- La decisione è stata presa a sorpresa, nonostante fosse all'ordine del giorno. Il rinvio è stato motivato dalla necessità di ulteriori approfondimenti, come comunicato da Palazzo Chigi.
Il disegno di legge prevede una ristrutturazione della rete nazionale di distribuzione dei carburanti, con l'obiettivo di incentivare la conversione degli impianti di distribuzione di benzina e gasolio in stazioni di ricarica per veicoli elettrici. A tal fine, sono previsti contributi fino a 60.000 euro per i titolari degli impianti che effettueranno la conversione entro il 2027. Inoltre, è previsto un ulteriore contributo di 10.000 euro per l'installazione di almeno un distributore di biocarburanti.
Le organizzazioni dei gestori degli impianti di distribuzione, tra cui Faib Confesercenti, Fegica e Figisc/Anisa Confcommercio, hanno espresso forti critiche al disegno di legge, ritenendo che favorisca eccessivamente le compagnie petrolifere. In risposta, hanno minacciato scioperi e serrate, ottenendo così il rinvio dell'approvazione del testo.
Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, firmatario del disegno di legge, ha dichiarato che il provvedimento è necessario per modernizzare la rete di distribuzione dei carburanti e per favorire la transizione verso forme di mobilità più sostenibili. Tuttavia, la forte opposizione dei gestori degli impianti ha evidenziato la necessità di ulteriori negoziati e compromessi per raggiungere un accordo condiviso.