Vivendi è interessata a qualsiasi soluzione che promuova l'efficienza e la modernità infrastrutturale della rete, preservando il valore del proprio investimento". Redazione Finanza 6 dicembre 2021 - 06:55. MILANO (Finanza.com). Vivendi apre alla maggioranza dello Stato nella rete Tim. "In questa prospettiva l'ipotesi di un controllo statale della rete, se fosse propedeutico ad un progetto strategico a guida istituzionale…
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In questa prospettiva l'ipotesi di un controllo statale della rete, se fosse propedeutico a un progetto strategico a guida istituzionale verrà certamente valutata con apertura", ha fatto sapere ieri un portavoce del gruppo francese. "Si tratta di coniugare i necessari percorsi di innovazione tecnologica per il Paese con la valorizzazione delle risorse ed il rilancio di uno dei più rilevanti gruppi italiani", ha fatto sapere infine il portavoce Vivendi è interessata…
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Vivendi è interessata a qualsiasi soluzione che promuova l’efficienza e la modernità infrastrutturale della rete, preservando il valore del proprio investimento. Per TIM si parla di Bank of America Merrill Lynch, Barclays e IMI (Intesa Sanpaolo), Lazard, Rothschild, Deutsche Bank, Goldman Sachs e Mediobanca. In questa prospettiva l‘ipotesi di un controllo statale della rete, se fosse propedeutico a un progetto strategico a…
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Altra questione su cui vigileremo e saremo intransigenti sono le condizioni di acquisto: non è pensabile, infatti, che lo Stato paghi a Vivendi e a KKR una rete vecchia più di quello che ne costa una nuova. Ma Vivendi non si illuda. La soluzione più semplice è che si crei una nuova società pubblica wholesale only in cui possa confluire anche Open Fiber, in modo da poter diluire il più possibile la presenza di KKR e Macquarie.
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Da rammentare che Kkr ha posto come condizione per il lancio dell'opa, che questa ottenga semaforo verde sia dalle autorita', sia dal cda di Tim. Tra l'altro, evidenziano ancora gli esperti di Equita, Kkr potrebbe avere difficolta' a raccogliere il 51% del capitale della compagnia di tlc, nel caso in cui sia Vivendi, sia Cdp non fossero intenzionate a consegnare i titoli Di sicuro, in Borsa, alcuni investitori preferiscono alleggerire le posizioni in Telecom Italia, sul…
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Tim: sindacati paventano nuovo caso Alitalia. Ma Draghi deve fare i conti con le riserve che sono state manifestate nei confronti di una ipotetica operazione con il fondo Usa sia dal mondo politico che dai sindacati. Il Messaggero e il Fatto Quotidiano suggeriscono che Vivendi e CDP sarebbero intenzionati a sostenere un progetto autonomo dalla proposta di KKR, con il supporto del governo Vivendi…
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In questo senso il gruppo francese non ostacolerebbe la creazione di una rete unica, che nascerebbe dalla fusione tra TIM e Open Fiber, società concorrente controllata al 60% da Cdp. Il Messaggero e il Fatto Quotidiano suggeriscono che Vivendi e CDP sarebbero intenzionati a sostenere un progetto autonomo dalla proposta di KKR, con il supporto del governo CdP è il secondo azionista di…
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La proposta di FdI sulla rete unica: Pubblica, unica e wholesale only. Più di recente, la leader di Fratelli d’Italia ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Mario Draghi, per chiedergli di prendere direttamente in mano il dossier della rete e parlamentarizzare il dibattito. Così Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d’Italia, che a più riprese ha sostenuto con iniziative parlamentari e uscite pubbliche la necessità di creare una rete pubblica, unica e wholesale only.
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'Certamente puntiamo a riportare Tim su una traiettoria di crescita. In questa prospettiva, l'ipotesi di un controllo statale della rete, se fosse propedeutico ad un progetto strategico a guida istituzionale verra' certamente valutata con apertura'. Per l'azienda di Oltralpe si tratta di coniugare i necessari percorsi di innovazione tecnologica per il Paese con la valorizzazione delle risorse ed il rilancio di uno dei piu' rilevanti gruppi italiani.
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Il lungo vertice si è protratto per diverse ore (si è protratto fino a notte fonda): sul tavolo c’era soprattutto la nomina degli advisor. I francesi manifestano quindi l’intenzione di sedersi al tavolo con il governo per parlare della rete senza più pregiudiziali I membri del comitato interno istituito da Tim si sono riuniti per analizzare la proposta del fondo americano Kkr, pervenuta nelle scorse settimane dopo un’iniziale manifestazione di interesse.
