Secondo quanto riportato dal quotidiano Huffington Post, il 30 aprile 2020 si verificò l'omicidio nella casa familiare a Collegno, un comune nell'hinterland Torinese. Inoltre, alla domanda se rifacesse tutto quanto, Alex, commosso e turbato, in aula ha risposto che "Avrei voluto morire Io piuttosto che uccidere mio padre Il papà Giuseppe, un operaio 52enne, è stato descritto come “irascibile, aggressivo, molesto e ossessionante, nonché dagli atteggiamenti violenti e…
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ALEX POMPA: ha Ucciso il Padre per…"
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La donna ha parlato durante una pausa dell’udienza: in giornata è attesa la sentenza. Alex Pompa (a sinistra) con il fratello Loris. «Spero sia fatta giustizia e mio figlio venga assolto, vogliamo solo vivere una vita normale». di Simona Lorenzetti. Il ragazzo uccise il padre violento. «Speriamo che i giudici capiscano che non meritavamo tutto questo, che Alex venga assolto e possa così vivere un po’ di vita normale che fino ad ora non ha avuto», ha aggiunto in una pausa…
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La giuria popolare della Corte d’Assise di Torino ha applicato una legge che sta prima del codice: l’evidenza del bene e del male. Alex adesso dice di «essere contento», che avrà una vita normale con la mamma e con il fratello La sentenza letta ieri a Torino in Corte d’Assise ne porta l’eco: quello di Alex non è stato l’omicidio di papà Giuseppe, ma un gesto da cavaliere antico. Voleva la morte della mamma e del fratello che amava, Alex gli si è buttato addosso, ammazza prima me, se sei capace.
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Lo stesso imprenditore ha anche spiegato come ogni quindici giorni telefonasse al giovane per sentire come stesse, facendosi raccontare l'evolversi della vicenda giudiziaria E' stato lui a scegliere l'avvocato Claudio Strata e sarà lui a pagare le spese legali del processo. Al momento della pronuncia, da parte del giudice della Corte d'Assise, della sentenza di assoluzione di Alex Pompa, in aula a Torino c'era anche Paolo Fassa Bortolo, imprenditore trevigiano a…
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I fatti risalgono al 30 aprile 2020 a Collegno, vicino a Torino, quando Alex Pompa uccise il padre. L’uomo era molto violento, quotidianamente minacciava sia la moglie che i loro due figli. Stanco dei maltrattamenti del padre il giovane ragazzo di soli vent’anni si scagliò con violenza contro di lui. Il ragazzo è finalmente libero, la Corte d’Assise di Torino ha infatti stabilito che ‘il fatto non costituisce reato’.
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Il verdetto ufficiale è stato decretato: il giovane Alex Pompa è stato assolto, dopo essere stato accusato di omicidio volontario nei confronti del padre. Alex, 19 anni, ha ucciso il padre con 34 coltellate per difendere la madre e il fratello dagli ennesimi atti di violenza, che l’uomo riservava spesso a tutta la sua famiglia. Dopo essere stato condannato per omicidio volontario, ieri è stato assolto con formula piena.
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«E’ tutto così strano, non ho avuto ancora il tempo per metabolizzare, voglio solo andare a casa, è stata una giornata intensa, pesante, solo a casa saprò metabolizzare». Sono le prime parole di Alex Pompa dopo la lettura della sentenza di assoluzione perché il fatto non costituisce reato Alex intervenne nell’alterco fra i genitori e vibrò al padre 34 fendenti con 6 coltelli da cucina diversi. – È stato assolto perché il fatto non costituisce reato Alex…
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Da oltre 10 anni l’uomo era violento con la moglie e con i due figli Alex e Loris. La famiglia Pompa da anni viveva in balia del padre Giuseppe, un uomo violento, geloso e possessivo all’inverosimile nei confronti della moglie Maria. “Noi non abbiamo mai vissuto momenti tranquilli Alex Pompa, assolto dopo l’uccisione del padre, spiega come si sente e cosa farà ora che è fuori dal carcere. Il responsabile dell’omicidio Alex Pompa, è stato…
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Raramente una sentenza di assoluzione aveva scatenato un’onda di consenso tanto potente e spontanea come quella che mercoledì è stata pronunciata dalla Corte d’assise di Torino. “Il fatto non costituisce reato”: il 30 aprile del 2020, Alex Pompa ha ucciso il padre per difendere se stesso, la madre Maria ed il fratello Loris. In occasione della. Su Luna Nuova di venerdì 26 novembre 2021 Accolta la tesi della difesa: respinta la richiesta del Pm, Alessandro Aghemo, di condannare il giovane a 14 anni.
