Oggi esame ricorso su scarcerazione…"

Ad essere esaminato è un ricorso dei legali di Zaky contro la detenzione di 15 giorni decisa l'8 febbraio: se accolto, Patrick George verrà scarcerato altrimenti resta fissata l'udienza del 22 febbraio in cui i giudici decideranno se prorogare o meno la custodia cautelare di altri 15 giorni in base all'eventuale necessità di ulteriori indagini. . - MANSURA (EGITTO), 15 FEB - Si tiene stamane al vecchio Palazzo di giustizia di Mansura sul delta del Nilo, un'udienza di riesame in cui si decide sul provvedimento di custodia cautelare… Leggi

E l’artista risponde ai sostenitori increduli sul social: “Adesso e’ tutto risolto… Nessuno si ricordera’ di Patrick e Giulio”. Il murales raffigurava Giulio Regeni abbracciato a Patrick Zaky, lo studente dell’Universita’ di Bologna arrestato pochi giorni fa in Egitto con l’accusa di terrorismo e sottoposto, a detta dell’ong Eifr, a diverse torture tra cui l’elettroshock. L’opera, nonostante l’ubicazione ‘provocatoria’, e’ sopravvissuta per tre giorni ma da ieri sera risulta scomparsa. Leggi

Su Instagram la street artist Laika ha denunciato che qualcuno ha cancellato il suo murales dedicato a Giulio Regeni e a Patrick George Zaki. Continua a leggere. . “Qualcuno lo ha rimosso… faceva così tanta paura? I Testi di tutte le canzoni del Festival di Sanremo 2020 TUTTE LE CANZONI DI SANREMO 2020. Rimosso il murales dedicato a Zaki e Regeni, l’autrice: “Faceva così tanta paura?”. . “Qualcuno lo ha rimosso… faceva così tanta paura? Su Instagram la street artist Laika… Leggi

Così su Instagram la street artist Laika denuncia la rimozione del murales che aveva realizzato martedì e che raffigurava un abbraccio del ricercatore italiano Giulio Regeni allo studente egiziano Patrick George Zaky, arrestato al Cairo una settimana fa, corredato dalla frase "Stavolta andrà tutto bene" e dalla parola "libertà". Finalmente non lo vedrà mai più nessuno". - BOLOGNA, 14 FEB - "'Qualcuno' lo ha rimosso. Leggi

Intendiamo ricordare che anche il caso di Giulio Regeni aspetta di essere chiarito e risolto per le responsabilità da individuare e per la giustizia da rendere a Giulio e alla sua famiglia". Lo chiede con forza – con un ordine del giorno – l’Assemblea generale della Cgil di Bologna dove studia il giovane ricercatore e attivista per i diritti umani. Immediata liberazione di Patrick George Zaki e verità sui mandanti, gli esecutori e i depistaggi relativi all’omicidio di Giulio Regeni. Leggi

I genitori di Giulio Regeni. "Andate a vedere cosa ha detto Di Maio nel 2016 su Giulio quando era all'opposizione. ha chiesto sui social la street artist Laika denunciando la rimozione del murales realizzato in via Salaria, sul muro che circonda Villa Ada, a pochi passi dall'ambasciata d'Egitto. Purtroppo chi entra nei palazzi camminando sui tappeti non sente il suono dei propri passi e perde il contatto con la realtà. Leggi

Lo ha detto Paola Regeni, alla presentazione del libro "Giulio fa cose" a Genova, riferendosi anche all'attuale ministro degli Esteri del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio. Regeni,madre:vergogna uomini al potere. Condividi. 23.26 "Chi entra nei palazzi cambia. Purtroppo come dicevo prima chi entra nei palazzi camminando sui tappeti non sente il suono dei propri passi e perde il contatto con la realtà", ha aggiunto. Leggi

Chi entra nei palazzi cambia. Regeni, la madre: “Andate e vedere cosa diceva Di Maio nel 2016 su Giulio e cosa ha detto in questi giorni. Lo ha detto Paola Regeni, alla presentazione del libro Giulio fa cose a Genova. Nel corso della presentazione del libro 'Giulio fa cose', Paola Deffendi critica l'atteggiamento del ministro degli Esteri, a suo parere troppo permissivo nei confronti del regime del Cairo Leggi