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Il governo ha ricominciato a crederci, perché ora la manifestazione di interesse del fondo americano spianerebbe la strada a uno scorporo dell’infrastruttura di rete. La manifestazione di interesse del fondo americano Kkr nei confronti di Tim ha riacceso la partita della rete unica: il gruppo francese Vivendi, azionista di maggioranza di Tim, apre all’ipotesi di controllo statale della rete. Lo scenario appare verosimile, soprattutto dopo le recenti dichiarazioni del gruppo francese Vivendi, azionista di…
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«Certamente puntiamo a riportare Tim su una traiettoria di crescita. La presa di posizione di Vivendi arriva nel bel mezzo delle dinamiche legate all’offerta di Kkr per il controllo di Tim: Vivendi di recente si era espressa in maniera negativa nei confronti dell’offerta del fondo americano, giudicandola insufficiente In questa prospettiva – dichiara un portavoce del gruppo francese- l’ipotesi di un controllo statale della rete, se fosse propedeutico ad un progetto strategico a guida…
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Si salda una convergenza tra Vivendi e Cdp nel board di Tim dopo il defenestramento de facto dell’ex numero uno Luigi Gubitosi favorevole a Kkr? Vivendi è interessato a qualsiasi soluzione che promuova l’efficienza e la modernità infrastrutturale della rete, preservando il valore del proprio investimento Tutte le ultime novità sul dossier Tim: fatti, numeri, rumors e analisi. Il governo e dunque Cdp non asseconderà la mossa di Kkr su Tim? Vivendi – sulla scorta dello scenario attribuito da Kkr sulla rete – intende…
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Vivendi è interessato a qualsiasi soluzione che promuova l’efficienza e la modernità infrastrutturale della rete, preservando il valore del proprio investimento CHE COSA HA DETTO IL PORTAVOCE DI VIVENDI. A rinfocolare interrogativi e nuovi scenari sono alcune dichiarazioni del gruppo francese. Si salda una convergenza tra Vivendi e Cdp nel board di Tim dopo il defenestramento de facto dell’ex numero uno Luigi Gubitosi favorevole a Kkr? Vivendi – sulla scorta dello scenario attribuito da Kkr sulla rete – intende…
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Il Messaggero e il Fatto Quotidiano suggeriscono che Vivendi e CDP sarebbero intenzionati a sostenere un progetto autonomo dalla proposta di KKR, con il supporto del governo Vivendi è interessata a tutte le soluzioni che promuovano l’efficienza e la modernità infrastrutturale della rete, preservando al contempo il valore del suo investimento”. Così il portavoce di Vivendi:. “L’ipotesi del…
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Vivendi è interessata a qualsiasi soluzione che promuova l’efficienza e la modernità infrastrutturale della rete, preservando il valore del proprio investimento. Nel ribadire il proprio ruolo di investitore di lungo periodo l’azionista francese tenta dunque più che ostacolare l’ingresso degli americani di Kkr. Labriola nel rivolgersi ai dipendenti ha aggiunto: “Potete contare su di me e tutto quello che potrò fare, tutto il tempo che potrò dedicare e tutti gli sforzi…
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"Puntiamo a riportare Tim in una traiettoria di crescita" garantendo gli investimenti, i lavoratori e ponendo le condizioni per cogliere al meglio tutte le opportunità che si creeranno con il Pnrr. Vivendi è interessata a qualsiasi soluzione che promuova l'efficienza e la modernità infrastrutturale della rete, preservando il valore del proprio investimento". Vivendi apre alla maggioranza dello Stato nella rete Tim.
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In questa ottica il gruppo francese non ostacolerebbe la creazione di una rete unica, che nascerebbe dalla fusione tra TIM e Open Fiber, società concorrente controllata al 60% da CDP. "La priorità di tutti gli stakeholders di TIM - aggiunge - è tornare a rivedere la società al centro delle strategie di sviluppo ed innovazione e protagonista, con le proprie migliori risorse, sul mercato delle telecomunicazioni".