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Alex Pompa assolto, la madre: “Se avessi denunciato mio marito sarei morta”. Maria Cotoia, madre di Alex Pompa, ventenne che il 30 aprile dell’anno scorso ha ucciso il padre Giuseppe a Collegno per difenderla, ha spiegato la situazione da incubo che stavano vivendo. Maria Cotoia, madre di Alex Pompa, assolto dopo aver ucciso il padre per difenderla, ha dichiarato che se avesse denunciato il marito sarebbe morta.
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Ed alla domanda su cosa sarebbe potuto accadere se lei avesse denunciato, la donna ha replicato senza pensarci su oltre: “Sarei morta”. Clicca qui per il video. Era il 30 aprile dello scorso anno quando Alex Pompa, appena maggiorenne, a Collegno (Torino) uccise il padre Giuseppe per difendere la madre dall’ennesima aggressione. Alex ha già pagato nel corso della sua vita”, aveva commentato la madre subito dopo l’assoluzione del figlio dall’accusa di omicidio volontario…
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Alex Pompa è stato assolto perché il fatto non costituisce reato. Parole dell’avvocato Claudio Strata, legale difensore di Alex Pompa. «Sappiamo quello che abbiamo vissuto, abbiamo visto l’inferno e la morte in faccia», ha detto Loris Pompa, fratello dell’imputato. Sono usciti nel peggiore dei modi, ma Alex non ha nessuna colpa e responsabilità per quello che succedeva in quella casa» È stato assolto Alex Pompa, il 19enne che il 30 aprile 2020 uccise a coltellate il padre a Collegno, nel…
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E c’è il delicato tentativo di conciliarle. C’è la legge. C’è il caso concreto con la sua realtà complessa. Un compito affidato alla Corte d'Assise che ha giudicato Alex Pompa, il ragazzo che il 30 aprile 2020 ha ucciso il padre Giuseppe per difendere mamma e fratello dall’ennesima aggressione. I giudici l’altro ieri l’hanno assolto perché «il fatto non costituisce reato»
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Alex Pompa assolto dopo aver ucciso il padre, la madre: “Se avessi denunciato sarei morta” “Oggi alle donne che vivono nella mia stessa situazione dico di denunciare” dice ancora Maria Cotoia, madre di Alex Pompa, il ragazzo assolto dopo aver ucciso il padre per difendere la stesa genitrice. Alex Pompa assolto. Lo stesso pm aveva comunque acconsentito ad una riduzione di pena per la seminfermità di Alex, invitando la Corte a valutare la concessione delle…
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I tre europarlamentari catalani avevano presentato ricorso dopo l’arresto di Puidgemont avvenuto a Alghero, in Sardegna, il 23 settembre scorso. (LaPresse) – Il vice presidente del Tribunale dell’Unione europea ha rigettato la nuova domanda di sospensione della revoca dell’immunità parlamentare di Carles Puigdemont i Casamajó, Antoni Comín i Oliveres e Clara Ponsatí i Obiols. Torino, 26 nov. Il tribunale ha respinto la richiesta perchè “nessuno degli elementi di prova addotti dai deputati rimette in discussione…
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Bruxelles, 26 nov. (LaPresse) - .
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Se non fosse per lui, oggi non sarei qui" - ha dichiarato la madre del ragazzo durante la difesa in aula Fonte foto Ansa. Alex uccise il padre violento per proteggere sua madre. "Alex ci ha difesi": per il tribunale il ragazzo viene assolto. Un gesto estremo, sicuramente da incriminare, ma "liberatorio" nei confronti di quel padre che da tempo costringeva Alex, sua madre e il fratello a vivere nel terrore.
