardi, la…
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Si rischia, oltre alla delocalizzazione, anche “il blocco della produzione – avverte Marchesini -, che sta già avvenendo in alcuni settori. Le imprese italiane pagheranno nel 2022 una bolletta energetica di 37 miliardi, quasi il doppio del 2021 (quando erano 20 miliardi) e oltre 4 volte il 2019 (quando erano 8). Aumento bollette, il costo per le imprese. Lo shock nel settore energetico “è un problema per tutte le filiere.
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A fare i calcoli è Confindustria che riporta i dati degli anni precedenti: se nel 2019 l’energia costava alle aziende 8 miliardi, nel 2021 si era già saliti a 20. Il mondo della ceramica, della carta e il siderurgico stanno fermando gli impianti o producendo a ritmi molto ridotti». A tanto ammonterà il costo dell’energia per le imprese nel 2022, anno che si preannuncia segnato dall’inflazione galoppante e dalla crisi delle materie prime.
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el momento sbagliato, nell’anno della variante Omicron, le imprese italiane fronteggeranno uno shock energetico di dimensioni forti, inquietanti. Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali, assicura che il governo non si volterà dall’altra parte: «Lavoreremo, anzi, per aiutare famiglie e aziende» Per l’energia elettrica, l’Ufficio Studi della Cgia di Mestre stima una spesa aggiuntiva di 36 miliardi di euro (nel 2022 rispetto al 2019).
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