Governo approva la norma Bavaglio: stop alla pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare

Il Consiglio dei ministri ha approvato una nuova legge che vieta ai giornalisti di pubblicare il testo delle ordinanze di custodia cautelare fino alla conclusione delle indagini preliminari o fino al termine dell’udienza preliminare. Questa misura, ribattezzata "norma Bavaglio" da alcune forze di opposizione e quotidiani, modifica l’articolo 114 del codice di procedura penale.

La nuova legge è stata presentata come un adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni della direttiva (UE) 2016/343 del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 marzo 2016. Tale direttiva mira a rafforzare alcuni aspetti della presunzione di innocenza e del diritto di presenziare al processo nei procedimenti penali. Secondo il governo, la norma è necessaria per garantire la presunzione di innocenza sancita dalla Costituzione italiana.

La "norma Bavaglio" rappresenta una stretta significativa sulla possibilità per gli organi di stampa di diffondere informazioni attinenti a processi in corso. Fino ad ora, i giornalisti potevano pubblicare il testo delle ordinanze di custodia cautelare, permettendo al pubblico di essere informato sugli sviluppi delle indagini. Tuttavia, il governo sostiene che questa pratica possa compromettere la presunzione di innocenza degli indagati, soprattutto quando si tratta di personaggi pubblici o "illustri".

Gli avvocati penalisti e il ministro della Giustizia Carlo Nordio hanno espresso il loro sostegno alla nuova legge, affermando che essa rappresenta un paletto necessario per garantire un giusto processo. Secondo loro, la pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare può influenzare negativamente l'opinione pubblica e pregiudicare il diritto degli indagati a un processo equo.

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