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La risposta della Procura, a chi chieda se verrà presentato ricorso contro l’assoluzione di Alex Pompa, è questa. Perché questa è la “formula” con cui si aprono quasi tutti i commenti dell’accusa e della difesa dopo una sentenza. Ma anche perché in questo caso, visto il clamore mediatico che ha avuto la vicenda e la portata giuridica che potrebbe avere, ogni parola va misurata. «Leggeremo le motivazioni e poi decideremo».
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Questo video contiene contributi www.raiplay.it «Se avessi denunciato sarei morta — spiega la donna — Penso che si debbano tutelare di più le donne dopo che denunciano di essere vittime di violenza”. Maria Cotoia — madre di Alex Pompa, il ragazzo assolto dopo aver ucciso il padre con 34 coltellate per difendere la madre — lancia un appello tramite il Tg1 raccontando la sua storia.
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La madre, Maria Cutoia, in lacrime ha detto di essere “contentissima” e ha aggiunto: “Finalmente, ce lo meritiamo, grazie a tutti” “Avevo sentito questa storia al telegiornale ed ero rimasto impressionato dal fatto che gli insegnanti spendessero tante buone parole per lui – ha commentato Fassa -. “Il fatto non costituisce reato”. Alex Pompa, il 20enne che uccise il padre violento a Collegno, comune nel torinese, è stato assolto in primo grado…
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Da oltre un anno segue con dedizione l’evolversi della vita di Alex, da quando ha deciso che questo giovane aveva bisogno di qualcuno che credesse in lui. «Per me è come un nonno», dice con voce sommessa mentre Fassa lo prende sottobraccio e gli rivolge un sorriso paterno Si chiama Paolo Fassa Bortolo, ha 80 anni ed è un imprenditore trevigiano. C’è un «angelo custode» nella vita di Alex Pompa. Un ragazzo che aveva bisogno di aiuto.
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Alex: «Per me è come un nonno» Ha dieci nipoti e ora anche Alex non nasconde di essersi affezionato a lui Fassa Bortolo è considerato il «re del calcestruzzo» e nella sua carriera — ha festeggiato da poco i 60 anni di attività — ha costruito un impero con oltre 16 stabilimenti sparsi in tutto il territorio nazionale. Si chiama Paolo Fassa Bortolo, ha 80 anni ed è un imprenditore trevigiano. Paolo Fassa Bortolo e Alex Pompa assieme alla madre subito dopo la sentenza.
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Ora avremo una vita finalmente vera, normale, come tutti i ragazzi con una madre e un fratello accanto. Alex Pompa aveva ucciso il padre violento sferrandogli 34 coltellate, usando sei coltelli diversi, spezzando la lama nell’ultimo fendente mortale. Ringrazio la Corte: abbiamo sempre confidato nella giustizia e abbiamo sentito davvero il supporto di tutti nonostante tanti momenti duri. È stato assolto perché il fatto non costituisce reato Alex Pompa, lo studente diciannovenne che il 30 aprile 2020, a…
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In un'escalation di disperazione, quella sera di aprile, le mani vanno sui coltelli da cucina e ad avere la meglio è Alex che uccide il padre con ferocia: con 34 colpi inferti con 6 coltelli differenti. coltellate al padre per difendere la madre e, dopo l'arresto, la richiesta da parte del PM di 14 anni di carcere. La vittima prediletta è Maria, la madre di Alex e del fratello Loris. Per questa efferatezza la richiesta della procuratrice non può essere che di 14 anni di carcere con un'attenuante lieve…
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È stata la prima volta che giocavamo insieme», ha detto il giovane, rivolgendosi alla Corte d’Assise, durante un’udienza del processo. La newsletter del Corriere Torino Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Torino e del Piemonte iscriviti gratis alla newsletter del Corriere Torino I giudici del Riesame, infatti, gli avevano concesso gli arresti domiciliari in casa di un compagno di scuola. Dal giorno del delitto, Alex ha trascorso…
