- Nuovi sviluppi emergono nel caso di Andrea Purgatori, il noto giornalista scomparso il 19 luglio 2023. Durante l'incidente probatorio, tenutosi davanti al gip di Roma, è emersa una totale incertezza sulla causa della morte, come affermato dall'avvocato Nicola Madia, difensore di uno dei medici indagati. Secondo Madia, l'esame dei periti non ha fornito risposte definitive, rendendo difficile proseguire con il procedimento penale contro il suo assistito.
La perizia medico-legale, disposta dal Gip, ha evidenziato una serie di errori che avrebbero contribuito al decesso di Purgatori. Tuttavia, la difesa sostiene che la morte del giornalista fosse inevitabile, a causa di una endocardite non diagnosticabile e di una metastasi. La giurisprudenza della Cassazione, infatti, stabilisce che prima di attribuire responsabilità, è necessario conoscere con certezza la causa del decesso.
Il cardiologo Guido Laudani, insieme ai radiologi Gianfranco Gualdi e Claudio Di Biasi, e alla dottoressa Maria Chiara Colaiacomo, sono indagati per omicidio colposo. La perizia degli inquirenti accusa i medici di una "catastrofica sequenza di errori" che avrebbe portato alla morte di Purgatori, deceduto per endocardite e polmonite bilaterale. Tuttavia, la difesa mette in dubbio queste conclusioni, sottolineando che il giornalista, affetto anche da un tumore, non poteva essere salvato.
L'incidente probatorio ha quindi sollevato ulteriori dubbi e incertezze, lasciando aperta la questione sulla reale causa della morte di Andrea Purgatori.