Al presidio hanno aderito tante Associazioni:. ADI Padova, Amnesty International Padova, Anpi Padova, Arci Padova, Arcigay Tralaltro Padova, Associazione Incontrarci Padova, Assopace Padova, Asu Padova Centro Donna Padova Cgil Padova, Studenti Per Udu Padova, Il Sindacato Degli Studenti, Spi Cgil Padova, Tetris APS, Partito Democratico di Padova, Giovani Democratici Padova, Liberi e Uguali Padova, Articolo Uno - Padova, Sinistra Italiana - Padova, Mediterranea, Libera -… Leggi

Per la madre di Regeni, l’ex capo politico del Movimento 5 Stelle ha cambiato idea una volta entrato “nel palazzo”. Anche il padre di Giulio Regeni, Claudio, esprime tutta la sua amarezza per il comportamento tenuto dal Governo. Chi entra nei palazzi cambia. La madre di Giulio Regeni non le manda a dire al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “L’ambasciatore non viene richiamato, cosa che stiamo chiedendo da tempo – spiega – il Governo egiziano non sta rispondendo alla… Leggi

“In questi anni abbiamo girato per molti Palazzi, e i pavimenti sono tutti ricoperti di tappeti , è una metafora perfetta dell’idea che mi sono fatta di gran parte dei politici, che stando lì dentro finiscono non sentire il suono dei propri passi e perde il contatto con la realtà”. Il riferimento di Paola Deffendi , mamma di Giulio Regeni , durante la presentazione del libro “ Giulio fa cos e” riguarda anche il ministro degli esteri Di Maio… Leggi

Purtroppo come dicevo prima chi entra nei palazzi camminando sui tappeti non sente il suono dei propri passi e perde il contatto con la realtà. «Andate a vedere cosa ha detto Di Maio nel 2016 su Giulio quando era all'opposizione. Lo ha detto Paola Regeni, alla presentazione del libro «Giulio fa cose» a Genova. Chi entra nei palazzi cambia. Giulio Regeni, l'attacco di mamma Paola al ministro degli Esteri Luigi Di Maio: «Chi entra nei palazzi cambia… Leggi

La Cgil invita infine a sottoscrivere l’appello di Amnesty International "per il rispetto dei diritti umani universali e affinché Patrick George Zaki possa ritornare sano e salvo qui a Bologna per proseguire i suoi studi e perseguire la sua personale libertà. Intendiamo ricordare che anche il caso di Giulio Regeni aspetta di essere chiarito e risolto per le responsabilità da individuare e per la giustizia da rendere a Giulio e alla sua famiglia". Leggi

Tutto è rimandato a sabato 22 quando lo studente tornerà in aula per l'udienza sulle accuse. Patrick in aula è pallido, ha una manetta. Una sola perché l'altra, quella che lo teneva legato a un altro prigioniero, gli è stata tolta prima di entrare in aula. Quattro avvocati, poliziotti, impiegati del tribunale e i rappresentanti delle ambasciate di Italia, Canada e Svezia. Racconta l'arresto, la paura, la benda che gli copre… Leggi

“Qualcuno” lo ha rimosso... faceva così tanta paura? #freepatrick #freepatrickzaky #veritapergiulioregeni #laika #parlatedipatrick. Un post condiviso da Laika (@laika_mcmliv) in data: 13 Feb 2020 alle ore 11:34 PST Finalmente non lo vedrà MAI più nessuno 😉😉😉. Leggi

Così su Instagram la street artist Laika denuncia la rimozione del murales che aveva realizzato martedì e che raffigurava un abbraccio del ricercatore italiano Giulio Regeni allo studente egiziano Patrick George Zaky, arrestato al Cairo una settimana fa, corredato dalla frase «Stavolta andrà tutto bene» e dalla parola «libertà». L’artista lo aveva realizzato a Roma in via Salaria, sul muro che circonda Villa Ada, a pochi passi dell’Ambasciata d’Egitto. Leggi