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Il 24 novembre, alla vigilia della Giornata contro la violenza sulle donne, Alex è stato assolto ‘perché il fatto non costituisce reato’. L’occasione fu l’ordinanza con cui revocò gli arresti domiciliari. È quanto scrisse la Corte di assise di Torino – senza alcuna anticipazione di giudizio – lo scorso 22 ottobre nel motivare la revoca degli arresti domiciliari al giovane imputato. “Ci tengo a ringraziare questa corte”, aveva detto il ventenne…
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Assolto perché il fatto non costituisce reato: Alex Pompa, il 30 aprile 2020, appena maggiorenne in un’abitazione di Collegno aveva ucciso il padre, Giuseppe Pompa, 52enne operaio. La sentenza è stata pronunciata ieri sera dalla Corte di Assise di Torino dopo quasi sei ore di Camera di consiglio. In mattinata l’avvocato difensore aveva fatto ascoltare in aula alcune registrazioni che risalivano ai giorni precedenti l’omicidio, in cui si udivano le pesanti…
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Un delitto d'impeto, per difendere la madre dal padre violento Uccise il padre a coltellate per difendere la madre: Alex Pompa è stato assolto dalla Corte d'Assise di Torino. Assolto Alex Pompa, uccise il padre a coltellate per difendere al madre. Tutti ci speravano, soprattutto la madre, e alla fine è arrivata l'assoluzione. Alex Pompa è stato assolto dalla Corte di Assise di Torino in quanto il fatto non costituisce reato.
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Non nasconde le lacrime, frutto dell'emozione di aver deciso di aiutare Alex senza nemmeno conoscerlo, e questa assoluzione è anche merito suo. "Quando ho saputo quello che era successo dal telegiornale, ho subito pensato che a uccidere fosse stato un ragazzo drogato o sbandato "In lui ho sempre creduto e sono felice che la giustizia oggi abbia trionfato " spiega Paolo Fassa Bortolo, facoltoso imprenditore veneto, il benefattore che ha cambiato il…
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Il verdetto. Il padre Giuseppe, 52 anni, è stato descritto al processo come persona irascibile, aggressiva, molesta e ossessionante. E quando diventava aggressivo e violento, Alex e Loris si mettevano in mezzo per difendere la madre. È stato lo stesso Fassa a individuare Claudio Strata, l’avvocato penalista che ha difeso il ragazzo in aula “Avrei preferito morire io piuttosto che uccidere mio padre”, ha detto Alex in più occasioni.
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Alex e sua madre, dopo l'assoluzione del figlio. Secondo i giudici si trattò di legittima difesa - Ansa. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . . Assolto perché il fatto non costituisce reato. Il 30 aprile 2020, a Collegno (Torino), Alex uccise il padre a coltellate per proteggere la madre nel corso dell’ennesima lite in famiglia. Secondo i giudici si trattò di legittima difesa. Interviene l’avvocato Claudio Strata, che ha assistito l’imputato: «Confidavo in una sentenza giusta e questa è una sentenza…
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Interviene l’avvocato Claudio Strata, che ha assistito l'imputato: «Confidavo in una sentenza giusta e questa è una sentenza giusta. Per la loro mamma, Maria, cassiera in un supermercato, la lite del 30 aprile non era come le altre, ma addirittura più violenta La sentenza della corte di Assise di Torino spazza via l’accusa di omicidio volontario mossa ad Alex Pompa, lo studente di 20 anni che il 30 aprile 2020, a Collegno (Torino), uccise il padre a coltellate per proteggere la madre nel corso…
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«Avrei preferito morire piuttosto che ammazzare mio padre. L’ho detto sin dal primo giorno e continuo a pensarlo». Ogni volta che la camera di consiglio accenna ad aprirsi alza gli occhi Con le dita della mano destra Alex ticchetta il polso sinistro. Ma quella sera, suo papà «era incontrollabile, con gli occhi fuori dalle orbite.
