Nel corso del 2025, in presenza di un accordo di cessate il fuoco, in Ucraina potrebbero tenersi le elezioni presidenziali rimandate nel 2024 a causa del conflitto militare in corso contro la Russia. A far trapelare questa ipotesi, appoggiata dall’establishment della sicurezza statunitense per il contesto europeo, è stato Keith Kellog, generale in pensione e inviato speciale per l’Ucraina dell’amministrazione Trump.
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I leader europei «si metteranno al piede del padrone, scodinzolando teneramente»: la visione delle relazioni internazionali raccontata da Vladimir Putin non sembra quella di un leader politico ansioso di stringere un accordo di pace con l’Ucraina, ma in compenso svela un intenso desiderio di piacere a Donald Trump. Tutte le frasi insultanti a indirizzo dei colleghi europei pronunciate dal dittat…
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LA STRATEGIA RUSSA È IL CROLLO DEL SISTEMA Le sanzioni, secondo la vulgata, dovrebbero servire a sfiancare la Russia, provocando al suo interno una crisi di sistema che costringa il Cremlino a chiudere la guerra in Ucraina, concedendo a Kiev la vittoria. Ovviamente la Russia fa altrettanto, ma con uno sguardo più ampio: far crollare il sistema Zelensky, che non è solo restringibile all’Ucraina, ma si allarga all’Occidente (Nato, Unione Europea, Usa).
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Il dialogo tra Washington e Mosca sul conflitto in Ucraina, «già in corso» come ha detto il presidente Donald Trump, sembra preoccupare il leader ucraino Volodymyr Zelensky, che ha avvertito che sarebbe «molto pericoloso» proseguire i colloqui senza il coinvolgimento di Kiev. «Possono avere le loro relazioni, ma parlare dell'Ucraina senza di noi è pericoloso per tutti», ha sottolineato il presidente in una lunga intervista concessa all'americana…
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