L'artista lo aveva realizzato a Roma in via Salaria, sul muro che circonda Villa Ada, a pochi passi dall'Ambasciata d'Egitto. "Qualcuno lo ha rimosso... faceva così tanta paura? Il poster ha messo paura a 'qualcuno' evidentemente. Il murales era corredato dalla frase "Stavolta andrà tutto bene" e dalla parola "libertà". Laika: “Il poster ha messo paura a qualcuno”. L'opera, conferma l'artista Laika all'ANSA, è stata rimosso ieri ma non si sa quando di preciso. Leggi

Su Instagram la street artist Laika ha denunciato che qualcuno ha cancellato il suo murales dedicato a Giulio Regeni e a Patrick George Zaki, lo studente arrestato al Cairo una settimana fa. La famiglia e i suoi avvocati sono riusciti a vedere il ragazzo per solo un minuto nelle scorse ore. Regeni e Zaki erano stretti in un abbraccio e sopra la frase: "Stavolta andrà tutto bene". L'opera era stata realizzata in via Salaria, sul muro di cinta di Villa Ada e a… Leggi

«Fa più rumore così» si legge fra i commenti sotto alla foto in cui si vede lo spazio lasciato dalla figura rimossa. Con queste parole la street artist romana Laika ha denunciato su Instagram la scomparsa del murale che aveva realizzato nella notte fra il 10 e l'11 febbraio sul muro che circonda villa Ada, a un passo dall'Ambasciata d'Egitto. Rimossa nella notte fra il 13 e il 14 febbraio l'immagine di Zaky abbracciato da Regeni. Leggi

Purtroppo come dicevo prima chi entra nei palazzi camminando sui tappeti non sente il suono dei propri passi e perde il contatto con la realtà. "Andate a vedere cosa ha detto il ministro Luigi Di Maio nel 2016 su Giulio quando era all'opposizione. La madre di Regeni ha commentato così la presa di posizione del ministro degli Esteri a favore del permanere dell'ambasciatore italiano al Cairo nonostante l'arresto e le torture allo studente egiziano Patrick George Zaki, fermato… Leggi

"Fa parte della serie di chi entra nei ‘palazzi', cammina sui tappeti rossi, e cambia", attacca Deffendi. Lo stesso vale per l’aiuto che possiamo dare a Patrick Zaki, proprio per il fatto che al Cairo l'Italia c'è". "Andate a vedere che cosa ha detto Di Maio nel 2016 su Giulio quando era all'opposizione e che cosa dice in questi giorni da ministro su Zaky. Abbiamo fatto lo stesso a livello europeo, chiedendo che l’Unione segua tutti i passaggi del… Leggi

Il poster ha messo paura a "qualcuno", evidentemente. Fortunatamente ci hanno impiegato tanto: l'abbraccio di Giulio e Patrick è entrato nelle case di tutti contribuendo ad alzare il livello di attenzione sul caso Zaky. Restano le foto dell'opera che ormai ha fatto il giro del mondo. Così scrive la street artist romana Laika, autrice del poster di denuncia sul caso Patrick Zaky. L'opera, comparsa 3 giorni fa accanto all'Ambasciata d'Egitto di Roma, su via Salaria, raffigurava… Leggi

Così la mamma di Giulio Regeni, Paola Deffendi, ha commentato la presa di posizione del ministro degli Esteri Luigi Di Maio a favore del permanere dell'ambasciatore italiano al Cairo. Il padre di Regeni: "Resistenza politica italiana nella ricerca della verità". "La resistenza della politica italiana nella ricerca di verità su Giulio la sentiamo, se è stato rimandato al Cairo l'ambasciatore è proprio perché ci sono gli interessi dell'Italia nei confronti dell'Egitto, aspetti economici, investimenti, giacimenti e… Leggi

Il poster ha messo paura a 'qualcuno' evidentemente. "Qualcuno lo ha rimosso... Quella sagoma bianca, quell'ombra che rimane fa quasi più rumore di prima. Faceva così tanta paura? "Era più che prevedibile - afferma - Fortunatamente ci hanno impiegato tanto: l'abbraccio di Giulio e Patrick è entrato nelle case di tutti contribuendo ad alzare il livello di attenzione sul caso Zaky. Leggi