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Un imprenditore edile si è impegnato a sostenere le sue spese legali. È stato assolto perché il fatto non costituisce reato Alex Pompa , il 20enne che il 30 Aprile 2020, a Collegno (in provincia di Torino), uccise il padre a coltellate per proteggere la madre nel corso dell'ennesima lite in famiglia. “Ci tengo a ringraziare questa Corte", ha detto Alex subito dopo essere stato assolto dall'accusa di omicidio volontario.
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Alex Pompa è innocente, il fratello: “È solo grazie a lui se siamo vivi, ci ha difesi da papà” Accusato di omicidio volontario, per lui era stata chiesta una pena di 14 anni di carcere, è stato assolto dalla Prima Corte di Assise del Tribunale di Torino. La mattina del 24 novembre, giorno della sentenza, la difesa di Alex ha fatto ascoltare 20 dei 300 audio che sono stati portati come prova del clima terribile che si viveva in casa Pompa.
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Ieri in aula ad ascoltare la lettura del dispositivo c'era anche lui. Si è occupato lui, dunque, di tutte le spese legali. Lo ha deciso la Corte d’Assise di Torino al termine di una camera di consiglio durata quasi sei ore. Perché a pagare le spese legali è stato l'imprenditore trevigiano Paolo Fassa, 80 anni, patron dell'azienda leader dei Calcestruzzi Fassa Bortolo. E ieri la lettura della sentenza ha visto in aula lo stesso imprenditore che ha gioito insieme al…
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Non c’è una colpa. Alex Pompa, 20 anni, è stato assolto dall’accusa di aver ammazzato con 34 coltellate l’uomo che gli ha dato la vita ma che l’ha anche resa un inferno Non c’è una condanna per aver ucciso un padre violento, per aver difeso la madre che ogni giorno veniva massacrata di insulti e minacce di morte.
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Un abbraccio che dura un minuto al termine della lettura della sentenza che assolve Alex Pompa. Mamma Maria gli prende la mano, gli accarezza le guance. Un abbraccio che non è solo sollievo, non è solo commozione. È molto di più: è simbolo di una famiglia che ora davvero può intraprendere un nuovo inizio Il fratello Loris stringe entrambi.
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Alex Pompa, 20 anni e un cognome che ha già chiesto di poter cambiare, ha ascoltato così il verdetto che l'ha assolto dall'accusa di omicidio: 34 coltellate inflitte con sei coltelli diversi all'uomo che ogni giorno umiliava e aggrediva sua madre e aveva reso la loro vita un inferno Immobile, con i pugni serrati appoggiati sul banco dell'aula, gli occhi neri e profondi a fissare nel vuoto, mentre la Corte d'Assise lo perdona per avere ucciso suo padre.
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Il suo avvocato ha detto «Alex inizia a vivere oggi», ma chissà quando smetterà di trattenere il respiro. Purtroppo sono in tanti a vivere gli stessi incubi che lo hanno portato a un gesto così assoluto, brutale. Non serve una singola giornata contro la violenza sulle donne, ma anche un minuto in più con i fari accesi su questo strazio aiuta Chissà quando si assolverà sul serio, non solo davanti alla legge: la sua storia è estrema, però non è affatto unica.
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Così Alex Pompa ha ucciso suo padre. Giuseppe Pompa era un uomo iracondo e violento al punto che Alex e il fratello Loris da tempo avevano smesso di uscire la sera nel timore di lasciare la madre da sola con lui. Il 30 aprile Giuseppe Pompa, 52 anni, era tornato dal lavoro, nervoso come sempre A cura di Davide Falcioni. "Adesso voglio solo tornare a casa e riprendere in mano la mia vita. A dirlo Alex Pompa, assolto ieri per l’omicidio del padre…
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Nell’estate del 2020 Alex Pompa aveva fatto la maturità, adesso spero possa continuare a studiare. Ci ho creduto dal primo giorno, da quando ho sentito i primi due o tre audio e il racconto di Alex. Il ragazzo era accusato di omicidio volontario ma alla fine la Corte d’Assise di Torino, presieduta dal giudice Alessandra Salvadori, ha emesso il verdetto che l’opinione pubblica, ma soprattutto la famiglia dello stesso Alex Pompa, attendeva: «Il fatto non costituisce reato».
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