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Gli esperti della sim sottolineano che non è chiaro se questo progetto sia allineato o alternativo all’offerta di Kkr sul capitale di Tim. 2' di lettura. (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Telecom Italia in controtendenza a Piazza Affari, sull’ipotesi che Kkr possa fare marcia indietro e non lanciare l’opa, come annunciato nelle scorse settimane. Da rammentare che Kkr ha posto come condizione per il lancio dell’opa, che questa ottenga semaforo verde sia dalle autorità, sia dal cda di Tim In passato, invece, la società…
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Nell'offerta arrivata sul tavolo di TIM, JPMorgan (NYSE: ) ha allegato una "highly confidential letter" nel quale ha messo nero su bianco l'impegno della banca d'affari a garantire il finanziamento dell'operazione, valutata con la parte di debito oltre i 30 miliardi "In questa prospettiva - ha sottolineato il portavoce - l'ipotesi di un controllo statale della rete, se fosse propedeutico ad un progetto strategico a guida istituzionale verrà certamente valutato con…
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Vivendi. (Teleborsa). (Teleborsa) - "Certamente puntiamo a riportare TIM su una traiettoria di crescita. Le valutazioni in corso vertono su questo obiettivo.è interessata a qualsiasi soluzione che promuova l'efficienza e la modernità infrastrutturale della rete, preservando il valore del proprio investimento. "La priorità di tutti gli stakeholders di TIM - aggiunge - è tornare a rivedere la società al centro delle strategie di sviluppo ed innovazione e protagonista, con le proprie migliori risorse, sul mercato…
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La strada dunque è lunga e solo alla fine si saprà se sarà Opa oppure no. KKR ha risorse in abbondanza per affrontare la conquista di Tim L’Opa americana ha certamente molti ostacoli davanti a sè, ma tra questi non c’è quello della liquidità. Per saperlo bisognerà attendere almeno tre risposte che per ora sono solo in mente dei e che arriveranno solo nel 2022. Ma una cosa è certa ed è quella messa in evidenza ieri sul Sole 24 Ore da un’acuta analisi di Alessandro Graziani.
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Ma la sua offerta per ora non sarebbe stata ritenuta soddisfacente dal Consiglio di amministrazione (spaccato al suo interno). Il gruppo francese, a cui fa capo il 23,8% di Tim, per bocca del suo portavoce si dice “interessato a qualsiasi soluzione che promuova l’efficienza e la modernità della rete, preservando il valore del proprio investimento”. L’annuncio di Vivendi vuole dunque far capire la propria disponibilità a fare un passo indietro dall’asset principale del gruppo, cioè la sua infrastruttura…
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Ascolta la versione audio dell'articolo. 3' di lettura. Vivendi, azionista di maggioranza relativa di Telecom con quasi il 24%, si candida a portare la rete sotto il controllo statale. Un portavoce del gruppo parigino ha confermato le dichiarazioni riportate da La Repubblica. E cioè: «Vivendi ha già rappresentato la propria ferma intenzione di essere azionista affidabile, di lungo termine, foriero di un dialogo costruttivo volto a rafforzare Tim, con l'obiettivo di lavorare a fianco delle…
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"La priorità è che l'azienda torni a essere protagonista di sviluppo ed innovazione, puntiamo a riportare Tim su una traiettoria di crescita". In questa ottica il gruppo francese non ostacolerebbe la creazione di una rete unica, che nascerebbe dalla fusione tra Tim e Open Fiber, società concorrente controllata al 60% da Cdp. "Vivendi è un azionista affidabile e di lungo termine foriero di un dialogo costruttivo volto a rafforzare Tim, con l'obiettivo di lavorare a fianco delle…
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Vivendi valuterà “con apertura l’ipotesi di un controllo statale della rete, se fosse propedeutico a un progetto strategico a guida istituzionale“. In questa ottica il gruppo francese non ostacolerebbe la creazione di una rete unica che potrebbe nascere dalla fusione tra Tim e Open Fiber, società concorrente controllata al 60% da Cdp “La priorità di tutti gli stakeholders di Tim è tornare a rivedere la società al centro delle strategie di sviluppo ed innovazione e…
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ivendi, primo azionista di Telecom Italia con il 23,8% del capitale, è pronto a fare un passo indietro dall’asset principale del gruppo, cioè la sua infrastruttura di rete, considerata strategica dal governo. Il colosso francese vuole dialogare con le istituzioni italiane e partecipare al rilancio del gruppo. Così, se Tim decidesse di portare avanti un piano di separazione dei servizi dall’infrastruttura, Vivendi non solo non si opporrebbe, ma sarebbe pronta a partecipare in minoranza…
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