E' vergognoso". "Andate a vedere che cosa ha detto Di Maio nel 2016 su Giulio quando era all'opposizione e che cosa dice in questi giorni da ministro su Zaky. E da anni porta avanti una lotta “per ottenere verità e giustizia per Giulio e per tutti i Giulio d’Egitto”. Così la mamma di Giulio Regeni, Paola Deffendi, stasera a Genova commenta la presa di posizione del ministro degli Esteri Luigi Di Maio a favore del permanere dell'ambasciatore italiano al Cairo Leggi

«La rimozione era più che prevedibile – dice Laika -. Il murales dellartista Laika che raffigura Giulio Regeni insieme a Patrick George Zaki su via Salaria nei pressi dell’ambasciata egiziana, Roma 11 febbraio 2020. Fortunatamente ci hanno impiegato molto: l’abbraccio tra i due è entrato nelle case di tutti contribuendo ad alzare il livello di attenzione sul caso Zaki». Tre giorni fa era apparso sul muro dell’ambasciata d’Egitto in via Salaria, a Roma, un… Leggi

«Di Maio fa parte della serie di chi entra nei palazzi, cammina sui tappeti rossi, e cambia». A usare queste dure parole contro il ministro degli Esteri è Paola Deffendi, la mamma di Giulio Regeni. «Andate a vedere che cosa ha detto Luigi Di Maio nel 2016 su Giulio quando era all’opposizione e che cosa dice in questi giorni da ministro su Zaki. «L’auspicio è che il governo italiano si faccia sentire interrompendo ogni relazione col Cairo, a partire dall’immediato ritiro del nostro… Leggi

Il murales raffigurava Giulio Regeni abbracciato a Patrick Zaki, lo studente dell’Università di Bologna arrestato pochi giorni fa in Egitto con l’accusa di terrorismo e sottoposto, a detta dell’ong Eifr, a diverse torture tra cui l’elettroshock. Finalmente non lo vedrà mai più nessuno» ha avvertito su Instagram venerdì la street artist romana Laika, autrice di un murales realizzato tre giorni fa vicino all’ambasciata d’Egitto a Roma, in via Salaria. Leggi

Al centro della polemica, la rimozione del murales che aveva realizzato martedì e che raffigurava un abbraccio del ricercatore italiano Giulio Regeni allo studente egiziano Patrick George Zaky, arrestato al Cairo una settimana fa, corredato dalla frase «Stavolta andrà tutto bene» e dalla parola «libertà». Qualcuno che ha mostrato tutta la sua debolezza con questo gesto. Finalmente non lo vedrà mai più nessuno, qualcuno lo ha rimosso», denuncia lo street artist… Leggi

″’Qualcunò lo ha rimosso... faceva così tanta paura? Il poster ha messo paura a ‘qualcuno’ evidentemente. L’opera, conferma l’artista Laika all’ANSA, è stata rimosso ieri ma non si sa quando di preciso. Il suo, aveva dichiarato, era “un piccolo gesto” per fare “da stimolo ai media per accendere ancora di più i riflettori sulla vicenda di Zaky”. L’artista lo aveva realizzato a Roma in via Salaria, sul muro che circonda Villa Ada, a pochi passi dall’Ambasciata d’Egitto. Leggi

Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Febbraio 2020, 18:41. Leggi

VIDEO / Gli studenti uniti per Patrick. Intanto crescono sempre di più la mobilitazione e la pressione sull'Egitto. Il ragazzo è in condizioni di detenzione "meno favorevoli" rispetto all'altro luogo, riferiscono, ma "non è stato maltrattato". Il 15 febbraio si discuterà il ricorso dei legali di Zaki contro la detenzione di 15 giorni decisa l'8 febbraio. Anche per questo ci mobiliteremo insieme a sindacati, studenti, laici e religiosi durante la marcia, per chiedere di… Leggi

Perché Giulio era un cittadino italiano, un cittadino europeo che aveva scelto lo studio e la cultura come strumento di solidarietà e giustizia sociale. Domani pomeriggio, venerdì, la Libreria Feltrinelli ospita la presentazione di “Giulio fa cose”, il libro scritto per chiedere verità e giustizia dai genitori Regeni, Paola e Claudio. La battaglia della famiglia di Giulio Regeni fa tappa a Genova, a quattro anni dalla morte del ricercatore di Fiumicello, proprio nelle ore in cui il mondo si mobilita per un altro caso… Leggi